Perché sbadigliamo? Parla la scienza

Gli sbadigli potrebbero servire per ripristinare la posizione della mandibola o per stirare i muscoli del viso.
Perché sbadigliamo? Parla la scienza
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Sbadigliare è un gesto inconsapevole e incontrollabile, che tutti noi esseri umani eseguiamo. In realtà, non è esclusivo della specie umana, ma anche molti animali vertebrati e quasi tutti i mammiferi. Tuttavia, sappiamo perché sbadigliamo?

Lo sbadiglio consiste nell’aprire ampiamente la bocca, inspirando profondamente, per poi esalare una quantità leggermente inferiore di aria e richiudere la bocca. Inoltre, è accompagnato da altri atteggiamenti, come una lieve chiusura degli occhi, una piccola lacrimazione e un leggero aumento della salivazione.

Ogni cultura possiede un’idea diversa in merito allo sbadiglio. Quella più diffusa a livello popolare afferma che sbadigliamo a causa del sonno, della noia e perfino della fame. Ciononostante, ciò non spiega perché lo facciano il resto degli animali.

Lo sbadiglio è presente quasi fin dai primi istanti della nostra vita, quando siamo ancora dei neonati. Curiosamente, però, gli scienziati sono ancora alla ricerca delle possibili ragioni per le quali sbadigliamo. In questo articolo vi spieghiamo quali sono le teorie più recenti che riguardano questo fenomeno.

Perché sbadigliamo?

Donna che sbadiglia davanti al computer.

L’ipotesi attualmente più diffusa sul motivo per cui sbadigliamo afferma che questo gesto ci consente di raffreddare il cervello. In altre parole, è come se si trattasse di un naturale sistema di refrigerazione, proprio come quello di qualunque altro apparecchio elettrico.

Si tratta di una teoria curiosa che ha conosciuto una diffusione sempre maggiore grazie ad alcuni studi recenti condotti dall’Università di Princeton. Le ricerche affermano che quando sbadigliamo alcune membrane presenti nelle nostre fosse nasali si muovono.

Le fosse nasali sono cavità che si trovano all’interno del cranio e che contengono aria. Quando sbadigliamo, queste membrane si muovono e ciò suggerisce che fungono da piccoli ventilatori. Grazie alla loro azione l’aria fluisce meglio verso il cervello, raffreddandolo.

Questa teoria ha senso perché il cervello è uno degli organi che ha maggiore bisogno di energia. Il suo funzionamento produce calore all’interno del cranio, di conseguenza sbadigliare potrebbe costituire un meccanismo molto utile per mantenere stabile la sua temperatura e poter così lavorare correttamente.

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Ci sono altre ipotesi sul perché sbadigliamo?

Oltre a questa teoria sulla refrigerazione del cervello, molte altre tentano di spiegare la funzione dei nostri sbadigli. Una di esse afferma che, quando sbadigliamo, “ripristiniamo la posizione” della mandibola. In altre parole, è un modo per far riacquisire alle ossa del cranio la loro posizione.

Come sicuramente vi sarà capitato di notare in qualche occasione, quando sbadigliamo le orecchie si stappano. Questo fenomeno accade perché la pressione tra l’interno e l’esterno dell’orecchio si equilibra. Anche questo aspetto potrebbe essere associato allo sbadiglio.

Può servire per metterci in stato di allerta

In alcuni animali, è stato osservato che lo sbadiglio compare in presenza di una minaccia. Per esempio, così accade nei lemuri. Questo fatto ci porta a ritenere che, quando sbadigliamo, stiamo cercando di aumentare la nostra concentrazione. In questo modo possiamo affrontare meglio le minacce o le sfide che si pongono di fronte a noi.

In questo senso, potremmo associare questo gesto all’ansia. Infatti, è stato osservato che, quando sbadigliamo, i livelli di cortisolo nel nostro sangue subiscono un lieve innalzamento. Il cortisolo è l’ormone la cui concentrazione aumenta in situazioni di stress.

Perché sbadigliamo: ragazza che sbadiglia.

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Sbadigliamo per aumentare i livelli di ossigeno

Alcuni scienziati sostengono che lo sbadiglio sia un meccanismo di cui il nostro cervello è dotato per aumentare la concentrazione di ossigeno nel sangue. Secondo questa teoria, il nostro cervello invierebbe dei segnali per sbadigliare quando rileva la presenza di basse concentrazioni di questo gas.

Sbadigliamo per empatia?

Non è necessario essere degli scienziati per verificare che gli sbadigli sono contagiosi. Quando qualcuno che si trova vicino a noi sbadiglia, accade molto spesso che anche noi finiamo per fare la stessa cosa.

Sembra che la ragione di questo fenomeno sia dovuta all’esistenza dei neuroni specchio. Si tratta di alcuni neuroni che sembrano essere i responsabili dell’empatia. In altre parole, sono quelli che ci consentono di metterci nei panni dell’altra persona e provare le sue stesse sensazioni, anche se non stiamo vivendo la stessa situazione.

In conclusione

Lo sbadiglio è un gesto involontario di cui non conosciamo ancora bene la funzione biologica. Ciononostante, le ultime ricerche indicano che potrebbe trattarsi di un mezzo che il nostro corpo impiega per mantenere in condizioni di temperatura ottimali il nostro cervello.


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