Ovariectomia preventiva, cosa c'è da sapere

L'ovariectomia preventiva è un intervento chirurgico che si esegue, a scopo precauzionale, nei soggetti ad alto rischio di tumore estrogeno-dipendente. È una decisione, difficile da prendere, che comporta diverse implicazioni.
Ovariectomia preventiva, cosa c'è da sapere
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

L’ovariectomia preventiva è una procedura chirurgica che viene eseguita per asportare le ovaie. Può essere bilaterale, ovvero interessare entrambe le ovaie, oppure unilaterale, quindi una sola.

Questo intervento può rendersi necessario nel caso in cui le ovaie siano interessate da una patologia oncologica. Rappresenta, tuttavia, anche una procedura precauzionale nei soggetti ad alto rischio di carcinoma mammario oppure ovarico, anche prima della comparsa dei sintomi.

Le ovaie sono organi che si trovano alle estremità delle tube di Falloppio e fanno parte dell’apparato riproduttivo femminile. In esse si trovano gli ovuli, che vengono rilasciati ogni mese per essere fecondati nell’utero.

Le ovaie sono la principale fonte di ormoni sessuali femminili. Producono estrogeni e progesterone, pertanto la loro rimozione influenza sensibilmente l’equilibrio ormonale della donna.

Ovariectomia preventiva: perché asportare le ovaie?

Durante la vita riproduttiva, le ovaie rilasciano estrogeni e progesterone. Questi ormoni sessuali, oltre a influire sull’apparato sessuale femminile, interessano anche altre parti del corpo, come il seno.

Quest’ultimo è dotato di recettori per estrogeni e progesterone che ne influenzano la struttura. Per esempio, prima delle mestruazioni, la donna può avere il seno gonfio perché le ghiandole mammarie si preparano per l’allattamento.

Alcune mutazioni a carico dei geni, come il BRCA1 e il BRCA2, predispongono allo sviluppo di neoplasie al seno e alle ovaie. In presenza di una di queste mutazioni le probabilità di sviluppare un tumore al seno vanno dal 50 all’85%. La mutazione BRCA1, invece, espone al rischio (dal 20 al 40%) di sviluppare un carcinoma ovarico.

Gli ormoni sessuali sintetizzati nelle ovaie fungono da catalizzatori per questi tumori. La ovariectomia preventiva rappresenta pertanto una buona opzione per rallentare il decorso della neoplasia.

Apparato riproduttivo femminile.
Le ovaie producono gli ovuli, ma sono anche ghiandole che producono estrogeni e progesterone.

Rimozione preventiva delle ovaie

Si considera precoce la rimozione delle ovaie quando avviene prima della menopausa. Durante la vita riproduttiva le ovaie sono necessarie per regolare il ciclo mestruale. In assenza delle ovaie, si ha una menopausa precoce, in quanto viene interrotta la produzione di ormoni.

Nonostante le ripercussioni, la rimozione delle ovaie è essenziale nei casi ad alto rischio di sviluppo di carcinoma mammario od ovarico.

Ovariectomia preventiva nei casi di carcinoma mammario

Secondo il National Cancer Institute, l’asportazione preventiva delle ovaie ridurrebbe del 50% i nuovi casi di tumore al seno nelle donne ad alto rischio. Indica, inoltre, che si ottiene tale vantaggio solo quando la procedura viene effettuata prima della menopausa.

L’ovariectomia prima della menopausa riduce la produzione degli estrogeni nel corpo. Impedisce pertanto lo sviluppo dei tumori che necessitano degli estrogeni per crescere.

Ovariectomia preventiva in caso di carcinoma ovarico

La rimozione profilattica delle ovaie, prima e dopo la menopausa, può ridurre il rischio di carcinoma ovarico fino al 90% nelle donne ad alto rischio. Bisogna tuttavia considerare che la teoria sull’origine di questa neoplasia è cambiata.

In passato si riteneva che il tumore alle ovaie fosse primario e avesse origine dalle cellule dell’area in questione. Oggi invece si pensa che possa essere secondario e con sede primaria in un’altra area della pelvi, come le fimbrie delle tube di Falloppio. L’invasione dell’utero sarebbe secondaria e ciò richiederebbe non solo la rimozione delle ovaie, ma anche delle tube.

Geni brca1 e brca2.
I geni BRCA sono determinanti nello sviluppo dei tumori al seno e alle ovaie.

Ormoni e ovariectomia preventiva

La rimozione preventiva delle ovaie provoca la menopausa precoce, in quanto la donna viene privata degli ormoni che regolano il ciclo sessuale. Vengono meno, pertanto, le mestruazioni e la fertilità. D’altro canto, gli estrogeni hanno una funzione protettiva a livello cardiovascolare e osseo:

  • Regolano indirettamente i livelli di colesterolo nel sangue. Senza gli estrogeni, il colesterolo HDL diminuisce, mentre aumenta il colesterolo LDL o cattivo.
  • Gli ormoni sessuali prevengono la perdita di massa ossea. Quest’ultima risulta accelerata, motivo per cui la donna soffre di osteoporosi in età precoce, causando fratture.

Il parere medico è indispensabile

Prima di sottoporsi a una ovariectomia preventiva, bisognerà valutare, insieme al medico, i pro e i contro dell’intervento. Gli effetti a lungo termine sono notevoli e la decisione deve essere scientificamente fondata.

Non esitate a consultare il medico se in famiglia vi sono casi di carcinoma mammario od ovarico, ciò significa infatti che siete a rischio. Ponete al professionista tutte le domande del caso e assicuratevi che lo staff medio sia esperto in materia.


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