Sistema di ricompensa del cervello: come funziona?

Il sistema di ricompensa del nostro cervello è, in realtà, una forma di adattamento e una strategia per aumentare la nostra sopravvivenza.
Sistema di ricompensa del cervello: come funziona?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Il sistema di ricompensa è uno dei tanti aspetti curiosi e complicati del nostro cervello. Si tratta di un meccanismo che ci porta a collegare alcune situazioni con il piacere. È, in realtà, una forma di adattamento, oltre che una strategia per aumentare la nostra sopravvivenza.

Questo perché associando una sensazione piacevole a un gesto, favoriamo l’apprendimento. Il sistema di ricompensa, per esempio, attribuisce all’atto sessuale quel tipo di piacere che ci fa desiderare di ripeterlo. In questo modo, la sopravvivenza della specie è assicurata.

In questo circuito sono coinvolte diverse aree cerebrali, il che rende lo studio di questo sistema complesso e il suo funzionamento multifattoriale. Il sistema di ricompensa, inoltre, non si attiva soltanto con i gesti più elementari, come nutrirsi o avere rapporti sessuali. È profondamente radicato nella nostra vita. Interviene, ad esempio, nelle dipendenze o in altre attività gratificanti come lo sport. La sua importanza è tale che vale la pena di conoscere meglio gli aspetti che lo regolano.

Quali strutture intervengono nel sistema di ricompensa?

Sistema di ricompensa, attivazione del cervello

Il quartier generale del sistema di ricompensa è l’encefalo. In realtà, non si trova in un’area esatta del cervello. Come avviene con la maggior parte delle nostre funzioni, anche questa è distribuita in diverse aree collegate tra oro a formare una specie di rete.

È un sistema complesso: il cervello è un organo difficile da capire e da studiare. Le aree che hanno dimostrato di occupare un ruolo all’interno del sistema di ricompensa sono:

  • Area tegmentale.
  • Nucleo accumbens, uno dei nuclei dei gangli della base.
  • Ipotalamo e ippocampo.
  • Amigdala.
  • Corteccia prefrontale cerebrale.
  • Globo pallido.
  • Ipofisi.

In poche parole, possiamo dire che il sistema di ricompensa risiede in un circuito chiamato via mesolimbica. La sostanza che permette l’attivazione del sistema è la dopamina.

In quali situazioni si attiva il sistema di ricompensa?

Come abbiamo anticipato, si tratta di una funzione adattiva. È dunque collegato principalmente con quelle necessità primarie che ci permettono di sopravvivere come individui e come specie.

Ciò significa che presiede, innanzitutto, ad aspetti come mangiare, bere, avere rapporti sessuali. Il sapore del cibo produce piacere, così come un bicchiere di acqua fresca o fare l’amore. In questo modo viene stimolato l’apprendimento e la ripetizione di questi gesti.

Non sono però le uniche funzioni che ripetiamo in seguito alla risposta di questo sistema. Abbiamo esperienza del piacere anche con il gioco, lo sport e, evidentemente, con le droghe. Numerosi studi hanno dimostrato che questo circuito si attiva quando entra in contatto con la cocaina, per fare un esempio tra i tanti.

Questo ci porta, è inevitabile, a considerare i rischi impliciti del sistema di ricompensa. Le dipendenze sono l’altra faccia della medaglia del nostro meraviglioso meccanismo di adattamento.

Alcol, fumo, droghe e carte da gioco

Come agiscono le droghe

Inizialmente consumare una droga, come la cocaina o l’eroina, è un atto volontario. Si è spinti di solito dalla curiosità o dall’idea che abbiamo sulla sostanza in questione e che ci è stata trasmessa dalla società. È sufficiente, tuttavia, un solo utilizzo affinché venga attivato il nostro sistema di ricompensa. La sensazione intensa di piacere che ricaviamo ci induce a desiderare nuovamente questa sostanza.

Nel caso delle dipendenze forti, il circuito finisce per alterarsi. Un eroinomane, ad esempio, avverte appena il piacere che deriva da altre azioni che non siano l’assunzione dell’eroina. Si potrebbe dire che ogni altro desiderio resta appagato.

Come sappiamo, questo meccanismo non richiede necessariamente la presenza fisica di una sostanza. Vi sono molte dipendenze che non si mangiano, non si bevono o non si fumano; la ludopatia ne è un esempio. Il risultato, però, lo stesso.

In conclusione

Il sistema di ricompensa è un meccanismo sofisticato che ci ha permesso di adattarci e sopravvivere come individui e come specie. Non è privo, tuttavia, di aspetti negativi poiché favorisce anche le dipendenze, tra le altre reazioni.


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