L’ossigeno attivo è un prodotto che si sta affermando per le sue applicazioni nella pulizia della casa. In particolare, viene utilizzato per lavare i vestiti, rimuovere le macchie e pulire varie superfici, come il bagno. Inoltre, si dice che sia amico della salute e dell’ambiente. Che cos’è esattamente?
Questo prodotto è presente sul mercato in diverse forme. Alcuni lo apprezzano perché è un potente “smacchiatore”, anche per sostanze difficili come caffè, vino rosso o salsa di pomodoro. Nello spazio che segue ne illustriamo le principali applicazioni e le modalità di utilizzo.
Ossigeno attivo: cos’è e a cosa serve?
L’ossigeno attivo è il nome commerciale di una sostanza chimica il cui vero nome è “percarbonato di sodio“. È noto anche come “perossido di idrogeno solido”, “carbonato di sodio” o semplicemente “SPC”.
Si presenta come una polvere bianca. A contatto con l’acqua, questo composto reagisce e rilascia ossigeno. Per questo motivo, è presente in molti prodotti per il bucato e per la pulizia generale.
Ha anche un’ampia applicazione nell’industria, dove viene utilizzato in vari modi:
- Agente ossigenante in acquacoltura.
- Trattamento delle acque reflue.
- Pulizia delle piscine.
- Disinfezione degli utensili negli ospedali e nei ristoranti.
- Sbiancamento della pasta di carta.
- Tintura nell’industria tessile.
Come già detto, l’ossigeno attivo è un ingrediente già presente in diversi prodotti in commercio. Esiste comunque la possibilità di installare un dispenser a casa, in lavatrice o in un rubinetto privato, per l’acqua da utilizzare durante la pulizia.
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Come utilizzare l’ossigeno attivo
La maggior parte dei prodotti con ossigeno attivo viene utilizzata per il bucato e la pulizia della casa. Vediamo come utilizzarlo in ogni caso particolare.
In lavatrice
Il percarbonato di sodio può essere combinato – perfettamente e senza grossi problemi – con un normale detergente. Se non è incluso nel prodotto che utilizzate o che avete acquistato, aggiungete l’equivalente di un cucchiaio all’acqua (circa 25 grammi), al primo momento del ciclo di lavaggio.
Si consiglia di utilizzare acqua a 35° C, anche se ciò dipenderà dalle caratteristiche della fibra e dal colore dei capi. Ricordate di controllare le raccomandazioni riportate sulle etichette, soprattutto se dovete lavare capi delicati.
Se invece utilizzate un detersivo liquido, versate prima questo prodotto nello scomparto del dosatore della lavatrice o nell’acqua, se è il caso. Quindi aggiungete il percarbonato e, infine, inserite i vestiti. In altre parole, evitate di versare i prodotti direttamente sui capi.
Per rimuovere le macchie
È possibile utilizzare l’ossigeno attivo per rimuovere le macchie dai vestiti dopo l’ammollo. Seguite questi passaggi:
- Riempite un secchio con quattro o cinque litri d’acqua, sufficienti a coprire l’indumento.
- Aggiungete due cucchiai di detergente all’ossigeno attivo.
- Se è separato, aggiungete un cucchiaio di detersivo e un cucchiaio di percarbonato di sodio.
- Mescolate bene fino a quando non si è sciolto.
- Immergete i vestiti per due ore.
- Lavate come di consueto.
Nota: per le macchie vecchie o ostinate (come grasso, cioccolato, sangue, ecc.), si può lasciare in ammollo per una notte, oppure applicare una pasta di percarbonato sulla macchia e strofinare un po’ con uno spazzolino.
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Pulizia generale
In ambito domestico, l’ossigeno attivo è un’alternativa per la pulizia di varie superfici e oggetti. Può essere applicato diluito in cucina, anche su pentole e padelle, oltre che su sanitari e piastrelle, vetri e pavimenti in genere.
Se ne sconsiglia l’uso su mobili in legno, mentre è consigliato per mobili in plastica e tavoli in vetro o metallo.
Manutenzione delle piscine
Il percarbonato di sodio è efficace anche per la manutenzione delle piscine, anche di quelle gonfiabili o rimovibili. Quando l’ossigeno si libera, interagisce con la materia organica.
Questo impedisce ai microrganismi di proliferare e alla muffa di formarsi sulle pareti. La quantità raccomandata è compresa tra 120 e 250 grammi per 10.000 litri, una volta alla settimana.
Altri usi dell’ossigeno attivo
Oltre a quelli già citati, esistono diversi usi dell’ossigeno attivo in casa:
- Deodorare i contenitori di plastica per alimenti.
- Disinfettare stoviglie e utensili da cucina.
- Mantenere puliti i contenitori dei rifiuti.
- Pulire i piatti degli animali domestici.
- Ridare lucentezza ai metalli.
Vantaggi e benefici
L’ossigeno attivo, da solo o in combinazione con un detergente, può essere altrettanto o più efficace di altri detergenti potenti, come la candeggina al cloro. Vediamo i suoi principali benefici e vantaggi:
- Riduce i rischi di avvelenamento da candeggina.
- È meno corrosiva della candeggina.
- Ha un basso impatto sull’ambiente.
- Permette di mantenere il colore dei capi.
- Non solo rimuove le macchie, ma anche gli odori.
- Aiuta a eliminare germi e batteri da diverse superfici.
- Non lascia residui e non produce cattivi odori.
Anche se di solito non genera reazioni chimiche con altre sostanze, si raccomanda di leggere attentamente l’etichetta del prodotto se deve essere usato in combinazione.
Cosa dice la scienza?
Pur essendo un ossidante robusto e stabile, a basso costo e a basso impatto ambientale, è dimostrato che l’effetto battericida dell’ossigeno attivo è inferiore a quello degli agenti a base di cloro per la disinfezione di tubature e fonti d’acqua.
La sua efficacia può essere aumentata con l’aggiunta di rame chelato con acido metilglicinodiacetico (MGDA-Cu).
In relazione al trattamento delle acque, l’ossigeno attivo combinato con processi ultravioletti sotto vuoto (VUV) può inattivare la E. coli nell’acqua del rubinetto. Pertanto, il suo utilizzo può migliorare la rimozione dei contaminanti presenti nell’acqua e sugli oggetti che influiscono sulla salute umana.
Per la pulizia delle superfici, la ricerca ha rilevato che l’aggiunta di percarbonato di sodio rimuove le tracce di sangue dai vestiti e dai tappeti in misura molto maggiore rispetto all’utilizzo del solo detergente.
Tuttavia, la sua efficacia varia in base alla temperatura dell’acqua di lavaggio, al tempo di permanenza della macchia e all’esposizione della macchia a varie condizioni ambientali.
In termini di potenziali effetti collaterali, un rapporto del 2014, presentato per il Ministero della Salute Neozelandese, ha classificato il percarbonato di sodio come tossico per esposizione orale e irritante per la mucosa oculare.
Precauzioni e raccomandazioni d’uso
Qualunque sia il prodotto utilizzato per la pulizia della casa o del bucato, è bene prendere alcune precauzioni. Sebbene non siano stati segnalati casi di allergie cutanee dovute al contatto con l’ossigeno attivo, è sempre buona norma indossare i guanti per evitare rischi.
Inoltre, per ridurre le possibilità di contatto con gli occhi o le vie respiratorie, è opportuno utilizzare altri dispositivi di protezione come maschere, occhiali e schermi per il viso.
Allo stesso modo, è necessario seguire le istruzioni, sia quelle del prodotto di pulizia che quelle riportate sulle etichette degli indumenti. Se possibile, si può fare un piccolo test in anticipo.
Infine, anche se non è considerato tossico, questo e tutti i prodotti per la pulizia devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini e degli animali domestici. E soprattutto non deve essere ingerito, in nessun caso.
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