Prurito anale: da cosa può dipendere?

Il prurito anale può dipendere da cause diverse, tuttavia una buona dieta e una corretta igiene intima sono ideali per prevenirlo. È di particolare importanza il consumo di cibi ricchi di fibre.

Probabilmente alcuni di voi non hanno sentito mai parlare del pruritus ani, ma molti, almeno una volta nella vita lo hanno certamente provato. Infatti il prurito anale è un disturbo piuttosto comune.

Cos’è il prurito anale

Il prurito anale o, in termini medici, pruritus ani è, come indica il nome, una fastidiosa sensazione di prurito e irritazione proveniente dall’ano o dalla zona perianale.

Si presenta con arrossamento, gonfiore e, naturalmente, con prurito intenso.

Colpisce uomini e donne, anche se i primi ne sono un po’ più soggetti.

LeggetePrurito alla pelle: cosa significa?

Cause del prurito anale

Secondo le descrizioni mediche, il prurito anale non è un disturbo legato strettamente a debolezza o malattia dell’ano, ma dei tessuti cutanei circostanti.

Le cause possono essere molteplici, tra le più ricorrenti troviamo:

Irritazione o allergia da sostanze chimiche

Sono molte le sostanze chimiche presenti nell’area intorno all’ano, alcune insospettabili.

Molti prodotti per l’igiene, nella loro composizione, presentano agenti che possono scatenare reazioni allergiche nei tessuti cutanei.

Tra questi:

  • Carta igienica
  • Talco
  • Saponi (intimi o per la doccia)
  • Profumi
  • Crema

Pulirsi con troppa forza

L’igiene è fondamentale, soprattutto quando si parla di una zona come questa, a contatto con le feci.

L’ideale sarebbe mantenere la zona perfettamente pulita, ma facendo attenzione a non esercitare troppa pressione con la carta.

Una carta troppo ruvida o passata con troppa intensità può causare lesioni o irritazioni da frizione e provocare prurito anale.

Igiene non corretta

Abitudini igieniche non corrette possono essere la causa di fastidi di varia natura.

È bene rimuovere ogni traccia di feci dalla zona, ma anche un’igiene intima eccessiva può essere nociva per la pelle.

Il materiale fecale (soprattutto liquido) se non rimosso, provoca quasi immediatamente una fastidiosa sensazione di prurito.

Alimenti irritanti

Alcuni cibi sono più irritanti per l’organismo, anche se non fanno lo stesso effetto a tutti e molto dipende dalla propria costituzione.

È bene considerare che l’ano è una parte del corpo particolarmente delicata e si può irritare facilmente.

Se soffrite spesso di prurito anale, dovete evitare:

  • Cibi piccanti o acidi (peperoncino, pepe, agrumi e pomodori).
  • Bevande contenenti caffeina (caffè, tè, bevande energetiche).
  • Cioccolata
  • Spezie

Come trattare il prurito anale

Esistono rimedi naturali che possono aiutare a contrastare il prurito. Tra questi:

Aglio

Le proprietà antisettiche e antibatteriche dell’aglio sono ideali per alleviare il prurito dell’area anale. Quindi potete mangiarlo intero o usarlo per insaporire i vostri piatti.

Aloe vera

Aloe per combattere il prurito anale

Invece l’aloe possiede un effetto calmante e lenitivo in grado di ridurre l’infiammazione, il prurito e il dolore.

L’applicazione del gel è anche una terapia contro le emorroidi.

Leggete: Rimedi naturali per combattere le emorroidi che sanguinano

Yogurt

Ricordiamo che non tutti i tipi di yogurt sono adatti a trattare il prurito anale.

Il più indicato è lo yogurt biologico ad alto contenuto di probiotici (batteri amici del nostro organismo). Infatti favoriscono il benessere della pelle perianale e combattono il prurito.

Quindi potete applicare lo yogurt direttamente sulla zona interessata oppure mangiarlo (due tazze al giorno).

Fibre

Aumentare il consumo di fibre agevola il processo digestivo e aiuta a produrre feci non troppo liquide. Anche se gli effetti positivi sul prurito anale di una buona dieta, ricca di fibre, si notano con il tempo, ma sono i più duraturi.

Bibliografia

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  • Sahnan, K., Lever, L., & Philips, R. K. S. (2016). Anal itching. BMJ (Online). https://doi.org/10.1136/bmj.i4931
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