Sono diverse le situazioni che possono risultare fastidiose per le donne, dai dolori premestruali alle varie malattie a cui sono esposte le sue parti intime. Il prurito intimo fa parte di questo elenco. Sapete, però, cosa lo causa e come è possibile trattarlo?
Secondo gli esperti del Manuale MSD, “il prurito genitale interessa la vagina o la zona genitale (vulva), dove si trovano gli organi genitali esterni. Il prurito è una sensazione sgradevole in cui si avverte il bisogno di grattarsi per trovare sollievo”.
Nelle righe che seguono vi offriamo ulteriori informazioni sull’argomento e vi proponiamo 4 modi per alleviarlo. Ciononostante, è bene aggiungere che queste possibilità non sostituiscono in alcun modo un trattamento medico e, di conseguenza, è necessario rivolgersi al ginecologo e seguire le sue indicazioni, mantenendo, allo stesso tempo, buone abitudini di vita.
A che cosa è dovuto il prurito intimo?
In primo luogo, bisogna definire con chiarezza a cosa è dovuto il prurito intimo e quali sono gli agenti scatenanti più comuni, in modo che sappiate come identificare questa sensazione.
Il prurito vaginale è una delle situazioni sgradevoli che le donne si trovano a dover affrontare regolarmente. Un prurito o un’irritazione nella zona circostante la vagina può essere provocato da batteri o infezioni causate da funghi, menopausa, malattie sessualmente trasmissibili o agenti chimici irritanti.
Oltre al prurito, alcune donne possono presentare arrossamento, gonfiore e perdite con cattivo odore. Per affrontare il problema, è necessario mantenere un’igiene adeguata e seguire una dieta sana.
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Come possiamo alleviare il prurito intimo?
Il malessere provocato da questo problema induce le donne a cercare soluzioni naturali che consentano loro di risolverlo. Ciononostante, è importante segnalare che le informazioni presenti in questo articolo vengono offerte a puro titolo informativo. Di conseguenza, per trattare il problema alla radice è necessario rivolgersi a uno specialista.
Le credenze popolari sfruttavano le proprietà dei seguenti ingredienti. Tuttavia, la vagina è una delle parti del corpo più delicate: per questo motivo, oggi esistono alcune divergenze in merito al loro uso, dovute a ragioni di sicurezza.
Vi spieghiamo quali sono, per quali motivi si riteneva che potessero funzionare e quali sono le attuali novità sulla loro efficacia.
1. Pomate a base di miele
Si dice spesso che il miele sia dotato di proprietà che, in caso di bruciore o irritazione, potrebbero contribuire a dare sollievo alla pelle e combattere l’infezione. Secondo questa linea, una ricerca pubblicata nel 2017 dal Journal de Mycologie Médicale ha descritto un esperimento condotto su 80 donne per verificare l’efficacia di una pomata vaginale a base di miele. I risultati si sono dimostrarti soddisfacenti e se ne è concluso che, in effetti, potrebbe risultare utile come trattamento naturale contro i sintomi della candidosi (infezione vaginale provocata da funghi).
Prima di applicarvi qualunque crema a base di miele reperibile sul mercato, però, consultate il vostro ginecologo. In questo modo eviterete eventuali reazioni avverse e complicazioni.
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2. Infuso di camomilla
Dal momento che la camomilla possiede proprietà calmanti e antinfiammatorie, nell’ambito della medicina alternativa si raccomandano i semicupi con l’infuso di questa pianta, per alleviare il fastidio alla zona intima. È importante realizzare i semicupi solamente dopo aver consultato il medico.
3. Impacchi freddi
Secondo gli esperti del Manuale MSD, utilizzare delle borse di ghiaccio sulla vagina può contribuire ad alleviare il prurito vaginale. Devono essere sempre avvolte in una garza sterilizzata, per evitare di ustionare la pelle. Inoltre, è importante segnalare che il loro uso deve essere sempre effettuato per brevi periodi di tempo.
Inoltre, segnalano che, se il prurito non migliora, i medici possono suggerire l’uso di medicinali (come una crema a base di corticosteroidi).
4. Foglie di rosmarino
Secondo la sapienza popolare, le foglie di rosmarino sono note perché impediscono ai batteri di proliferare sulla pelle. Pertanto, venivano utilizzate anche per ottenere una soluzione antibatterica che consentisse di alleviare il prurito intimo.
Anche se al riguardo sono necessarie ulteriori ricerche, uno studio pubblicato dalla Revista de Fitomedicina sostiene che potrebbero costituire un trattamento alternativo contro gli effetti secondari del metronidazolo (il farmaco maggiormente prescritto contro queste infezioni).
L’aglio potrebbe funzionare?
Dal momento che l’allicina (un composto presente nell’aglio) possiederebbe proprietà antibatteriche e antibiotiche, nell’ambito popolare è stata sostenuta l’ipotesi secondo la quale questa sostanza sia in grado di eliminare il lievito responsabile del prurito e di altri fastidi. Ciononostante, il suo uso risulta pericoloso per la salute e questa ipotesi risulta essere ben lontana dalla realtà.
In Iran è stato condotto su 64 donne uno studio nell’Università di scienze mediche di Isfahan. La metà di loro ha utilizzato una pomata a base di aglio e timo per alleviare i sintomi della vaginite. Nonostante alcuni risultati positivi, però, bisogna segnalare che i principali effetti secondari erano associati a un aumento del prurito. Pertanto, l’aglio non rappresenterebbe una buona soluzione per alleviare il prurito intimo.
Bibliografia
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