Agli occhi di alcuni le sigarette al mentolo provocano minori effetti negativi. La scienza ha dimostrato invece che potrebbero essere più dannose delle normali sigarette. In questo articolo prenderemo in considerazione alcune ricerche che supportano questa tesi.
Prima di entrare nel cuore dell’argomento, vale la pena di evidenziare che gli sforzi per ridurre il consumo di tabacco cominciano a dare i loro frutti. Secondo un rapporto dell’OMS sulla tendenza a fumare relativa al periodo 2000 – 2025, il numero totale di fumatori nel mondo è diminuito di 60 milioni tra il 2000 e il 2018.
La nicotina è la responsabile della dipendenza e, secondo un rapporto del National Institute on Drug Abuse, il rilascio di endorfine che si verifica durante il consumo porta il fumatore a desiderare di fumare ancora.
Inizialmente, la nicotina aumenta i livelli di dopamina, ma con il tempo finisce per alterare i circuiti legati all’apprendimento, lo stress e l’autocontrollo.
Impiego del mentolo nelle sigarette
La prima marca ad aggiungere il mentolo alle sigarette fu Spud, negli Anni ’20. La promessa dell’azienda e di quelle che hanno eseguito il suo esempio era freschezza e buon sapore in bocca.
La tendenza a consumare sigarette al mentolo è più forte tra i giovani. Sembra, anzi, che il gusto gradevole del mentolo faciliterebbe l’iniziazione al fumo in questa fascia d’età.
Tra i i motivi che portano a preferire queste sigarette vi è la facilità con cui il fumo entra nei polmoni e una minore irritazione. D’altra parte, è diffusa l’errata convinzione che il mentolo sia un ingrediente in qualche modo sano.
Un articolo pubblicato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sottolinea che i fumatori afroamericani e altre minoranze etniche sono al centro della pubblicità delle sigarette al mentolo.
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Perché le sigarette al mentolo sono più pericolose?
Apparentemente, gli amanti delle sigarette al mentolo avvertono una maggiore piacevolezza, ma è altrettanto vero che entrano in gioco alcuni processi fisiologici che aumentano i danni a carico dell’organismo.
Sebbene il mentolo rinfreschi la gola, questa sensazione induce il fumatore a inspirare di più e a trattenere il fumo più a lungo, come spiegato dall’American Cancer Society.
D’altra parte, diversi studi indicano che questa sensazione si deve al fatto che il mentolo agisce come anestetico sulle vie respiratorie. Ciò si traduce in minore disagio per i fumatori, ma anche più sigarette giornaliere, con maggiori effetti negativi.
Mentolo nelle sigarette elettroniche
Non vi è dubbio che il mentolo nelle sigarette tradizionali causi gravi danni alla salute. Ma non tanto quanto il mentolo presente nelle sigarette elettroniche, a cui si aggiunge il danno legato alla presenza di altre sostanze nocive.
Diversi studi evidenziano gravi danni polmonari associati all’uso di sigarette elettroniche e svapo, tra cui il cosiddetto focolaio di EVALI.
Questa malattia è caratterizzata da sintomi simili a quelli della polmonite (tosse, febbre e difficoltà respiratorie). Il motivo risiederebbe nella presenza di tetraidrocannabinolo, o THC, e vitamina E acetato.
Pulegone
Non meno incisivo è il prodotto che dona il sapore mentolato alle sigarette. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista JAMA International Medicine, sono state rilevate alte quantità di pulegone nei liquidi delle sigarette elettroniche al mentolo.
Di questa sostanza, presente negli estratti di menta piperita e olio di mentuccia, è stato segnalato un potente effetto cancerogeno, secondo test condotti su cavie.
Tale è il suo impatto che nel 2018 l’agenzia statunitense FDA (Food and Drug Administration) ne ha vietato l’impiego come additivo alimentare. A seguito dei numerosi avvisi emessi circa la sua pericolosità, le compagnie di tabacco statunitensi hanno iniziato a ridurre la quantità di pulegone aggiunto.
Infine, è importante notare che sono in corso ricerche per stabilire i rischi associati all’inalazione di questa sostanza e di altre presenti nelle sigarette elettroniche. Finora si suggerisce un rischio maggiore rispetto al consumo delle sigarette tradizionali.
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La sigaretta come causa di cancro
Secondo un rapporto dell’OMS, il fumo uccide 8 milioni di persone all’anno, di cui oltre il 40% per malattie come il cancro al polmone, la BPCO e la tubercolosi.
Il National Cancer Institute sottolinea che il fumo è la principale causa di cancro e morte per cancro in tutto il mondo. I responsabili sono i composti chimici che possono persino alterare il DNA.
Le forme più comuni di cancro sono quello al polmone, laringe, bocca, esofago, gola, vescica, fegato, rene, colon e collo dell’utero. È importante notare che il fumo colpisce anche chi lo subisce passivamente.
Nel fumo sono state individuate oltre 4000 sostanze chimiche di origine sconosciuta. Di queste, circa 250 sono state classificate come nocive, di cui 50 cancerogene.
Smettere di fumare è possibile!
Che siano sigarette al mentolo o tradizionali, quando si decide di smettere di fumare, si va spesso incontro alla sindrome da astinenza. Come detto, la nicotina è una delle principali sostanze che causano dipendenza.
Eliminare questa abitudine, tuttavia, impedirà di sviluppare gravi malattie come il cancro. Allo stesso modo, eviteremo che anche i nostri familiari o amici siano colpiti dagli effetti collaterali del fumo passivo.
Affinché abbandonare il fumo sia più facile, potrebbe essere necessario ricorrere a un aiuto professionale o medico. Se è il caso, non abbiate timore o vergogna. Ne vale la pena.
Bibliografia
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