Avete mai sentito parlare di schiuma sclerosante per la cura delle vene varicose? Ricordiamo che la varicosi, conosciuta più comunemente come vene varicose o varici, è un problema di salute oltre che di estetica. Si manifesta sotto forma di piccole vene visibili di colore blu o viola, o come un ispessimento e inscurimento delle stesse.
Attualmente esistono diversi trattamenti per minimizzare il problema. Tra questi vi è la schiuma sclerosante, diventata popolare per la sua semplicità e i buoni risultati. Di cosa si tratta? Come si applica? Ne parliamo in dettaglio nelle righe che seguono.
Le vene varicose
Le vene varicose sono la conseguenza di un’insufficienza venosa. Nelle gambe si presentano come vene ingrossate, con rigonfiamenti e tortuosità che sembrano noduli, non molto attraenti alla vista. Possono tuttavia esservi vene ostruite anche in altre aree e organi, come l’esofago (varici esofagee) e il retto (emorroidi).
La varicosi è di solito legata a insufficienza valvolare o debolezza delle pareti venose. Questo, a sua volta, è condizionato da fattori ereditari, oltre che dall’età, dalle abitudini e dallo stile di vita.
La buona notizia è che esistono diversi trattamenti per contrastare le cause e le conseguenze delle vene varicose. Questi vanno dai cambiamenti nella dieta e gli esercizi per l’insufficienza venosa alla chirurgia, il laser endovenoso e altre procedure.
In questa occasione descriviamo la tecnica della schiuma sclerosante per il trattamento delle vene varicose, così come le fasi di recupero e i possibili rischi. Continuate a leggere!
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Schiuma sclerosante per la cura delle vene varicose
Il trattamento delle vene varicose con la schiuma sclerosante consiste nell’iniettare una sostanza nelle vene interessate. Lo scopo è provocare un piccolo coagulo di sangue per danneggiare le pareti interne delle vene trattate.
Così facendo, se ne favorisce l’indurimento e la cicatrizzazione al fine di reindirizzare la circolazione. In seguito, infatti, le vene trattate vengono riassorbite dal tessuto circostante fino a scomparire.
La sostanza utilizzata in questa procedura, il polidocanolo, noto anche come Laureth-9, è un agente sclerosante. In altre parole, aumenta la formazione di coaguli e di tessuto cicatriziale. Ciò riduce la dilatazione delle vene interessate.
Va notato che questo trattamento non richiede il ricovero in ospedale né l’anestesia totale. Deve tuttavia essere eseguito da un professionista che seguirà un preciso protocollo.
Fasi del trattamento con schiuma sclerosante
- Rilevare l’ubicazione della vena da trattare con l’ecografia Doppler.
- Introduzione dell’ago.
- Iniezione della schiuma sclerosante attraverso l’ago. La procedura è monitorata in ogni momento.
- Una volta applicata la schiuma, si rimuove l’ago e si applica una benda o una medicazione nel punto dell’iniezione.
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Recupero e rischi del trattamento
Il trattamento delle vene varicose con schiuma sclerosante è minimamente invasivo. Pertanto, non è necessario un esteso periodo di recupero. Sarà possibile recuperare le normali attività quotidiane quasi subito. Ciononostante, deve essere mantenuta la supervisione medica.
Per ottenere buoni risultati, possono essere necessarie diverse sessioni. Tale eventualità, così come la quantità da impiegare, sarà valutata dal medico.
In ogni caso, è importante tenere presente che questa tecnica prevede alcuni rischi e possibili effetti collaterali. I più rilevanti sono descritti qui di seguito.
- Effetti temporanei: arrossamenti, contusioni, inscurimento, visibilità dei vasi sanguigni. Dovrebbero scomparire in breve tempo.
- Effetti collaterali che richiedono attenzione medica: se c’è infiammazione, sensazione di calore o reazione allergica, si dovrebbe consultare il medico. Nei casi più gravi, si possono formare piccoli coaguli che richiedono un drenaggio.
Cosa ricordare del trattamento con schiuma sclerosante?
Eseguire un trattamento delle vene varicose con schiuma sclerosante si traduce in un miglioramento della qualità di vita del paziente dal punto di vista estetico. Può anche migliorare altri sintomi legati a questa condizione, come dolore, gonfiore e crampi.
La procedura è considerata minimamente invasiva, ma deve essere eseguita da un professionista. In caso di reazioni avverse, come gonfiore o allergia, bisogna subito contattare il professionista per evitare complicazioni.
Bibliografia
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