
Odiate essere a dieta? Allora, vi farà piacere sapere che le diete restrittive non sempre rappresentano una strategia efficace contro i chili di troppo e mantenere il peso raggiunto a lungo termine. Per gli esperti, il più delle volte è…
Il bypass gastrico è un'operazione di routine molto efficace. La maggior parte delle persone con problemi di obesità si sottopongono a quest'intervento senza effetti secondari e con successo. Ovviamente, sempre seguendo le raccomandazioni del proprio medico curante.
Il bypass gastrico è un intervento volto a ridurre le dimensioni dello stomaco, che viene collegato direttamente all’intestino tenue.
In questo modo, gli alimenti saltano una parte di intestino tenue, diminuendo così l’assorbimento delle calorie e dei nutrienti. Le ridotte dimensioni dello stomaco fanno sentire sazi in poco tempo pur avendo ingerito poco cibo.
Quest’operazione chirurgica è indicata per le persone obese che non riescono a perdere peso con le diete. Oltretutto, il bypass gastrico è un intervento risolutivo per le persone gravemente obese, che soffrono di problemi articolari, alla colonna vertebrale, circolatori e molti altri, causati dal sovrappeso.
Tutti gli interventi chirurgici hanno effetti collaterali e rischi, ma in questo caso, rinunciare al bypass gastrico potrebbe essere una decisione ancora più rischiosa per la vita del paziente. Le patologie derivate dall’obesità sono infatti molto gravi.
Sul sito della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche (SICOB) si legge che “negli Stati Uniti il Bypass Gastrico (BPG) rappresenta l’intervento di chirurgia per l’obesità più eseguito”.
Per quanto riguarda l’esito di quest’operazione, il sito della SICOB segnala che “il bypass gastrico, realizzato in centri specializzati, è una procedura sicura con una percentuale di complicanze postoperatorie (…) del 10 – 16%”.
Come ogni intervento chirurgico, anche il bypass gastrico presenta alcuni rischi, a breve e a lungo termine, che dipendono dalla storia clinica di ciascun paziente.
È importante farsi seguire dai migliori specialisti e mantenere in seguito un comportamento alimentare adeguato e abitudini salutari.
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Gli effetti collaterali sono quelli che si producono quando il paziente non segue attentamente le norme dietetiche indicate dai medici o non segue le istruzioni e le raccomandazioni post operatorie. Ecco alcuni esempi:
In seguito all’operazione, un tratto di apparato digerente viene saltata dal nuovo percorso del cibo, pertanto alcuni nutrienti, come il ferro o il calcio, non vengono assorbiti.
Può dunque presentarsi un deficit di questi nutrienti che, a sua volta, può determinare altre patologie come l’anemia o l’osteoporosi. Per questo, è fondamentale assumere vitamine per mantenere i giusti valori.
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Sempre a causa del mancato assorbimento dei nutrienti necessari, l’organismo diventa più vulnerabile a tutta una serie di infezioni. Il sistema immunitario si debilita e le difese si abbassano.
È una sensazione di malessere addominale che compare 20 minuti dopo aver ingerito un alimento. Questo malessere si traduce in nausea e crampi ed è dovuto al grasso degli alimenti che trattiene i liquidi nell’intestino.
Inoltre, si produce un’irritazione e una brusca dilatazione dell’intestino, che determina coliche e diarrea.
Questa sindrome si produce quando il paziente ingerisce grassi o dolci in eccesso, ovvero quando non segue le indicazioni mediche. È importante iniziare un graduale cambiamento della propria alimentazione e scegliere i cibi più sani e naturali. Più gli alimenti sono processati, maggiori saranno gli effetti avversi sulla digestione.
È possibile avvertire dolore addominale intenso con crampi e una sensazione di ostruzione.
Può essere un effetto collaterale dell’operazione; tuttavia, le probabilità che questo avvenga sono molto basse.
Prima di sottoporsi a qualsiasi operazione, bisogna informarsi attentamente su tutti gli aspetti. I medici studiano i casi individuali, suggerendo la forma e il trattamento più adeguati per ogni paziente.