Rottura del tendine d'Achille: cause, trattamento e riabilitazione

L'eccessivo stiramento del tendine d'Achille può portare a una lacerazione parziale o completa. Questa condizione innesca a sua volta un processo infiammatorio che causa dolore e difficoltà di movimento.

Revisionato e approvato da il dottore Diego Pereira.

Scritto Daniela Echeverri Castro

Ultimo aggiornamento: 14 aprile, 2023

La rottura del tendine d’Achille è una lesione che si verifica nel cordone fibroso che collega i muscoli della parte posteriore del polpaccio all’osso del tallone. È frequente nelle persone che praticano attività sportive, ma è anche associata al sovrappeso e all’assunzione di alcuni farmaci.

Si verifica quando il tendine si lacera parzialmente o completamente a causa di un allungamento superiore alle sue capacità. Spesso è il risultato di un salto forzato, di un’accelerazione improvvisa durante la corsa o di una pressione eccessiva. Può anche essere causata da una caduta o da un qualsiasi trauma nella zona.

I sintomi principali sono il dolore e l’incapacità di camminare, che possono variare di intensità a seconda della gravità della lesione. Tuttavia, nella maggior parte dei casi può essere trattata con la fisioterapia e gli esercizi. Volete saperne di più? Scoprite le cause e il processo di riabilitazione.

Quali sono le cause della rottura del tendine d’Achille?

Il tendine d’Achille è una fascia di tessuto che attraversa la parte posteriore della gamba. Collega i muscoli gastrocnemio e soleo all’osso calcaneale. Questa fascia permette di sollevare il piede da terra e di camminare, correre o saltare.

Nella maggior parte dei casi, la rottura si verifica nel punto del tendine che si trova a circa 6 centimetri dall’attacco all’osso del tallone. È più probabile che ciò avvenga quando la gamba è estesa e il muscolo del polpaccio è contratto.

Fattori di rischio

Come dettagliato in un articolo pubblicato su Journal of Functional Morphology and Kinesiology, la rottura del tendine d’Achille si verifica più frequentemente durante lo sport. Gli uomini di mezza età, soprattutto gli atleti non allenati, sono più a rischio rispetto ai giovani.

Altri fattori di rischio identificati sono i seguenti:

• Aumento improvviso della pressione sul tallone d’Achille.
• Pratica regolare di sport che comportano salti.
• Inciampi, cadute o incidenti.
• Trattamenti con iniezioni di steroidi.
• Uso prolungato di farmaci antibiotici
• Deviazioni anatomiche
• Sovrappeso e obesità
• Infiammazione cronica o artrite reumatoide.

Sintomi della rottura del tendine d’Achille

La rottura del tendine d’Achille è talvolta asintomatica. Per la sua gravità o per la mancanza di trattamento, però, può causare le seguenti manifestazioni cliniche:

• Sensazione di aver ricevuto un colpo al polpaccio.
• Incapacità di piegare il piede o di stare in punta di piedi.
• Andatura anomala.
• Incapacità di spingere in avanti la gamba lesa quando si cammina.
• Percezione di uno schiocco o un crepitio.
• Difficoltà a salire le scale
• Ecchimosi o gonfiore alla gamba o al piede.

Diagnosi

Per formulare una diagnosi di rottura del tendine d’Achille, il medico inizierà con un esame fisico dell’area interessata. In primo luogo, ispezionerà il polpaccio alla ricerca di segni di sensibilità o gonfiore. A questo punto si può avvertire una fessura se il tendine è completamente rotto.

Nella fase successiva il medico chiederà al paziente di eseguire una serie di movimenti ed esercizi per determinare la gamma di movimento e la forza muscolare. Se il tendine d’Achille è rotto, la persona avrà una minore capacità di spingere verso il basso o di appoggiarsi sulle dita dei piedi.

Ulteriori esami diagnostici possono includere l’ecografia o la risonanza magnetica. Queste procedure sono indolori e hanno lo scopo di creare immagini dei tessuti del corpo per determinare l’esatta entità della lesione.

Trattamento della rottura del tendine d’Achille

Per definire un trattamento appropriato per la rottura del tendine d’Achille, il medico deve considerare fattori importanti come l’età, lo stile di vita e la gravità della lesione. A volte, soprattutto nel caso degli atleti, si sceglie l’intervento chirurgico per riparare il tendine.

Tuttavia, prima di ricorrere a questa misura come alternativa, esistono alcune cure e abitudini che favoriscono il processo di recupero con una prognosi favorevole. Vediamo nel dettaglio.

Trattamento non chirurgico

Il trattamento non chirurgico della rottura del tendine d’Achille evita i rischi associati all’intervento chirurgico, come le infezioni. Tuttavia, lo svantaggio è che il recupero può richiedere più tempo e la lesione può recidivare. Queste misure includono le seguenti:

• Uso di stampelle. È una misura suggerita dal fisioterapista ortopedico per mantenere il tendine a riposo.
• Ghiaccio sulla zona interessata. L’applicazione di impacchi di ghiaccio per 15-20 minuti, ogni 4-6 ore, aiuta a ridurre il dolore e l’infiammazione.
• Assumere antidolorifici e antinfiammatori da banco. Questi aiutano a controllare il dolore e il gonfiore.
• Tenere la caviglia a riposo per le prime settimane.
• Eseguire esercizi di recupero sotto la guida di un fisioterapista.

Intervento chirurgico

L’intervento chirurgico per riparare il tendine d’Achille è una procedura che prevede un’incisione nella parte inferiore della gamba. In questo modo il tendine lacerato viene riattaccato con dei punti di sutura.

Tuttavia, come illustrato in uno studio condiviso da Frontiers in Surgery, il trattamento chirurgico diminuisce il tasso di recidiva, ma presenta un tasso di complicazioni più elevato rispetto al trattamento conservativo.

Riabilitazione

Il processo di riabilitazione della rottura del tendine d’Achille comprende una serie di esercizi di fisioterapia che mirano a rafforzare i muscoli della gamba e, naturalmente, il tendine. Nella maggior parte dei casi si ha un recupero completo nell’arco di 4-6 mesi.

È molto importante seguire questo piano con l’aiuto di un professionista, in quanto gli esercizi devono essere eseguiti gradualmente. In altre parole, il loro livello di intensità cambierà con il progredire della fase di recupero.

D’altra parte, esiste un tipo di riabilitazione nota come “riabilitazione funzionale“. Consiste in alcuni esercizi di sostegno del peso, incentrati sulla caviglia, che di solito vengono eseguiti nelle prime settimane dopo l’infortunio. Infatti, vengono eseguiti mentre la persona indossa ancora il dispositivo di immobilizzazione.

Una revisione di studi condivisa da Foot and Ankle Clinics ha riportato che questo tipo di terapie può offrire risultati simili al trattamento chirurgico. Naturalmente, devono essere eseguite da un fisioterapista professionista. L’idea è quella di recuperare la mobilità e le prestazioni fisiche.

Una volta completato il processo di recupero, aumenta il rischio di un nuovo infortunio. Pertanto, è importante adottare misure preventive come le seguenti:

• Mantenere una buona forma fisica e fare esercizi di riscaldamento e stretching prima di qualsiasi pratica sportiva.
• Evitare tacchi alti o scarpe non adatte allo sport.
• Chiedere al medico se si può praticare tennis, basket e altri sport.
• Mantenere una dieta sana.
• Evitare il sovrappeso.

Cosa ricordare:

La rottura del tendine d’Achille può causare dolore e limitazione dei movimenti. Sebbene colpisca più spesso gli atleti, chiunque può soffrirne, a causa di un incidente, di una pratica sportiva scorretta o del sovrappeso.

In molti casi migliora dopo un periodo di riposo e fisioterapia. Tuttavia, a volte è necessario un intervento chirurgico. Se sospettate la presenza di questa lesione, la cosa migliore da fare è rivolgervi a un medico, in modo che possa guidarvi verso il trattamento più appropriato.