Radioterapia: cos'è e come funziona?

Oggi la radioterapia è più precisa e presenta minori effetti indesiderati rispetto al passato. Questo trattamento distrugge le cellule tumorali con alte dosi di radiazioni.
Radioterapia: cos'è e come funziona?

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

La radioterapia è un trattamento oncologico che si basa sull’uso di radiazioni ionizzanti, come raggi gamma, protoni e particelle alfa. In altre parole, si fa uso di ingenti dosi di radiazioni ad alta frequenza per distruggere e ridurre i tumori.

Si tratta di una procedura locale, poiché lo scopo è uccidere le cellule tumorali nel punto in cui si trovano. Viene praticata da circa un secolo e i progressi fisici, oncologici e informatici hanno permesso di affinarla.

Al giorno d’oggi, di fatto, assistiamo a un’ottimizzazione tecnologica delle apparecchiature per la radioterapia in termini di qualità e precisione.

Come funziona la radioterapia?

Le radiazioni ad elevata energia danneggiano il DNA delle cellule tumorali, producendo piccole rotture al loro interno. In questo modo, se ne evita la crescita e la moltiplicazione.

Queste cellule si riproducono più velocemente rispetto a quelle normali, dunque non sono in grado di riparare i danni in modo efficiente. Anche le cellule normali presenti nelle vicinanze risentono delle radiazioni, ma tra una seduta e l’altra riescono a rigenerarsi.

La radioterapia richiede giorni o settimane, poiché non è possibile uccidere le cellule tumorali in una singola seduta. Una volta distrutta la capacità riproduttiva delle cellule tumorali, il corpo le smaltisce naturalmente; queste si disgregano e l’organismo le espelle.

Donna che si sottopone a radioterapia al cervello.
La radioterapia cerca di uccidere le cellule tumorali per mezzo di radiazioni.

Chi realizza questo trattamento?

Nel trattamento della radioterapia sono coinvolti diversi professionisti. In genere è presente il seguente personale medico:

  • Radioterapista oncologo: è il medico che sovrintende a tutti i trattamenti di radioterapia, in quanto dotato della dovuta preparazione per somministrarli correttamente.
  • Fisico medico: si tratta di un fisico specializzato in radiazioni. Si assicura che l’apparecchiatura che emette i raggi funzioni correttamente e fornisca la giusta dose di radiazioni.
  • Tecnico dosimetrista: aiuta il medico e il fisico a pianificare il trattamento.
  • Tecnico radiologo: è la persona incaricata di gestire l’apparecchiatura radioattiva e di dare istruzioni al paziente.
  • Infermiere specializzato in radioterapia: ha ricevuto una speciale formazione per assistere il paziente e fornire informazioni.

Va notato che il trattamento varia a seconda del tipo di radioterapia da applicare. I tipi di radioterapia più usati sono:

  • Interna: se la sorgente di radiazioni si trova all’interno del corpo.
  • Esterna: quando i raggi sono diretti dall’esterno del corpo verso la neoplasia.
  • Sistemica: se si ricorre all’uso di farmaci radioattivi.

Vi potrebbe interessare: Diagnosi di tumore: come affrontarla

Effetti collaterali della radioterapia

La radioterapia può danneggiare anche le cellule sane adiacenti alle cellule tumorali. Sebbene capaci di rigenerarsi, possono presentarsi alcuni effetti indesiderati. Questi variano da caso a caso, ma i più comuni sono:

  • Disturbi cutanei: secchezza, prurito o desquamazione, nonché formazione di vesciche. Tendono a scomparire dopo qualche settimana.
  • Spossatezza: uno stato di stanchezza continua.

Gli effetti collaterali sono legati all’area del corpo su cui viene applicata la radiazione:

  • Testa e collo: può causare secchezza del tratto orale, vesciche nella bocca e nelle gengive. Potrebbe essere presente anche difficoltà di deglutizione, mandibola rigida, nausea, carie o un tipo di gonfiore chiamato linfedema.
  • Torace: si può presentare una certa difficoltà di respirazione o deglutizione, dolore al seno o al capezzolo, spalle rigide, tosse, febbre e disfunzioni del sistema respiratorio, come la polmonite da radiazioni e la fibrosi polmonare.
  • Stomaco e addome: provoca nausea e vomito o diarrea.
  • Zona pelvica: negli uomini sono comuni diarrea, emorragia rettale, incontinenza, irritazione della vescica, disfunzione erettile e minore produzione di spermatozoi. Nelle donne si registrano alterazioni mestruali e sintomi precoci della menopausa.
Paziente sottoposto a radioterapia.
Gli effetti collaterali sono frequenti perché anche le cellule normali subiscono gli effetti del trattamento.

Raccomandazioni generali prima di eseguire il trattamento

Prima di iniziare il trattamento radioterapico, bisognerà informarsi con il medico riguardo alle modalità e ai possibili effetti collaterali. Può essere raccomandata anche una dieta particolare, per fronteggiare nausea o inappetenza.

Durante il trattamento, il corpo investe molte energie nel tentativo di rimettersi in forze. Si consigliano quindi cibi ricchi di proteine e calorie per mantenere il peso corporeo. Un piano nutrizionale sano ed equilibrato aiuterà a contrastare la debilitazione.

La pelle dovrebbe ricevere particolari attenzioni trattandosi del primo organo che riceve le radiazioni. Non bisogna tuttavia applicare creme o unguenti senza aver prima consultato il medico.

Si consiglia, inoltre, di indossare indumenti comodi, senza elastici che possano sfregare contro la zona in cui vengono effettuate le radiazioni, si prevengono così secchezza cutanea o vesciche.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Sánchez, N. C. (2013). Conociendo y comprendiendo la célula cancerosa: Fisiopatología del cáncer. Revista Médica Clínica Las Condes, 24(4), 553-562.
  • Bayo, N. (2001). Reacción celular ante la radiación. Radiobiología, 1(1), 9-11.
  • Guinot, J. L. (2004). Entre el miedo y la esperanza: la experiencia de afrontar un cáncer. Anaya-Spain.
  • Nejaim, Yuri, et al. “Racionalización de la dosis de radiación.” Revista estomatologica herediana 25.3 (2015): 238-245.
  • Torrecilla, José López, and Ernesto Bataller Alonso. “Situación de la braquiterapia en España. Análisis de complejidad y tiempos de preparación y tratamiento.” Revista de Oncología 3.2 (2001): 91-99.
  • Expósito, José, et al. “Variabilidad en los tratamientos con radioterapia externa. Estudio de los hospitales públicos de Andalucía.” Var Práct Méd Sist Nac Salud 3.2 (2009): 236-240.
  • García López, Andrea. “Radioisótopos de iodo con aplicaciones biomédicas.” (2017).
  • Villarín, Alfredo J. Lucendo, Laura Polo Araujo, and Jesús Noci Belda. “Cuidados de enfermería en el paciente con cáncer de cabeza y cuello tratado con radioterapia.” Enfermería Clínica 15.3 (2005): 175-179.
  • Heredia, Gilda Lucia Garcia, et al. “Manifestaciones bucales por radioterapia en pacientes geriátricos con cáncer de cabeza y cuello.” Revista Cubana de Estomatología 54.4 (2017): 1-11.
  • Montero, A., et al. “Control de síntomas crónicos: Efectos secundarios del tratamiento con Radioterapia y Quimioterapia.” Oncología (Barcelona) 28.3 (2005): 41-50.
  • Kelsey, Thomas, Raúl de Diego Burillo, and Justo Callejo Olmos. “Radioterapia y gonadotoxicidad femenina.” Preservación de la fertilidad en la paciente oncológica (2009): 43.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.