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Se notate una qualunque alterazione nel funzionamento del cuore oppure uno di questi sintomi, rivolgetevi subito al medico per ricevere una diagnosi tempestiva e scartare l'eventuale presenza di un disturbo serio.
Sospettate un malfunzionamento del cuore? Forse non vi state sbagliando del tutto, ma ancora non vi siete decisi a considerare seriamente il problema.
Ecco alcuni sintomi che possono indicare un malfunzionamento del cuore.
Quando parliamo della nostra salute, uno degli organi più importanti e che desta maggiori preoccupazioni è il cuore, il motore che ci mantiene in vita.
Prendersene cura è più facile di quanto pensiamo. I disturbi cardiaci sono, però, sempre più frequenti a causa di cattive abitudini che, per quanto piacevoli, attentano alla nostra salute.
Un disturbo al cuore di solito non compare dall’oggi al domani. In genere è la somma di scelte alimentari sbagliate, uno stile di vita poco sano e della poca importanza attribuita ai sintomi.
Al primo segnale, invece, è importante sottoporsi ad una visita specialistica. I motivi per cui il cuore può cominciare a danneggiarsi sono svariati:
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Il dolore al petto può essere causato da diversi problemi di salute. Tuttavia, è necessario prestare molta attenzione se diventa intenso e porta con sé una sensazione di pesantezza e di costrizione.
Quando il dolore al petto è il risultato di un disturbo cardiaco, probabilmente il cuore sta ricevendo sangue con scarso tasso di ossigeno.
I battiti del cuore in genere sono regolari. La condizione normale è che non vengano neanche percepiti.
Se sentite che il battito accelera, rallenta o presenta aritmie, rivolgetevi subito al vostro medico: è chiaro che il cuore non sta lavorando come dovrebbe.
A volte presa sottogamba, l’apnea notturna potrebbe essere un sintomo di malfunzionamento cardiaco.
Questa disfunzione genera una mancanza improvvisa di aria durante il sonno e può essere anche causa di infarto, poiché non arriva sufficiente ossigeno al cervello e al cuore.
Senza arrivare alle conseguenze più gravi, l’apnea notturna deve essere tenuta sotto controllo perché diminuisce la qualità del sonno, vostro e di chi vi dorme accanto.
Consumate abitualmente molto sale? Siete stati in piedi più del solito? In entrambi i casi è abbastanza comune che le gambe e i piedi si gonfino un po’, per poi tornare allo stato normale.
Se, invece, il gonfiore diventa una condizione abituale, prestate attenzione; potrebbe essere dovuto ad una ritenzione idrica legata ad insufficienza cardiaca o ad un’arteriopatia.
Non è normale sentirsi continuamente senza fiato oppure sempre stanchi. Se questi due sintomi si presentano spesso senza nessun motivo apparente, è il caso di richiedere una visita specialistica.
Naturalmente dovete valutare la situazione: se negli ultimi tempi state sottoponendo il corpo a forte sforzo fisico o avete cambiato qualche vostra abitudine, questa mancanza d’aria potrebbe essere giustificata.
Uno dei segnali che indicano un possibile malfunzionamento del cuore è la disfunzione erettile, soprattutto negli uomini tra i 40 e i 50 anni.
In particolare, se a soffrirne è una persona anziana e in concomitanza con altri sintomi, è importante che ne parli con il proprio medico di fiducia.
Insieme al medico sarà possibile valutare se la disfunzione sessuale sia da attribuire al cuore o ad altro.
Questa sindrome provoca un dolore simile o persino più intenso di quello avvertito durante un infarto; si tratta, però, di un disturbo passeggero che può colpire persone del tutto sane.
Può verificarsi senza che sia presente una storia clinica di pressione alta, colesterolo, cattiva alimentazione o vita sedentaria.
Spesso la causa va ricercata nello stress o in un’alterazione profonda dell’umore; in questi casi avviene un rilascio di maggiori quantità di catecolamine, sostanze simili all’adrenalina e liberate dal corpo nel tentativo di tornare ad una situazione di normalità.
Si tratta, fortunatamente, di un fastidio temporaneo che nel 90% dei casi non comporta alcun danno permanente.
Volete saperne di più? Leggete: Sindrome del cuore infranto: 3 aspetti da tenere in considerazione