Tumore maligno e benigno, quali sono le differenze?

I tumori maligni si diffondono ad altre parti del corpo attraverso un processo chiamato metastasi.
Tumore maligno e benigno, quali sono le differenze?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Oggi la paura di un tumore maligno o benigno tormenta quasi tutti noi. Attualmente il cancro è una delle principali cause di morte nel mondo; è dunque normale averne paura.

Non tutti i tumori, tuttavia, sono maligni. Per tumore si intende un insieme di cellule di qualsiasi tessuto del nostro corpo moltiplicatesi in modo incontrollato fino a formare una massa anomala.

Date le gravi conseguenze in termini di salute, in questo articolo spieghiamo le principali differenze tra un tumore maligno e uno benigno.

Principali differenze tra tumore maligno e benigno

Un tumore, maligno o benigno, richiede sempre una valutazione approfondita da parte di un gruppo di medici. Allo stesso modo, si stabiliranno diversi trattamenti a seconda dei casi al fine di prevenire possibili complicazioni o ulteriori problemi in futuro.

La differenza principale tra un tumore maligno e uno benigno è l’estensione. In entrambi i casi, le cellule si moltiplicano in modo incontrollato, ma nei tumori benigni le cellule non si diffondono ad altre aree del corpo.

In genere, i tumori benigni non rappresentano un pericolo per la vita. Ma se diventano troppo grandi, potrebbe premere sugli organi vicini, che potrebbero risentirne. In questi casi, devono essere rimossi.

Un tumore maligno è formato da cellule capaci di diffondersi ad altre aree del corpo, dove tendono anche a svilupparsi; questo meccanismo prende il nome di metastasi. La diffusione può avvenire per contiguità, attraverso il sangue o il sistema linfatico.

Così un tumore maligno di solito si diffonde provocando altri tumori in diverse parti del corpo. I tumori benigni in genere non si diffondono perché in essi le cellule sono circondate da una membrana o capsula che le contiene.

Metastasi delle cellule.

Un altro aspetto che permette di distinguere tra un tumore maligno e benigno è la differenziazione. La differenziazione si riferisce alla somiglianza delle cellule tumorali con quelle del tessuto sano originale:

  • In un tumore maligno, le cellule assomigliano poco, o molto poco, a quelle originali. Questo aspetto permette di stabilire lo stadio del tumore. 
  • Nei tumori benigni, le cellule assomigliano a quelle del tessuto sano.

È anche importante sapere che un tumore benigno di solito cresce più lentamente di uno maligno. Può persino interrompere la propria crescita; nei tumori maligni ciò non accade.

Come si diagnostica un tumore?

Prima viene diagnosticato un tumore, migliore sarà  la prognosi. È dunque importante sensibilizzare la popolazione al riguardo. L’autopalpazione in cerca di noduli o irregolarità è una delle principali misure preventive, sebbene non sia positivo esserne ossessionati.

È essenziale anche consultare il medico. A partire da una certa età, bisogna sottoporsi regolarmente a controlli generali. Questi controlli rappresentano i metodi di screening più efficace e consentono una diagnosi precoce dei tumori:

  • Nelle donne è molto importante eseguire mammografie per escludere la presenza di un tumore al seno.
  • Negli uomini, si consiglia di esaminare la prostata mediante esame rettale digitale.

Oltre alla diagnosi precoce, esistono altre tecniche che consentono di diagnosticare un tumore quando, però, si trova in uno stadio più avanzato. La diagnostica per immagini, come la tomografia computerizzata, ci consente di rilevare la posizione e le dimensioni del tumore. A tale scopo, si ricorre anche alla risonanza magnetica.

Tuttavia, l’unico modo per studiare i tumori a fondo è la biopsia, che permette di analizzare un frammento del tumore. Tramite microscopio si osserva il comportamento delle cellule anomale così da definirne il grado di differenziazione e l’indice di proliferazione.

Biopsia coriale.

Trattamento di un tumore maligno o benigno

Il trattamento dipende dal tipo di tumore, dalla posizione, dall’estensione e così via. La maggior parte dei tumori benigni possono essere rimossi chirurgicamente e in genere non è necessario sottoporsi a radioterapia o chemioterapia.

Al contrario, il trattamento di un tumore maligno è solitamente più complesso. Prevede in genere una combinazione di chirurgia e cicli di radioterapia o chemioterapia, oppure entrambe. Il tutto per eliminare le cellule maligne in qualsiasi parte del corpo.

In conclusione

È estremamente importante ricevere una diagnosi precoce al fine di stabilire un trattamento più efficace. Questo vale anche per i tumori benigni perché, sebbene non siano direttamente pericolosi per la vita, è possibile andare incontro a diverse complicazioni.


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