Remifentanil è un medicinale appartenente alla famiglia degli oppioidie ha proprietà sedative e analgesiche a breve durata d’azione. È indicato soprattutto durante interventi chirurgici e procedure dolorose.
È un agonista sintetico selettivo del recettore degli oppioidi; in particolare, del μ. Anche se nelle righe che seguono lo vedremo più in dettaglio, il suo effetto è fino a 15 volte più veloce di quello del fentanil, altro farmaco oppioide da cui deriva il remifentanil.
Quali sono le dosi consigliate di remifentanil?
L’uso di questo oppioide è approvato per bambini e per adulti. Tuttavia, a seconda del motivo per cui verrà somministrato e alle caratteristiche del paziente, le dosi varieranno.
Nello specifico, bisognerà valutare se remifentanil deve essere utilizzato per l’induzione dell’anestesia, per il mantenimento della stessa o per calmare il dolore postoperatorio.
Può anche essere utilizzato nella cura anestetica monitorata e nella chirurgia di bypass coronarico. Vediamo, quindi, le diverse dosi utilizzate per ogni situazione.
Indurre l’anestesia
Per raggiungere questo obiettivo, remifentanil viene somministrato per via endovenosa a una dose di 0,5-1 mcg (microgrammi) per chilogrammo di peso del paziente al minuto.
Leggete anche: Intervento a cuore aperto: cosa sapere?
Mantenimento dell’anestesia
Le dosi differiscono tra bambini e adulti. Per i bambini di età superiore a due mesi, remifentanil sarà somministrato insieme al protossido di azoto attraverso un’infusione endovenosa continua in dose tra 0,4 mcg/kg/min e 1 mcg/kg/min.
I bambini di età compresa tra 1 e 12 anni riceveranno il remifentanil con altri agenti inalatori come infusione continua di una dose compresa tra 0,05 e 1,3 mcg/kg/min.
Per gli adulti, viene somministrato mediante dosi di bolo endovenoso supplementari che possono essere somministrate ogni 3 minuti circa. Può essere somministrato insieme a un ipnotico o altro farmaco volatile attraverso un’infusione continua a dosi comprese tra 0,05 e 2 mcg/kg/min.
Analgesia durante l’immediato periodo postoperatorio
Durante il postoperatorio si sconsiglia l’uso del bolo. Remifentanil viene prescritto per infusione endovenosa continua in una dose compresa tra 0,025 e 0,2 mcg/kg/min. In questo caso le possibili modalità di somministrazione sono le seguenti:
- Singola dose di 1 mcg/kg per via endovenosa nell’arco di 90 secondi.
- Infusione endovenosa continua 5 minuti prima della somministrazione dell’anestetico locale con una dose di 0,1 mcg/kg/min.
- Infusione endovenosa continua dopo la somministrazione dell’anestetico locale per una dose di 0,05 mcg/kg/min con un range compreso tra 0,025 e 0,2 mcg/kg/min.
Intervento di bypass coronarico
La chirurgia di bypass coronarico mira a migliorare la circolazione nelle arterie e di altri vasi sanguigni quando si è sviluppata una placca di ateroma.
Durante questa procedura, il remifentanil può essere somministrato con l’obiettivo di indurre analgesia alla dose di 1 mcg/kg/min. Questo farmaco viene utilizzato anche come mantenimento dell’anestesia tramite infusione endovenosa in una dose pari a quella di induzione, ma con un range compreso tra 0,125 e 4 mcg/kg/min.
Durante il mantenimento dell’analgesia, possono essere somministrate dosi supplementari in bonus da 0,5 a 1 mcg/kg.
Infine, nel periodo postoperatorio in terapia intensiva, remifentanil viene somministrato per infusione endovenosa a una dose di 1 mcg/kg/min con un intervallo di dose da 0,05 a 1 mcg/kg/min.
Precauzioni per l’uso di remifentanil
Bisogna necessario prendere in considerazione una serie di misure precauzionali, come:
- Nei pazienti che respirano spontaneamente, il bolo di remifentanil non può essere somministrato.
- Essere cauti nei pazienti patologicamente obesi.
- Questo medicinale ha effetti collaterali a carico del sistema circolatorio, quindi i pazienti indeboliti possono avere più problemi.
- Si raccomanda di somministrare altri farmaci analgesici un’ora prima di interrompere il trattamento con remifentanil.
Conclusione su remifentanil
Remifentanil è utilizzato negli ospedali per indurre, mantenere e controllare gli stati dolorosi, come nel caso di molti interventi chirurgici.
Consultate il vostro medico per qualsiasi domanda abbiate riguardo a questo farmaco e riferite sempre eventuali allergie note ai farmaci che avete per evitare complicazioni.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- González Cárdenas, V. H., González, F. D. M., Barajas, W. J. G., Cardona, A. M., Rosero, B. R., & Manrique, Á. J. (2014). Remifentanil vs. epidural analgesia for the management of acute pain associated with labour. Systematic review and meta-analysis. Colombian Journal of Anesthesiology. https://doi.org/10.1016/j.rcae.2014.06.001
- Tafur, L. A., & Lema, E. (2010). Anestesia total intravenosa. Revista Colombiana de Anestesiología. https://doi.org/10.1016/s0120-3347(10)82005-2
- Partida Figuerola, C., Rodríguez Pérez, A., Gil Bedia, F., Mena Hernández, C., Hussein González, Z., & Ojeda Betancor, N. (2003). Hiperalgesia postoperatoria. Actualizaciones En Anestesiologia y Reanimacion.