Stanchezza cronica: 6 abitudini alimentari per prevenirla

La sindrome da stanchezza cronica è definita da un intenso e costante senso di fatica. La base del trattamento è un piano alimentare adatto al problema, in cui bisogna prediligere cibi che aumentano le difese immunitarie. Stiamo per svelarvi quali alimenti includere e quali evitare in questo caso.
Stanchezza cronica: 6 abitudini alimentari per prevenirla

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Vi sentite stanchi tutto il giorno? Pur dormendo, il senso di affaticamento non va via? Allora è possibile che soffriate della sindrome da stanchezza cronica.

Uno dei fattori imputabili a questo problema è la cattiva alimentazione. Non è un segreto che il cibo sia l’energia del nostro corpo e che quello che mangiamo definisca come ci sentiamo e la positività che emettiamo.

La stanchezza cronica è quella sensazione che ci fa desiderare una tazza di caffè non appena svegli. Il problema è che non basta, e quindi la fatica continua a farsi sentire.

Si tratta di un disturbo complesso, non attribuibile ad alcuna malattia. L’aspetto peggiore è che può peggiorare in base alle attività quotidiane che svolgiamo.

La buona notizia è che non dovrete lottare contro i sintomi per sempre. Grazie ad alcune modifiche alimentari (di cui stiamo per parlarvi), potrete ottenere l’energia di cui avete bisogno.

Consigli per prevenire la stanchezza cronica

1. Mantenersi idratati

Donna che beve acqua

Bevendo acqua, non solo combattete contro la stanchezza cronica, ma contribuite anche alla distribuzione delle molecole essenziali e di altri elementi in tutto il corpo.

Ciò include l’eliminazione delle tossine e dei residui che possono danneggiare i nostri organi interni nonché l’inizio dei processi metabolici. Non è un segreto che non idratarsi a sufficienza faccia sentire stanchi.

2. Portare con sé un diario in cui appuntare cibi ingeriti ed emozioni

Un altro modo per combattere la stanchezza cronica è portare con sé un registro dettagliato dei cibi e delle bevande consumati. Dovreste anche prendere nota del vostro stato d’animo in vari momenti della giornata.

Questa abitudine serve a:

  • Controllare se gli alimenti che consumate possono essere complici di alterazioni che spieghino la mancanza di energia. Ad esempio, lo zucchero può provocare un picco di energia, seguito però da sonnolenza. Invece, il miele di agave vi dà energia senza provocare stanchezza cronica.
  • Individuare i cibi che vi fanno sentire bene o male emotivamente. Avete mai sentito dire che il cioccolato aiuta il corpo a liberare endorfine e ci rende, quindi, più felici? In realtà, sono molti gli alimenti che influiscono sul nostro stato d’animo ed è importante classificarli a seconda delle emozioni che provocano in noi. Per rendere il compito più facile, è di vitale importanza prendere nota delle nostre emozioni.

Scrivendo su questo registro, potreste scoprire che la stanchezza è il sintomo della sindrome del colon irritabile.

3. Non eliminare alimenti dalla propria dieta senza la supervisione medica

Frutta e dieta

Capiamo bene che la stanchezza cronica può essere fastidiosa, ma cercare di combatterla eliminando determinati gruppi alimentari è sbagliato. In questi casi bisogna rivolgersi a un nutrizionista, sottoponendo alla sua attenzione il diario degli alimenti e delle emozioni.

Lo scopo è dunque creare un programma alimentare che permetta di verificare se alla base dei vostri problemi di salute vi è un determinato cibo. In questo modo, si riducono le probabilità di incorrere in un deficit nutrizionale.

Dovete pensare che ogni gruppo alimentare apporta uno specifico beneficio e, quindi, non deve mai mancare.

4. Darsi la possibilità di provare nuovi alimenti

Provate alimenti che di solito non consumate, ma che sono conosciuti come cibi altamente energetici. Ad esempio, combinate carboidrati, proteine e grassi utili a combattere la fatica cronica.

Il problema è che ogni organismo reagisce a modo suo alle varie combinazioni alimentari, dunque non esiste una dieta standard. Provate anche a inserire nella vostra dieta alimenti che non avete mai consumato prima. Magari all’inizio non riuscirete ad apprezzarne il sapore, ma è importante darsi del tempo per abituarsi.

5. Piccole porzioni, ma più spesso

Insalate

Questa abitudine aumenta i livelli di energia quando si è troppo stanchi o affamati. Smettere di mangiare vi farà dimagrire, il che si tramuterà in un circolo vizioso fatto di stanchezza.

Per evitare ciò, cercate di mangiare ogni tre o quattro ore. Potete unire frutta e proteine a grassi per essere certi di ingerire il giusto quantitativo di nutrienti. Ecco alcune idee:

  • 30 grammi di formaggio + 5 noci + 1 mela
  • 2 fette di fesa di tacchino + 10 mandorle + 3 guava
  • Pollo arrosto + 3 cucchiai di semi di girasole + 1/2 tazza di mirtilli
  • 1 tazza di yogurt + 5 noci + 6 fragole

Oltre ad aiutarci a mantenere i giusti livelli di energia, sono piatti semplici da preparare, economici e facilmente trasportabili. Cosa volere di più?

6. Evitare gli alimenti irritanti

All’inizio dell’articolo abbiamo accennato al fatto che bere una tazza di caffè ci fa subito sentire più energici, ma si tratta di una sensazione passeggera, che dopo prosciugherà le nostre risorse. Evitate quindi:

  • Caffè. Questa bevanda sovraccarica il sistema nervoso e determina picchi di energia che dopo due o tre ore peggiorano lo stato di stanchezza cronica. Invece del caffè, provate a bere un succo di aloe vera, del tè verde o un infuso alla menta.
  • Cibo spazzatura. Si tratta dell’opzione migliore per mettere subito a tacere la fame. In realtà contribuite solo ad aumentare i livelli di glucosio nel sangue sentendovi stanchi pochi minuti dopo. A causa del fatto che non sono affatto nutrienti, in un paio d’ore avrete di nuovo fame. La cosa migliore è scegliere alimenti freschi e appena preparati, come frutta, insalata o frullati.

Siamo certi che grazie a questi consigli vi sentirete molto meglio, pronti a rispettare i vostri impegni quotidiani. Ricordate che meglio mangiate, meglio vi sentirete.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.