Trattamento del morbo di Crohn

Il trattamento del morbo di Crohn si basa sull'alleviarne i sintomi ricorrendo ad un'ampia varietà di opzioni 
Trattamento del morbo di Crohn
Gilberto Adaulfo Sánchez Abreu

Scritto e verificato il chirurgo Gilberto Adaulfo Sánchez Abreu.

Ultimo aggiornamento: 30 settembre, 2017

Il trattamento del morbo di Crohn ha il fine di evitare nuovi focolai e mantenere sotto controllo quelli che sorgono mano a mano. Trattandosi di una malattia dall’origine sconosciuta, non esiste una cura definitiva, ma i sintomi possono essere alleviati.

I trattamenti per trattare questa malattia si classificano in:

  • Farmacologici
  • Dietetici
  • Chirurgici
  • Di altro tipo
Trattamento del morbo di Crohn

Trattamento farmacologico

Il trattamento del morbo di Crohn basato sui farmaci è prioritario rispetto a tutte le altre alternative.

I gruppi farmacologici più comuni per il trattamento del morbo di Crohn sono pertanto:

  • Antibiotici
  • 5-ASA
  • Glucocorticoidi
  • Immunosoppressori
  • Terapie biologiche

Antibiotici

Questo gruppo di farmaci viene prescritto per trattare una crescita batteriologica eccessiva nell’intestino tenue. Tale proliferazione inusuale è causata, dunque, da complicazioni del morbo di Crohn (restrizioni, fistole e precedenti operazioni chirurgiche) o dal sussistere di manifestazioni patologiche anali o perianali.

Gli antibiotici più utilizzati per il trattamento del morbo di Crohn sono:

Essi possono presentare effetti secondari come:

  • Nausee
  • Sapore metallico
  • Reazioni all’alcol

5-Aminosalicilati

I 5-ASA o 5-aminosalicilati fanno parte di un gruppo di antinfiammatori non steroidei (AINEs) che vengono utilizzati nel trattamento del morbo di Crohn per ridurre l’infiammazione all’interno del colon.

La chirurgia non cura definitivamente la malattia, ma è necessaria in caso di perforazione, ascesso, emorragia, fallimento del trattamento medico, ostruzione intestinale o fistole.

I più comuni sono la sulfasalazina e la mesalazina. Entrambi i farmaci vengono somministrati per via orale anche se esistono pure sotto forma di supposte o clisteri. Sono ottime alternative per pazienti che non rispondono adeguatamente agli steroidi.

Gli effetti secondari più comuni sono:

Glucocorticoidi

Parliamo di un trattamento ormonale che aiuta a ridurre l’infiammazione. Viene utilizzato in fasi acute della malattia, ma quando la situazione torna sotto controllo, di solito vengono sospesi a causa dei possibili effetti collaterali.

I più utilizzati sono:

  • Budesonide: utilizzato per la cura dell’ileo terminale grazie alla sua specifica azione.
  • Prednisone: da scegliere nei casi più gravi.

Gli effetti collaterali presentati da questo gruppo di farmaci sono:

Osteopori causata dal trattamento del morbo di Crohn

Bisogna tenere in considerazione che gli steroidi presentano un effetto rebound, dunque la dose deve essere ridotta gradualmente e non bisogna interrompere il trattamento all’improvviso.

Immunosoppressori

Questi farmaci sopprimono il sistema immunitario evitando la reazione infiammatoria, pertanto aiutano a ridurre l’infiammazione a lungo termine. Vengono scelti nel caso in cui i corticoidi non siano efficaci nell’evitare nuove manifestazioni. I farmaci più utilizzati all’interno di questo gruppo sono:

  • Azatioprina
  • 6-mercaptopurina: questo farmaco, sebbene sia destinato principalmente al trattamento contro la leucemia, agisce come immunosoppressore per trattare il morbo di Crohn. Presenta effetti collaterali quali:
  • Metrotexato: qualora si assuma tale farmaco, bisogna sospenderlo circa 3 mesi prima del concepimento, sia per gli uomini che per le donne; può produrre, infatti, alterazioni genetiche all’embrione (teratogeno).

L’effetto collaterale di questo gruppo di farmaci è che, inibendo il sistema immunitario, possono condurre ad una maggiore vulnerabilità in caso di infezioni.

Terapie biologiche

Si tratta di anticorpi monoclonali antiTNF α che eliminano il TNF (Fattore di Necrosi Tumorale, molecola che potenzia l’infiammazione).

terapia biologica per il trattamento del morbo di Crohn

Vengono prescritti in combinazione agli immunosoppressori qualora non fossero sufficienti o se, al contrario, non vi è stata risposta al trattamento o alla chirurgia.

I farmaci biologici più utilizzati per il trattamento del morbo di Crohn sono:

  • Infliximab: somministrato sotto forma di infuso. Può causare reazioni allergiche.
  • Adalimumab: somministrato per via endovenosa una volta ogni due settimane.
  • Certolizumab.

Trattamento dietetico

La dieta è un fattore importante nei pazienti affetti da morbo di Crohn, infatti essi solitamente soffrono di mancanza di appetito o cattivo assorbimento di principi nutritivi.

L’alimentazione di questi pazienti deve essere equilibrata, esattamente come per le persone sane. In questi casi, però, è ancora più importante a causa delle complicazioni associate a questa malattia.

Una dieta equilibrata consiste nell’ottenere circa il 50-55% del totale di principi nutritivi in fatto di carboidrati, il 30-35% di lipidi o grassi e il 12-15% di proteine, oltre che una determinata quantità di fibre (piccole quantità), vitamine e minerali a seconda della situazione del paziente. Bisogna realizzare vari pasti nell’arco della giornata e bere acqua con frequenza.

alimentazione trattamento del morbo di Crohn

I soggetti con morbo di Crohn devono evitare cibi piccanti e ricchi di fibre, così come le bevande alcoliche, gassate e la caffeina.

Sebbene seguano un’alimentazione equilibrata, queste persone possono sviluppare un grave stato di malnutrizione. Ciò può rendere necessari specifici integratori o l’alimentazione endovenosa in ospedale.

Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo

-Ippocrate-

Alcuni alimenti producono effetti negativi con maggiore frequenza, pertanto è necessario evitarne il consumo. Tra di essi citiamo:

  • Caseina: proteina presente nei latticini
  • Glutine
  • Frumento
  • Mais
  • Lievito
  • Alcuna frutta o verdura

Le diete che hanno mostrato una maggiore efficacia nel controllo dei sintomi di questa condizione sono quella senza glutine e quella a basso contenuto di FODMAP (carboidrati a catena corta e alcoli relazionati che vengono male assorbiti dall’intestino tenue).

Si possono assumere integratori vitaminici per alleviare i sintomi durante le fasi iniziali della malattia o indurne la remissione. In particolare parliamo di integratori di vitamina D, relazionata al morbo di Crohn.

L’integrazione di calcio viene messa in discussione a causa della relazione che presenta con calcificazioni delle arterie e infarti del miocardio.

Trattamento chirurgico

L’obiettivo principale della chirurgia come trattamento del morbo di Crohn è quello di recuperare lo stato di salute e il benessere quando la malattia si sviluppa con complicazioni e di non prolungare un trattamento farmacologico inutile.

La chirurgia non cura definitivamente la malattia, ma è necessaria in caso di perforazioni, ascessi, emorragie, fallimento del trattamento medico, ostruzione intestinale o fistole.

L’operazione consiste nella rimozione della sezione infiammata dell’apparato digerente e nell’innesto della parte restante.

Altre alternative per il trattamento del morbo di Crohn

Non esistono ulteriori trattamenti diretti ad alleviare i sintomi, tuttavia, i pazienti possono adottare alcune sane abitudini. Tra di esse ricordiamo:

  • Smettere di fumare
  • Riposare: diminuire la tensione emotiva grazie al riposo aiuta a ridurre i sintomi lievi esattamente come il trattamento farmacologico.

Sebbene si tratti di una malattia cronica che presenta gravi sintomi, i pazienti possono realizzare le attività giornaliere con normalità.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Gevers, D., Kugathasan, S., Denson, L. A., Vázquez-Baeza, Y., Van Treuren, W., Ren, B., … Xavier, R. J. (2014). The treatment-naive microbiome in new-onset Crohn’s disease. Cell Host and Microbe. https://doi.org/10.1016/j.chom.2014.02.005
  • University of Cumbria – Presentations. (2016). Crohn ’ s disease. UoC Medical. https://doi.org/10.1111/apt.12102
  • Lichtenstein, G. R., Hanauer, S. B., Sandborn, W. J., Inadomi, J., Baroni, D., Bernstein, D., … Zuckerman, M. J. (2009). Management of Crohn’s disease in adults. American Journal of Gastroenterology. https://doi.org/10.1038/ajg.2008.168
  • Bandzar, S., Gupta, S., & Platt, M. O. (2013). Crohn’s disease: A review of treatment options and current research. Cellular Immunology. https://doi.org/10.1016/j.cellimm.2013.11.003

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.