Alcune patologie delle corde vocali sono più diffuse di altre, ma tutte alterano il normale stato della voce. Proprio in queste strutture anatomiche si verificano le vibrazioni che ci permettono di comunicare tramite la parola.
Le corde vocali si trovano all’interno della laringe e sono, in realtà, piccoli fasci muscolari uniti nella parte anteriore. Al di sopra di esse si trovano delle pieghe non muscolari che prendono il nome di “false corde vocali”. Sebbene non svolgano la stessa funzione, intervengono nella fonazione.
Quali sono le patologie delle corde vocali più comuni?
Le malattie che più spesso colpiscono le corde vocali sono talmente poche che si possono contare sulle dita di una mano.
In linea di massima, sono associate a precisi fattori di rischio. Per esempio, gli insegnanti sforzano di continuo la voce. Allo stesso modo, chi svolge attività all’aperto in ambienti freddi è più predisposto alla disfonia.
Alcuni disturbi sono di natura infettiva, mentre altri sono dovuti a uno sforzo eccessivo per cui si verificano delle alterazioni anatomiche a causa dello strofinio delle corde vocali tra loro.
Talvolta la diagnosi è inizialmente complessa, in quanto i sintomi sono appena accennati. Potremmo dire che le patologie delle corde vocali più diffuse sono tre e nello specifico:
- Noduli.
- Laringite.
- Polipi.
Potrebbe interessarvi leggere: Afonia e disfonia si curano con rimedi naturali
1. Noduli delle corde vocali
I noduli sono rigonfiamenti benigni all’interno delle corde vocali, per cui ostruiscono il passaggio dell’aria. Per questo motivo la voce ne risente.
In genere il primo segnale è un cambiamento nel timbro di voce. Chi ne soffre si accorge di non parlare come prima, intensità e tono appaiono diversi.
La causa principale dei noduli è un uso eccessivo della voce. Si parla dunque di malattia professionale, tipica dei professori o dei cantanti che parlano molto in pubblico. Non è tuttavia esclusiva di queste categorie.
Altri fattori di rischio favoriscono la comparsa di questo disturbo. I fumatori, per esempio, corrono un elevato rischio di noduli alle corde vocali, perché la nicotina agisce da fattore irritante.
Al tempo stesso, il reflusso gastroesofageo può danneggiare la laringe. L’acido cloridrico dello stomaco sale verso il tratto respiratorio erodendone le mucose.
Per fortuna, i noduli sono formazioni benigne, dunque non possono trasformarsi in un tumore della laringe. Questo aspetto permette di stabilire sin da subito la terapia, che prevede antinfiammatori e rieducazione della voce con il logopedista.
Qualora il nodulo fosse di dimensioni notevoli e non rispondesse bene alle misure conservative o si presentasse una scarsa prognosi migliorativa, si potrebbe optare per la chirurgia. Ovviamente nella fase post-operatoria seguirà un percorso di riabilitazione.
2. Laringite
La laringite è l’infiammazione della laringe dovuta a diverse cause. Sebbene il termine indichi l’accumulo di liquido infiammatorio all’interno del condotto, le corde vocali risultano fortemente compromesse.
In seguito a ciò, il sintomo principale è la disfonia, ovvero l’alterazione della voce che diventa roca; in alcuni casi sparisce del tutto, condizione che prende il nome di afonia. La laringite risulta più fastidiosa e può durare fino a un totale di 3 settimane.
I cambiamenti del tono di voce in genere sono accompagnati da tosse secca e irritativa. Le ghiandole laringee non producono muco a sufficienza e in assenza di lubrificazione non è possibile espellere l’agente irritante, che sia esso un microrganismo o un corpo estraneo
Le cause sono quasi sempre di tipo infettivo. In particolar modo, i virus sono i principali patogeni e la stagione invernale favorisce l’insorgenza di infezioni delle vie respiratorie superiori.
Trattandosi di infezioni virali, gli antibiotici non sono indicati, eccetto in presenza di una sovrainfezione batterica o se la causa è un microbo con sensibilità a questi farmaci. In questo caso, verranno trattati i sintomi e non l’agente scatenante.
Il consiglio è di tenere a riposo la voce e assumere un farmaco antinfiammatorio per ridurre il liquido accumulatosi nei tessuti laringei, ma anche un nebulizzatore per fluidificare il muco. In genere non si esegue il tampone faringeo, a meno di elevato sospetto di infezione batterica.
Per saperne di più: 10 alimenti contro il mal di gola
3. Polipi alle corde vocali
I polipi sono molto simili ai noduli. Si tratta di crescite anomale nelle corde vocali che sporgono, ostruendo il passaggio dell’aria.
In quanto malattia comune delle corde vocali, la diagnosi viene elaborata anche a partire da una consulenza richiesta per variazioni del tono di voce. La disfonia e il cambiamento del timbro indicano la necessità di una diagnosi.
La loro comparsa è dovuta anche a uno sforzo eccessivo della voce, il che spiega perché vengano chiamati anche degenerazioni polipoidi. Si verifica un’alterazione del tessuto delle corde vocali, che tende a fuoriuscire.
Oltre all’esame clinico, lo specialista può ricorrere a una procedura complementare per confermare la presenza dei polipi. La laringoscopia viene eseguita con un sondino flessibile introdotto attraverso il naso; munito di lampada e videocamera minuscola per osservare lo stato delle corde vocali in tempo reale e dal vivo.
Cosa fare in caso?
Dinnanzi al sospetto di un nodulo o di un polipo alle corde vocali, l’ideale è rivolgersi a un otorinolaringoiatra. Questo specialista dispone delle conoscenze necessarie per eseguire gli esami del caso.
In presenza di laringite invernale con disfonia persistente, il medico potrà risolvere il problema. A ogni modo, è sempre preferibile sottoporsi a visita medica prima di procedere con l’automedicazione.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Fernández, Luis Castejón. “Prevención de disfonías funcionales en el profesorado universitario: tres niveles de acción preventiva.” Aula abierta 42.1 (2014): 9-14.
- Montaner, A. Escribano. “Disfunción de las cuerdas vocales.” ANALES ESPAÑOLES DE PEDIATRÍA 56.SUPLEMENTO 2 (2002): 59.
- Moreno, María del Prado Palomino, et al. “Disfonías y nódulos de las cuerdas vocales en personal docente de Navarra.” Archivos de prevención de riesgos laborales 16.4 (2013): 182-186.
- Halawa, Wasim Elhendi, Antonio Rodríguez Fernández-Freire, and Sofía Santos Pérez. “Estudio epidemiológico de los pacientes con nódulos vocales.” Revista de Logopedia, Foniatría y Audiología 32.4 (2012): 164-170.
- Blecuaa, M. Callén, C. Pardos Martínezb, and M. Praena Crespoc. “Patología respiratoria prevalente: rinitis alérgica, bronquiolitis, sinusitis, laringitis.” Revista Pediatría de Atención Primaria 9.Suplemento 2 (2007).
- Aubry, K., A. El Sanharawi, and A. Pommier. “Laringitis agudas del adulto.” EMC-Otorrinolaringología 46.1 (2017): 1-9.
- Saavedra-Mendoza, Ana Graciela M., and Matsuharu Akaki-Caballero. “Guía de práctica clínica de disfonía basada en evidencia.” Anales de Otorrinolaringología Mexicana. Vol. 59. No. 3. 2014.
- Moncayo Fernández, Carla Valeria, and Irvin Santiago Parrales Herrera. “Determinación de las causas más comunes de disfonía crónica halladas mediante laringoscopia directa en pacientes adultos sin signos o síntomas de infección de la vía respiratoria en el Área de Otorrinolaringología del Hospital Teodoro Maldonado Carbo durante en año 2015.” (2016).
- Ranchal Sánchez, Antonio, and Manuel Vaquero Abellán. “Protocolo para la vigilancia de la salud del profesorado con atención a la enfermedad profesional.” Medicina y Seguridad del Trabajo 54.211 (2008): 47-60.
- Borobia Pérez, Ana I. Factores predictivos de enfermedad profesional (nódulos en las cuerdas vocales) en profesores de enseñanza primaria y secundaria. Diss. Universidad Complutense de Madrid, 2018.