Tipi di rughe: quanti ne esistono?

Esistono diversi tipi di rughe in funzione della loro origine. Sebbene possano apparire simili, il loro trattamento varia a seconda del fattore che le ha causate. Volete saperne di più? Ne parliamo nel dettaglio in questo articolo.
Tipi di rughe: quanti ne esistono?

Ultimo aggiornamento: 19 settembre, 2020

Le rughe sono poco amate e non tutte sono causate dall’invecchiamento naturale, bensì da fattori diversi. Per tale ragione, è importante imparare a distinguere i diversi tipi di rughe in modo da adottare il trattamento più efficace.

Al di là della possibile causa, tutte producono lo stesso identico effetto sulla pelle, risultando antiestetiche, soprattutto quando compaiono prematuramente. In questo articolo classificheremo i diversi tipi di rughe in base ai fattori associati alla loro comparsa. Continuate a leggere per saperne di più!

Cosa sono le rughe?

Le rughe sono pieghe della pelle che si sviluppano a partire dalla costante contrazione dei muscoli del volto in relazione alla mimica facciale. Il processo d’invecchiamento le rende ancora più evidenti a causa delle alterazioni che si producono nei diversi strati cutanei.

L’epidermide diventa più sottile e diminuisce anche la quantità di fibre elastiche e di collagene, responsabili dell’idratazione e della compattezza della pelle. Lo strato più profondo della pelle (ipoderma), con il passare del tempo perde anche lo strato di tessuto adiposo.

Donna che guarda le rughe del volto allo specchio.
Le rughe sono il segno più evidente dell’invecchiamento, ma possono manifestarsi anche a causa delle cattive abitudini e dell’esposizione al sole.

Tipi di rughe

Dal punto di vista clinico, le rughe possono essere profonde o superficiali. Queste ultime scompaiono quando si tende la pelle, a differenza di quelle profonde che restano visibili. Hanno lo stesso aspetto, ma differiscono in quanto alla causa. Vediamo a seguire i principali tipi di rughe.

Statiche

Sono causate dalla naturale perdita di collagene, tessuto ed elasticità. Non sono necessariamente legate alla mimica facciale, ma sono già presenti come segni sulla pelle a causa dei ripetitivi movimenti muscolari.

Dinamiche

Sono le rughe d’espressione. Causate dall’aggrottare la fronte, strizzare gli occhi, sorridere e socchiudere gli occhi. Tendono a manifestarsi dopo i 30 anni, periodo in cui si consiglia di iniziare un trattamento preventivo a base di tossina botulinica. Le rughe dinamiche più note sono:

  • Le zampe di gallina, più evidenti quando si sorride, ma anche quando il viso è a riposo.
  • Le rughe orizzontali della fronte.
  • Quelle verticali tra le sopracciglia.

Gravitazionali

Le rughe gravitazionali sono causate dal naturale processo di invecchiamento. Di solito sono più evidenti intorno ai 40 anni. L’invecchiamento si manifesta attraverso la riduzione del tessuto adiposo, la degenerazione vascolare e l’atrofia ossea. Inoltre:

  • Si accentua la disidratazione.
  • La pelle diventa più ruvida e secca.
  • Il derma perde luminosità e tono.

Con il passare degli anni, il viso invecchia sempre di più a causa della riduzione di elastina e collagene nella cute. Le rughe di espressione si accentuano e la pelle cade per effetto della gravità. Analogamente, la riduzione dello strato adiposo mette in evidenza alcune aree ossee del viso e accentua i segni del tempo. Queste rughe in genere compaiono sul collo, ai lati del mento e davanti alle orecchie.

Donna con rughe del collo.

Le rughe gravitazionali sono legate all’invecchiamento cutaneo. In genere si manifestano dopo i 40 anni.

Miste

Sono causate dalla somma di diversi fattori, tra i quali l’invecchiamento, l’eccessiva esposizione al sole, la gravità e i movimenti facciali. Si tratta dei solchi che vanno dai lati della bocca alla base del naso, ma anche le rughe verticali che si possono osservare nella parte anteriore del collo.

Rughe del sonno

Anche il modo in cui dormiamo influisce sull’invecchiamento precoce. Le rughe del sonno differiscono da quelle dinamiche per via della forma, poiché appaiono verticalmente su décolleté, viso e collo.

In genere compaiono a partire dai 30 anni, quando diminuisce la naturale produzione di collagene, di elastina e di acido ialuronico.

Fotoinvecchiamento e tipi di rughe: la classificazione di Richard Glogau

Esiste un’altra classificazione delle rughe elaborata da Richard Glogau, che le suddivide in 4 tipi in funzione del livello di fotoinvecchiamento della pelle.

  • TIPO I, senza rughe: soggetti tra i 20 e i 30 anni di età, caratterizzati da lieve fotoinvecchiamento, moderati cambiamenti nella pigmentazione, assenza di cheratosi e rughe minime. Non necessitano del trucco per nasconderle.
  • TIPO II, rughe d’espressione: iniziano a essere visibili tra i 30 e i 40 anni, con fotoinvecchiamento moderato, possibilità di lentigo solari, cheratosi attiniche (non visibili). Le rughe d’espressione compaiono soprattutto intorno agli occhi quando si sorride. A volte necessitano del trucco.
  • TIPO III, rughe a riposo: dai 50 ai 60 anni, con fotoinvecchiamento avanzato, evidenti discromie, teleangectasia, cheratosi visibili e rughe marcate, anche in assenza di espressione. Il trucco non riesce a coprirle del tutto.
  • TIPO IV, solo rughe: soggetti di età superiore ai 60 anni, con fotoinvecchiamento grave, carnagione grigio-giallastra, lesioni precancerose e rughe su tutto il viso. Non si può usare il trucco, in quanto tende a screpolarsi e a sfaldarsi.

Tipi di rughe: cosa ricordare?

Non tutte le rughe sono causate dall’invecchiamento. Alcune si manifestano molto prima a causa dell’esposizione al sole senza protezione o della mimica facciale. Per rallentarne la comparsa, bisogna adottare sane abitudini di vita e un’adeguata routine di bellezza.


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