
È interessante conoscere le basi genetiche del cancro, anche se questa malattia dipende da un alto numero di fattori, tra…
Il tumore endometriale compare più frequentemente dopo la menopausa, anche se in alcuni casi può colpire donne al di sotto dei quarant'anni. Se nella nostra famiglia ci sono stati già dei casi di tumori ginecologici, è conveniente sottoporsi a controlli periodici
Secondo le statistiche, il tumore endometriale colpisce, in media, una donna su cento ed è il tumore che con più frequenza compare dopo la menopausa.
Si tratta di un tumore ginecologico piuttosto comune, pur non presentando il maggior tasso di mortalità.
Come sempre nei casi di tumori, una diagnosi precoce, quando il cancro è ancora in fase iniziale, aumenta le possibilità di cura e, di conseguenza, la speranza di vita del paziente.
Anche se ancora oggi le cause che provocano il tumore endometriale non sono del tutto chiare, si pensa che i costanti cambiamenti che soffrono i nostri estrogeni possano favorire la crescita anormale di cellule tumorali sull’endometrio, ovvero il rivestimento dell’utero.
In questo articolo vi diamo tutte le informazioni al riguardo.
Per capire meglio come su forma e si sviluppa questo tumore, dobbiamo, prima di tutto, parlare dell’utero e della sua morfologia.
Scoprite i 7 segnali d’allarme del cancro al collo dell’utero
È proprio tra i cinquanta e i sessant’anni che, a menopausa già inoltrata, si possono iniziare a formare carcinomi e sarcomi. Questo vuol dire che in questo periodo è maggiore il rischio che si verifichi una crescita anomala di cellule tumorali sul rivestimento interno dell’utero.
Come dicevamo all’inizio dell’articolo, non è ancora possibile determinare con certezza quali siano le cause che producono questo genere di alterazione del tessuto endometriale, responsabile della formazione delle cellule maligne invasive all’interno dell’utero.
Nonostante ciò, comunque, gli esperti indicano come possibili fattori a rischio l’obesità e la pressione alta.
Va detto, comunque, che non esiste una relazione diretta e assoluta tra l’obesità e il tumore: esiste una probabilità piuttosto alta, che possiamo evitare mantenendo sotto controllo il peso con una corretta alimentazione quotidiana.
Leggete anche: Un nuovo metodo promette di combattere il tumore al seno in undici giorni
Le donne che hanno avuto un tumore al seno e che al momento attuale assumono questo farmaco devono sapere che il tamossifene aumenta il rischio di tumore endometriale.
Tale farmaco, infatti, produce una alterazione a livello ormonale che, a sua volta, può causare dei cambiamenti strutturali all’utero.
Nonostante questo rischio, i medici avvertono che è sufficiente sottoporsi con regolarità ad un esame pelvico e mantenere informato il proprio medico riguardo la comparsa di qualsiasi sintomo, come ad esempio una perdita vaginale di sangue fuori dal periodo mestruale.
C’è un aspetto fondamentale che va tenuto in considerazione: dato che il tumore endometriale si sviluppa all’interno dell’utero, in certi casi può dare un risultato negativo nel Pap test, soprattutto se è ancora in fase iniziale.
Per questo motivo, è sempre consigliabile realizzare una biopsia del tessuto endometriale, raccogliendone un piccolo campione per procedere, così, ad un esame più accurato al microscopio.
Per un controllo più esaustivo, è anche possibile effettuare una ecografia transvaginale.
Se nella nostra famiglia ci sono stati casi di tumori ginecologici, è opportuno parlarne con il nostro medico di famiglia. L’obiettivo è stabilire controlli frequenti e seguire misure di prevenzione che ci possano aiutare a mantenere sotto controllo la nostra salute.
Il tumore endometriale ha un indice di sopravvivenza piuttosto elevato. Però vale la pena ricordare che il segreto di una buona guarigione resta la diagnosi precoce.
Ricordate, dunque, di mantenere uno stile di vita sano e di sottoporvi a controlli medici periodici e regolari: è in gioco la vostra vita.