Onicocriptosi: prevenzione e trattamento

L'onicocriptosi colpisce circa il 15% delle persone una volta nella vita. Per prevenire questa condizione, è importante conoscere i fattori di rischio e applicare una serie di misure precauzionali. 
Onicocriptosi: prevenzione e trattamento

Ultimo aggiornamento: 20 novembre, 2020

L’onicocriptosi, comunemente nota come unghia incarnita, è un’affezione molto comune, in genere a carico dell’alluce, sebbene possa interessare qualsiasi altro dito. Si verifica quando l’unghia penetra nella pelle, causando dolore e infiammazione.

A seguire, entreremo nel dettaglio dei metodi di prevenzione e trattamento dell’onicocriptosi.

Prevenzione dell’onicocriptosi

Per prevenire la comparsa dell’onicocriptosi, è necessario conoscere le cause che ne sono all’origine. Esistono, infatti, due fattori che predispongono all’insorgenza di questa condizione:

  • Fattore congenito: determinato dalla morfologia del piede della persona. Le alterazioni più comuni sono: lamina dell’unghia più larga del letto ungueale, alterazioni della falange distale o della forma dell’unghia.
  • Fattore scatenante: fattore esterno che fa penetrare l’unghia nella pelle del dito. I più comuni sono: uso improprio del tagliaunghie, uso di calzature troppo strette e traumi.

La prevenzione si concentrerà sull’evitare i fattori scatenati. In tal senso, si consiglia di seguire le seguenti linee guida:

1. Indossare calzature adeguate alla morfologia del piede

L’uso di scarpe troppo strette causa un’eccessiva pressione sulle dita, in particolare sull’alluce e il mignolo. Ciò fa penetrare l’unghia nella pelle, causando dolore e infiammazione.

Bisogna dunque scegliere una scarpa sufficientemente larga ed evitare l’uso dei tacchi, che causano una pressione sulle dita per via dell’inclinazione del piede e della forma generalmente a punta.

Un altro fattore che può favorire la comparsa dell’onicocriptosi risiede nel tipo di suola, giacché anche il modo di camminare esercita una pressione sulla parte laterale dell’unghia.

Per evitare il problema, si consiglia di effettuare un esame del piede e scegliere una scarpa in base alle caratteristiche morfologiche e, se necessario, utilizzare plantari specifici per ridurre i punti di pressione.

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2. La corretta igiene e il taglio delle unghie

La causa più frequente dell’onicocriptosi è legata al modo sbagliato di tagliare le unghie. Per prevenire questo problema, sarà necessario seguire una serie di suggerimenti sia per la cura che per l’igiene del piede:

Piedi asciutti e puliti

È importante avere cura di asciugarsi sempre i piedi dopo la doccia/il bagno e di non tenerli mai umidi troppo a lungo. Si dovrebbe usare un sapone apposito e insistere sulle zone in cui si accumula lo sporco.

Taglio delle unghie

Per un taglio corretto, che non favorisca l’insorgenza di questo disturbo, è necessario seguire alcune linee guida:

  • Si consiglia di mettere i piedi a bagno in acqua calda in modo che le unghie si ammorbidiscano facilitando il taglio.
  • Bisogna tagliarle in linea retta, perché il taglio arrotondato fa sì che i bordi laterali crescendo si pieghino, penetrando nella pelle.
  • È importante limare le unghie con cura per non lasciare punte o spicole ungueali che possano penetrare nella pelle.
  • Usare gli strumenti adatti: tagliaunghie o forbici dritte e precise, non curve.
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Trattamento dell’onicocriptosi

Esistono due tipi di trattamenti per l’onicocriptosi: il trattamento chirurgico e quello conservativo.

Trattamento conservativo

Tale trattamento può essere applicato solo in assenza di granuloma, che è una protuberanza rossastra nella zona interessata, formata da vasi sanguigni che tendono a sanguinare con lo sfregamento.

Consiste nell’eseguire un taglio sul bordo dell’unghia per rimuovere la spicola ungueale incastrata nella pelle. In seguito, bisognerà attenersi alle cure necessarie affinché la ferita si chiuda senza infettarsi, nonché a tecniche di rieducazione ungueale per favorire la corretta crescita dell’unghia.

Trattamento chirurgico

In presenza di granuloma o nel caso in cui il trattamento conservativo non sia sufficiente, viene eseguito un intervento di chirurgia ambulatoriale. Esistono diverse tecniche per operare un’unghia incarnita, ma il più frequente è quello di rimuovere del tutto o parzialmente la lamina ungueale e la corrispondente zona germinativa. Ciò garantisce la risoluzione definitiva del problema.


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