
Forse non tutti hanno avuto l’idea di portare nella propria vita pace, benessere e connessione spirituale attraverso la stimolazione del…
Invece di continuare a desiderare quello che non abbiamo, perché non cominciamo a considerare aspetti più importanti, come essere grati per ciò che è già in nostro possesso?
L’abbondanza è quella meravigliosa capacità di valorizzare le nostre ricchezze interiori, piuttosto che le carenze. Significa essere grati per ciò che possediamo e, in questo modo, essere più recettivi per accogliere nuove opportunità e raggiungere la prosperità.
Un’idea apparentemente semplice, ma che racchiude in sé alcuni aspetti concreti degni di riflessione.
Nella nostra società accumulare oggetti e beni è sinonimo di successo. Come, d’altro canto, essere fisicamente perfetti è sinonimo di successo nella vita sociale.
Fino a che punto ci siamo spinti? Perché l’adolescente si sente frustrato se non ha l’ultimo modello di smartphone? Perché arriviamo a odiare il nostro corpo quando non è conforme alle misure ideali?
Forse perché stiamo mettendo a fuoco la nostra realtà nel modo sbagliato.
A volte è necessario riformulare molti dei nostri schemi di pensiero per consentire a noi stessi di essere più liberi, più sensibili a quello che conta davvero.
È il nostro spunto di riflessione di oggi: cinque dimensioni che, senza ombra di dubbio, aiutano a vivere una vita più felice e soddisfacente.
Tutti noi cerchiamo di soddisfare l’insieme di quelle dimensioni che costituiscono la cosiddetta Piramide di Maslow o gerarchia delle necessità.
Riflettete su questo aspetto. Cercate di capire se le vostre necessità attuali sono artificiali o corrispondono ad un autentico bisogno, una vera carenza emotiva che non ha nulla a che vedere con il consumismo.
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Un altro modo per lasciare il passo alla nostra autentica abbondanza è essere grati per quello che abbiamo. È qualcosa che spesso ci sfugge e a cui non attribuiamo l’importanza che merita.
La vera abbondanza non è un conto in banca con tanti zeri, ma neanche un social network con migliaia di amici, un armadio pieno di vestiti, un cassetto pieno di gioielli o due macchine in garage.
Il segreto della felicità risiede nel saper apprezzare le cose più semplici ed elementari del nostro quotidiano: un bel momento condiviso con un amico, riuscire a fare bene qualcosa e sentirci orgogliosi, una passeggiata in solitudine per godere della natura.
In queste cose troveremo l’autentica abbondanza.
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Applicare questo schema mentale alla nostra vita quotidiana non è facile, si sa. Non lo è anche perché, diciamolo, non è tempo di vacche grasse.
Impariamo ad apprezzare quello che abbiamo, guardando la realtà con gli occhi della speranza. Le opportunità esistono e le possiamo vedere solo se ci sentiamo degni di accoglierle, sereni e con una buona dose di autostima.
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Cosa intendiamo, quindi, con prosperità? Prosperità è permetterci di entrare in una nuova fase abitata dalla positività, da sogni, desideri e speranze.
L’abbondanza interiore è, senza dubbio, la dimensione per raggiungerla. Lo è perché solo quando ci si sente sicuri, pieni di stima e rispetto per se stessi, si riesce ad avviare gli ingranaggi per raggiungere questa dimensione.
Mettiamolo in pratica: impariamo a risvegliare l’abbondanza, quella che dorme dentro di noi.