La somministrazione dei farmaci per via intranasale è una tecnica ampiamente utilizzata. È facile da gestire e offre molti vantaggi rispetto ad altri metodi di somministrazione.
Il farmaco inalato direttamente viene assorbito meglio perché passa subito ai polmoni e alla mucosa del naso, riducendo così il rischio di effetti collaterali. Ciò permette di utilizzare dosi più basse poiché non avviene nessuna dispersione del medicinale.
In seguito a ciò, si ricorre a questo metodo di somministrazione per un numero sempre maggiore di farmaci. Continuate a leggere!
La via intranasale: un’alternativa per la somministrazione dei farmaci
La mucosa nasale è ricca di vasi sanguigni, quindi se si applica un farmaco sotto forma di gocce, agirà in modo locale. Quando, al contrario, si desidera ottenere un effetto generale sulle vie aeree, si possono utilizzare gli aerosol, in cui vengono disciolte microparticelle di farmaco.
Non tutti i pazienti possono ricorrere alla somministrazione orale. Sono un esempio gli anziani con difficoltà a deglutire o le persone che soffrono di disfagia legata a disturbi neurologici. La via nasale è molto utile anche nei bambini piccoli e aiuta a prevenire il rischio di soffocamento.
Nel caso in cui il paziente non riesca ad aspirare in modo adeguato – ad esempio chi soffre di insufficienza respiratoria o un bambino che non ha sviluppato ancora del tutto i polmoni – possiamo aiutarlo con un nebulizzatore. Una mascherina, inoltre, permette di inalare in modo passivo senza nessuno sforzo da parte del paziente.
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Quali farmaci si possono somministrare per via intranasale?
Sono molte le famiglie di farmaci che possono sfruttare questo metodo. Vediamo i medicinali più utilizzati e per quali malattie intervengono:
- Steroidi. Si parla in particolare del gruppo di steroidi intranasali, utilizzati per la rinite allergica e la rinosinusite allergica. La loro efficacia è alta, anche nei casi difficili e cronici.
- Antistaminici. Bloccano il rilascio di istamina, sostanza chiave nello sviluppo dei processi allergici. In genere sono aerosol da rilasciare nella mucosa nasale per il trattamento della rinite allergica. Poiché l’istamina è anche un vasodilatatore, a volte vengono somministrati per calmare altri tipi di rinite. Possono essere combinati con gli steroidi intranasali per ottenere migliori risultati.
- Alfa-bloccanti. Sono i famosi decongestionanti nasali. Si impiegano per brevi periodi, solo un paio di giorni, per evitare l‘effetto rebound che finirebbe per indebolire i vasi sanguigni e causare la cosiddetta rinite medicamentosa.
Come si somministrano i farmaci per via intranasale?
Il procedimento è molto semplice e non richiede nessun tipo di preparazione. È preferibile che il paziente sia seduto per favorire l’iperestensione all’indietro del capo, ma oltre a questo non ci sono raccomandazioni speciali.
Innanzitutto il paziente deve eseguire una corretta pulizia delle fosse nasali per evitare di trasportare germi verso la mucosa interna. In seguito, si posiziona il dispositivo nella narice, facendo attenzione che non vada a toccare la parete delle fosse nasali. È meglio puntare verso la linea mediana, in modo da non sprecare in nessun modo il farmaco.
Il passo seguente è rilasciare il medicinale mentre si respira con la bocca. In questo modo si evita il riflesso dello starnuto e il farmaco resta nella zona corretta. Ricordiamo che la porzione posteriore del naso si chiama rinofaringe e costituisce la parte superiore delle vie aeree.
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Il farmaco potrebbe cadere nella gola se non si respira in modo corretto: attraverso la bocca e con il collo disteso. Infine, occorre restare un paio di minuti in questa posizione per favorire l’assorbimento del farmaco.
Limiti della somministrazione per via intranasale
Se dopo aver applicato le gocce nasali si tossisce, bisogna subito alzarsi in piedi. È normale, soprattutto le prime volte. Se, tuttavia, la tosse peggiora e compaiono altri sintomi respiratori (mancanza di fiato o dispnea, difficoltà a respirare, etc) si potrebbe trattare di una reazione allergica.
In questo caso è bene recarsi al pronto soccorso e sottoporsi a una valutazione medica. Un’opzione è considerare una serie di prove allergiche. Nella maggior parte dei casi ciò è dovuto a una reazione di ipersensibilità.
Bibliografia
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