Il trazodone è un farmaco che appartiene alla famiglia degli antidepressivi. Nello specifico, degli antidepressivi triciclici di seconda generazione. Come suggerisce il nome, si tratta di medicinali molto efficaci nel trattamento della depressione.
Tuttavia, il trazodone è indicato anche per il trattamento di altre condizioni come l’insonnia e alcuni disturbi d’ansia. Può essere somministrato singolarmente o insieme ad altri farmaci, a seconda delle indicazioni del medico.
Può essere impiegato anche come terapia aggiuntiva in alcuni disturbi psichiatrici, come i casi di mania, sindrome di Tourette o schizofrenia, sebbene l’efficacia per trattare quest’ultima malattia sia ancora oggetto di studio.
A questo antidepressivo triciclico sono state attribuite proprietà ansiolitiche, sedative e ipnotiche. È stato sintetizzato nel 1966 in Italia ed è stato approvato dalla FDA nel 1982.
Meccanismo d’azione del trazodone
Oltre a essere un antidepressivo triciclico di seconda generazione, come abbiamo accennato, è anche incluso tra gli antidepressivi che esercitano una duplice azione nell’organismo per raggiungere il loro obiettivo terapeutico.
In questo senso ha un’azione agonista sui recettori della serotonina 5-HT2a e, allo stesso tempo, inibisce l’azione di questo neurotrasmettitore implicato nella maggior parte dei quadri clinici depressivi.
Tuttavia, il meccanismo di questo farmaco non è ancora noto con certezza, poiché alcuni autori suggeriscono che il principale meccanismo d’azione del trazodone è stabilito presinapticamente e coinvolge un trasportatore della serotonina.
D’altra parte, il trazodone non ha alcun effetto sui recettori colinergici, a differenza di molti altri antidepressivi. In questo modo è esente dall’attivazione degli effetti negativi associati all’attivazione di questo tipo di recettore.
Dosaggio e posologia raccomandati
Uno degli svantaggi del trazodone rispetto ad altri antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, è la sua posologia. Infatti deve essere assunto più volte al giorno. Al contrario, gli SSRI richiedono solo una dose giornaliera per attivare la loro azione antidepressiva.
Questo svantaggio è integrato dal prezzo, di gran lunga inferiore rispetto a quello degli SSRI. Generalmente, viene prescritta una dose iniziale di 150 mg al giorno che poi viene aumentata gradualmente secondo le indicazioni del medico.
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Effetti collaterali del trazodone
Come tutti i farmaci, anche il trazodone prevede una serie di effetti collaterali. Le reazioni avverse più comuni a seguito del trattamento con questo farmaco sono:
- Sonnolenza: è molto importante non prendere questo medicinale quando si utilizzano macchinari pericolosi o prima di guidare.
- Vertigini.
- Nausea.
- Mal di testa.
Sono stati segnalati casi di tossicità epatica anche in studi clinici condotti con questo farmaco, in particolare quando somministrato a pazienti per lunghi periodi di tempo.
Ma non solo, di fatto sono stati riportati anche casi di distonia tardiva e sindrome sensoriale tardiva, oltre a iponatriemia (bassi livelli di sodio) e convulsioni quando un paziente soffre di overdose.
Gli effetti collaterali sono sicuramente causate dall’assunzione di alte dosi. Non risultano necessari, pertanto, ulteriori studi per abbassare le dosi nelle terapie a lungo termine al fine di ottenere una buona efficacia clinica e ridurre gli effetti collaterali.
Sindrome serotoninergica
Questo disturbo si verifica quando i farmaci che aumentano i livelli di serotonina, come il trazodone (antidepressivi triciclici) o gli altri antidepressivi, vengono somministrati a dosi elevate. Questa sindrome è molto pericolosa poiché può causare la morte del paziente.
Risulta essenziale non auto-medicarsi o assumere una dose maggiore rispetto a quella indicata dal medico. La sindrome serotoninergica è caratterizzata da una serie di sintomi, quali:
- Cambiamenti nello stato mentale: confusione o agitazione.
- Diarrea.
- Brividi e tremori.
- Febbre.
- Mancanza di coordinazione
Questi effetti collaterali sono dovuti a un’interazione farmacodinamica, che è il prodotto di azioni comuni sullo stesso sistema di neurotrasmissione, e di interazioni farmacocinetiche concorrenti degli isoenzimi citocromo. In questo modo, i livelli plasmatici di antidepressivi risultano notevolmente aumentati.
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Conclusioni
Il trazodone è un farmaco che appartiene alla famiglia degli antidepressivi triciclici. Deve essere somministrato e assunto con estrema cautela, in ogni caso mai senza prescrizione medica. Infatti, l’abuso di trazodone può portare alla morte.
Bibliografia
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