Tipi di celiachia: quanti ne esistono?

La celiachia è una malattia legata all'alimentazione e può danneggiare gravemente l'intestino. Vi diciamo tutto quello che c'è da sapere su questa patologia e sulle diverse forme in cui si manifesta.  
Tipi di celiachia: quanti ne esistono?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

La celiachia si manifesta in diversi modi. Sono stati classificati, pertanto, diversi tipi di celiachia. Ci riferiamo a una malattia autoimmune legata al glutine, una proteina presente in numerosi alimenti, tra cui quelli a base di frumento o orzo. In Europa si stima che colpisca circa l’1% della popolazione.

Spesso è asintomatica, il che rende più complessa e tardiva la diagnosi. In questo articolo vi spieghiamo tutto quello che c’è da sapere sulla celiachia e quali sono i tipi principali.

Che cos’è la celiachia?

È una malattia che comporta una reazione del sistema immunitario al glutine. Questo significa che quando la persona celiaca entra in contatto con questa proteina, nell’intestino tenue si attiva una risposta immunitaria, un meccanismo che finisce per danneggiare la mucosa intestinale.

Il glutine è una proteina presente in diversi cereali, come il grano, la segale e l’orzo. Sono ingredienti spesso presenti negli alimenti che portiamo a tavola, ad esempio nel pane e nella pasta.

I danni a carico della mucosa intestinale con il tempo alterano l’assorbimento dei nutrienti. In seguito a ciò, in molti casi si verifica un calo ponderale, anemia o disturbi della crescita nei bambini.

Sebbene non si conoscano ancora le cause precise per ogni tipo di celiachia, è noto che la genetica è un fattore determinante. Al tempo stesso, la celiachia è di solito associata ad altre malattie autoimmuni. Secondo più fonti, celiachia e diabete mellito di tipo 1 sono in correlazione.

Sacchi con diversi tipi di cereale.
Esistono diverse alternative prive di glutine che aiutano il celiaco a sopportare una dieta piuttosto restrittiva.

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Tipi di celiachia

All’interno della celiachia sono compresi diversi quadri clinici in base ai sintomi e all’esito degli esami complementari dell’apparato digerente. Secondo la Relazione annuale sulla celiachia del Ministero della Salute (anno 2016), in Italia sarebbero oltre 407 mila i casi di celiachia non ancora diagnosticati.

Questo dato deriva dal fatto che, fino a poco tempo fa, si ignorava che potessero esistere casi asintomatici. Alla luce di ciò, oggi si parla dei seguenti tipi di celiachia: asintomatica, sintomatica, potenziale, latente e refrattaria. Vediamone le principali caratteristiche.

Subclinica o asintomatica

La celiachia asintomatica, come suggerisce il nome, è priva di sintomi. In seguito all’esecuzione degli esami diagnostici (come l’endoscopia che permette di osservare l’intestino), la malattia è evidente.

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Classica o sintomatica

In questo caso la persona celiaca presenta sintomi e i test medici risultano positivi. La sintomatologia può essere molto varia: diarrea, dimagrimento, stanchezza, vomito e dolore addominale.

In altri casi, invece della diarrea potremmo riscontrare stitichezza cronica. Altri sintomi tipici sono il ritardo nella crescita, meteorismo e distensione addominale. Conseguenze indirette sono anemia e persino irritabilità costante.

Celiachia potenziale

Questo termine fa riferimento a una forma asintomatica con alte probabilità di sviluppo della malattia. Si giunge a questa diagnosi meditante test genetici, come la determinazione del gene HLA-DQ2/DQ8.

Ciononostante, una biopsia dell’intestino tenue non mostrerebbe la presenza di celiachia. Il soggette dovrebbe dunque tenere sotto controllo la situazione sebbene non dovrà seguire una dieta rigorosamente priva di glutine.

Celiachia latente

In questo caso la celiachia è stata diagnosticata, ma per un lungo periodo non si manifestano sintomi e non si rilevano alterazioni intestinali. Può capitare, ad esempio, di ricevere una diagnosi in età infantile e, dopo aver seguito una dieta strettamente priva di glutine, non soffrire più di questa malattia anche dopo averlo reintrodotto.

Celiachia refrattaria

La forma refrattaria comprende i casi in cui continuano a manifestarsi sintomi e segni caratteristici pur seguendo un’alimentazione priva di glutine. Per poter confermare questo dato, la persona deve aver interrotto l’assunzione di glutine da più di sei mesi.

Tipi di celiachia e donna che rifiuta fette di pane.
Per confermare la celiachia refrattaria è necessario non essere stati a contatto con il glutine da oltre 6 mesi.

Esistono più tipi di celiachia

Esistono diversi tipi di celiachia. È importante considerare che questa malattia può causare lesioni intestinali anche in assenza di sintomi. Formulare una diagnosi in molti casi p uò essere complesso.

Confermare la presenza della celiachia è però essenziale poiché i danni alla mucosa intestinale possono diventare irreversibili e avere gravi conseguenze, come malnutrizione o ritardo della crescita nei bambini.

Di fronte al sospetto di intolleranza al glutine, è sempre consigliabile rivolgersi al medico. I test sono accessibili e possono essere richiesti con relativa facilità.


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