Radice di Suma: benefici e precauzioni

La radice di Suma è ben nota per le sue proprietà stimolanti, antinfiammatorie e antiossidanti. Ma quali sono esattamente i suoi usi? Ne parliamo nel dettaglio in questo articolo.
Radice di Suma: benefici e precauzioni
Franciele Rohor de Souza

Revisionato e approvato da la farmacista Franciele Rohor de Souza.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

La radice di suma è anche nota come ginseng brasiliano, sebbene differisca totalmente dal comune ginseng.

Proviene da una pianta il cui nome scientifico è Hebanthe eriantha, che appartiene alla famiglia delle Amaranthaceae.

Grazie alla sua composizione, se ne sfruttano gli estratti per produrre medicinali. Inoltre, è tradizionalmente impiegata dalle tribù indigene della foresta amazzonica per il trattamento di svariate malattie.

Nello specifico, alla radice di suma vengono attribuite proprietà adattogene, le quali permettono all’organismo di rispondere meglio alle situazioni di stress.

Inoltre, contiene sostanze antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali attualmente oggetto di studio. Volete saperne di più? Continuate a leggere!

Proprietà della radice di suma

La composizione farmacologica della radice di suma è stata documentata relativamente di recente. Secondo quanto riporta questa pubblicazione del Journal of Pharmaceutical and Biomedical Analysis, contiene due sostanze denominate acido pfaffico e saponine, che mostrano effetti antitumorali.

Questo articolo pubblicato sull’American Journal of Analytical Chemistry, invece, specifica la presenza nei suoi estratti, di vitamina A, E, K e del complesso B; di oligoelementi quali germanio, ferro, magnesio, zinco e di altri composti che fortificano le funzioni del sistema immunitario.

Inoltre, contiene grandi quantità di alcaloidi e di polifenoli, che proteggono l’organismo dal danno cellulare e riducono il rischio di contrarre malattie.

Benefici della radice di suma

Secondo la tradizione popolare la radice di suma offre una vasta gamma di benefici per la salute. Tuttavia, le proprietà supportate da evidenze scientifiche sono ancora poche. Di seguito, le principali applicazioni.

Adattogeno

Nella medicina naturale, la radice di suma è stata classificata come adattogeno. Secondo questo articolo del Chinese Medical Journal, le sostanze adattogene migliorano la risposta dell’organismo ai fattori di stress biologico, chimico e fisico. Come suggerisce il nome, aiutano l’organismo ad adattarsi.

In tal senso, riducono l’infiammazione, stabilizzano i livelli di cortisolo e supportano le funzioni immunitarie.

Ciò si tradurrebbe in un migliore stato di salute e un minor rischio di contrarre malattie croniche quali diabete e malattie cardiache.

Donna stressata.
Le sostanze adattogene aiutano a combattere lo stress, riducendo le reazioni fisiologiche legate all’ansia e al nervosismo.

Antiossidante e antinfiammatorio

I polifenoli e gli alcaloidi contenuti nella radice di suma le conferiscono proprietà antiossidanti. Queste molecole contribuiscono a neutralizzare l’azione negativa dei radicali liberi, i quali danneggiano le cellule e causano diverse malattie.

Questo articolo pubblicato su Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine afferma che i componenti bioattivi della radice agiscono sui disturbi infiammatori e sulle patologie associate allo stress ossidativo. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per provare tali effetti negli esseri umani.

Malattia infiammatoria intestinale (IBD)

Grazie ai suoi effetti antinfiammatori e immunomodulatori, la radice di suma è impiegata come coadiuvante nelle malattie infiammatorie intestinali. Più precisamente, si ritiene che contribuisca a migliorare lo stato di salute nei casi di patologie quali il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.

Questo studio condotto sugli animali e pubblicato sull’International Immunopharmacology ha mostrato che l’integrazione di 200 milligrammi per chilo di peso corporeo con questa radice, è in grado di ridurre le citochine pro-infiammatorie. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare gli stessi effetti sugli esseri umani.

Problemi sessuali

La radice di suma viene tradizionalmente usata come afrodisiaco naturale nella sua regione d’origine. Tuttavia, non esistono evidenze scientifiche a sostegno di tale impiego. Uno studio di qualche tempo fa, pubblicato su Psychopharmacology riporta che i suoi estratti aumenterebbero l’attività sessuale e l’eiaculazione nei ratti.

Altre ricerche sostengono che le sostanze contenute in questa radice aumenterebbero i livelli di ormoni sessuali quali estradiolo, progesterone e testosterone.

Tali ormoni, sono associati all’aumento della libido, della produzione di sperma e della fertilità. I risultati si sono rivelati promettenti, ma sono necessari ulteriori studi sull’uomo.

Antitumorale

Studi in vitro e su cavie indicano effetti antitumorali dell’acido pfaffico e delle saponine contenuti nella radice di suma.

Questo non vuol dire che sia valido come trattamento oncologico, come alcune campagne pubblicitarie di aziende produttrici dell’integratore fanno pensare.

È importante segnalare che né questo né altri rimedi a base di erbe sono in grado di curare o prevenire il cancro.

Al momento, i risultati suggeriscono solo la possibilità di continuare a studiare tali estratti per lo sviluppo di futuri trattamenti della malattia. Sono necessarie ulteriori conferme, di fatto, in merito ai medesimi effetti sugli umani.

Altri possibili benefici

  • Questo studio in vitro pubblicato su Clinical Hemorheology and Microcirculation riferisce che l’estratto di radice di suma può migliorare la forma dei globuli rossi nei pazienti affetti da anemia falciforme.
  • Secondo la tradizione popolare, la radice di suma ridurrebbe gli stati di affaticamento, migliorerebbe le prestazioni fisiche e stimolerebbe le funzioni cognitive.
  • Si ritiene che contribuisca a stimolare l’appetito.

Rischi e precauzioni

Il consumo della radice di suma è considerato sicuro nella maggior parte degli adulti in buona salute, a condizione che venga rispettato il dosaggio consigliato dal produttore dell’integratore. Si consiglia, spesso, di assumerla per brevi periodi.

Al momento, non sono disponibili prove su effetti collaterali derivanti dall’assunzione orale o dall’uso topico. Tuttavia, non è consigliata nei seguenti casi:

  • Gravidanza e allattamento.
  • Malattie renali o epatiche.
  • Pazienti in terapia farmacologica. In questo caso, è necessario consultare il medico per escludere eventuali interazioni.
Insufficienza renale.
La radice di suma non è consigliata alle persone affette da malattie renali, a causa di possibili effetti avversi.

Dosaggio e modalità di somministrazione della radice di suma

Il dosaggio raccomandato varia in funzione della forma dell’integratore. Per esempio, in forma d’infuso, se ne consigliano al massimo due tazze al giorno.

Mentre, in capsule da 500 – 1500 milligrammi di radice secca, se ne consiglia una, per due – tre volte al giorno.

Nella forma di estratto liquido, si consigliano da 1 a 2 millilitri diluiti in una bevanda, per 2 – 3 volte al giorno.

Considerazioni finali

Gli integratori a base di radice di Suma vengono commercializzati come coadiuvanti nella riduzione dello stress, per combattere la fatica cronica, migliorare i disturbi della sessualità e combattere alcune malattie croniche

. Tuttavia, è importante segnalare che attualmente non esistono evidenze solide a sostegno di tali proprietà esercitate sugli esseri umani. Pertanto, non deve mai essere usata come sostituto delle terapie convenzionali.


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