
La sperimentazione clinica consiste nel valutare la sicurezza e l’efficacia di un farmaco sulle persone. Tramite il confronto con un…
Anche se spesso associamo gli oppioidi ad alcune droghe come l'eroina, forse non sappiamo che queste sostanze sono naturalmente presenti nel corpo. In quest'articolo spieghiamo cosa sono gli oppioidi e le loro funzioni.
Anche se la maggior parte della popolazione tende a pensare che gli oppioidi siano droghe che causano dipendenza, in realtà la scienza ci dice tutt’altro.
Innanzitutto sottolineiamo che oppioidi e oppiacei sono due cose diverse. Gli oppiacei sono utilizzati da sempre come analgesici. L’uomo iniziò a usarli ben sei mila anni fa, quando l’umanità scoprì per la prima volta le loro proprietà lenitive contro il dolore.
In seguito, nel 1806, gli scienziati isolarono chimicamente la sostanza che conosciamo come morfina. Scopriamo di più su cosa dice la scienza a proposito degli oppioidi.
Con l’avanzare dei progressi scientifici, si è scoperto come l’essere umano disponga di sistemi interni in grado di interagire con gli oppioidi, ossia tramite recettori sparsi per il corpo per ragioni fisiologiche. Scopriamo dunque la differenza tra i due concetti:
Tutti gli oppiacei sono oppioidi, ma non il contrario. Alcune sostanze oppioide che circolano nel sangue, come le endorfine, sono naturali e non derivano dall’oppio (non sono oppiacee).
Esiste anche una suddivisione tra gli oppiacei a seconda della loro origine naturale o sintetica. Alcuni oppiacei derivano direttamente dalla pianta dell’oppio, altri vengono fabbricati artificialmente. Sia l’industria farmaceutica che il mondo delle Designer Drugs sviluppano questi prodotti sintetici.
Esiste un gruppo di oppioidi che non proviene dall’esterno ma che si trova direttamente nel nostro organismo. Si tratta di sostanze fabbricate dal corpo umano che intervengono in diversi processi legati ai nostri organi.
Si chiamano oppioidi endogeni e furono scoperti dagli scienziati John Hughes e Hans Kosterlitz nel 1975. Tre furono i gruppi identificati:
Gli oppioidi endogeni compiono diverse funzioni, da quella analgesica contro i dolori al trattamento in risposta allo stress. Sono stati associati anche con la funzione cardiaca e con la risposta alle infezioni del sistema immunitario.
Il corpo è in grado di immagazzinare oppioidi endogeni per utilizzarli quando necessario. Esistono anche i cannabinoidi endogeni, che vengono prodotti al bisogno e non si immagazzinano.
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Una delle grandi caratteristiche degli oppioidi è la loro proprietà analgesica. Calmano efficientemente il dolore e molti di loro non hanno limiti di azione, pertanto possono essere usati anche per patologie dolorose croniche.
È proprio grazie a questa loro proprietà che quando secretiamo un maggior numero di endorfine in un periodo particolarmente felice, i nostri dolori si calmano. Capita lo stesso alle persone con artrosi che facendo attività fisica liberano endorfine.
A seconda della loro azione analgesica e ai recettori del sistema nervoso centrale a cui si uniscono, i farmaci oppiacei si suddividono in:
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Come per qualsiasi altra sostanza naturale o artificiale, un consumo eccessivo può causare intossicazione ed effetti collaterali. Gli oppioidi non sono un’eccezione.
Di norma, gli effetti collaterali si presentano con gli oppiacei usati come medicinali o come droghe ricreative. Gli oppioidi endogeni, essendo regolati dal corpo, non arrivano a generare reazioni indesiderate. Tra gli effetti collaterali degli oppiacei troviamo:
Gli oppioidi sono conosciuti per la loro potente azione analgesica. Grazie alla loro capacità di trattare il dolore, sono utilizzati contro moltissimi fastidi. Tuttavia, se ne raccomanda un uso misurato, poiché possono generare dipendenza anche quando vengono usati come medicinali. Inoltre, c’è chi ne fa uso come droga ricreativa.