Vaccino contro il Coronavirus in via sperimentale

Un elevato numero di laboratori farmaceutici sta attualmente lavorando allo sviluppo di farmaci e di un vaccino contro il Coronavirus. In Cina è stato annunciato che i primi vaccini di emergenza saranno somministrati a partire dal mese di aprile.
Vaccino contro il Coronavirus in via sperimentale
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Quattro delle più grandi case farmaceutiche al mondo hanno comunicato di aver avviato la sperimentazione di ben 30 diversi farmaci antivirali per affrontare il COVID-19. Hanno anche fatto sapere che stanno testando un possibile vaccino contro il Coronavirus.

È stato annunciato dai rappresentanti della Federazione Internazionale dell’Industria Farmaceutica, della Federazione Europea dell’Industria Farmaceutica (EFPIA), dalla Pharmaceutical Research and Manufacturers of America (PhRMA) e dall’Associazione dell’Industria Farmaceutica di Corea (KRPIA).

Questi enti hanno anche aggiunto che stanno lavorando per coordinare gli sforzi del settore farmaceutico, ma è richiesta anche la partecipazione delle autorità sanitarie, delle organizzazioni della sanità, delle università e dei ricercatori. L’unico dato certo è che tutto questo sarà possibile attraverso la cooperazione dei programmi di Ricerca e Sviluppo.

I farmaci in via di sperimentazione per il Coronavirus

In questa prima fase sono in corso di sperimentazione farmaci antivirali già esistenti che in passato hanno dimostrato la loro efficacia contro malattie come l’HIV e l’ebola. Al momento attuale sono già in corso diversi test clinici associati a una revisione della letteratura scientifica disponibile su questi farmaci.

Una seconda linea di ricerca è orientata ad analizzare l’azione degli inibitori ACE sul Coronavirus. Si è osservato che i suddetti inibitori hanno dimostrato buoni risultati per combattere il Coronavirus.

Al momento sappiamo che il laboratorio statunitense AbbVie sta procedendo con test basati su una combinazione di due farmaci antivirali: lopinavir e ritonavir. Dal canto loro, le aziende Roche, Merck, Bayer stanno studiando l’interferone. GlaxoSmithKline (GSK) sta studiando il potenziale dello zanamivir; e Gilead del remdesivir.

Altre case farmaceutiche

Anche la casa farmaceutica giapponese Takeda sta sperimentando nuovi farmaci. Uno di questi è un farmaco che ha origine dal plasma contenuto nel sangue, che secondo gli esperti sarebbe adatto al trattamento di individui fortemente a rischio di contrarre il Coronavirus.

Pfizer, da parte sua, ha annunciato che accelererà la valutazione preliminare di alcuni composti antivirali già in fase di sperimentazione prima dell’insorgenza dell’epidemia. Il laboratorio ha assicurato che gli stessi sono già stati valutati come inibitori della riproduzione di altri tipi di Coronavirus, diversi da quello che causa il COVID-19. Questo indica che la scoperta definitiva potrebbe essere vicina.

Infine, la casa farmaceutica Regeneron Pharmaceuticals ha fatto sapere di essere in fase di studio cooperativo con il Ministero della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) per trovare uno o diversi farmaci e trattamenti che permettano di affrontare in modo efficace l’epidemia attuale.

Medicine per il Coronavirus
Il settore farmaceutico sta valutando possibili farmaci antivirali per contrastare il coronavirus.

Il vaccino contro il coronavirus

Oltre ai possibili farmaci, i ricercatori stanno lavorando anche a un vaccino contro il Coronavirus. L’azienda Janssen, conosciuta anche in alcune parti del mondo come Sanofi Pasteur, e che rappresenta una branca della casa farmaceutica Johnson & Johnson, è impegnata a sviluppare un possibile vaccino. Un lavoro simile viene svolto anche dalla GSK.

Queste e altre aziende farmaceutiche stanno lavorando simultaneamente a diversi vaccini. Alcuni tra questi avranno un effetto temporaneo, mentre altri hanno l’obiettivo di diventare una soluzione definitiva.

Alcuni giornali statunitensi hanno riportato che gli Istituti Nazionali di Salute degli Stati Uniti (NIH) stanno già facendo progressi in questo senso. Inoltre, sostengono che sia stato fatto un esperimento di successo sui topi e che presto inizieranno i test su volontari giovani e in salute.

Nel frattempo, gli informatori cinesi hanno assicurato che i primi vaccini per i casi di emergenza da Coronavirus inizieranno a essere applicati nel prossimo mese di aprile proprio in Cina.

Sviluppo di vaccini
Lo sviluppo di un vaccino contro il Coronavirus è una delle priorità della case farmaceutiche e dell’Istituto di Salute Nazionale degli Stati Uniti.

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I dubbi del dottor Peter Deszak sul vaccino contro il Coronavirus

Il dottor Peter Daszak, ecologista delle malattie e membro dell’organizzazione scientifica EcoHealth Alliance, ha dichiarato che il mondo sta reagendo nel mondo sbagliato a epidemie come quella del Coronavirus. A suo parere, trovare un vaccino contro il Coronavirus non previene il rischio di insorgenza di nuove epidemie, forse anche molto vicine nel tempo.

L’esperto ha preso l’esempio del caso della sindrome acuta respiratoria severa (SARS). Sviluppare un vaccino contro questa malattia serve semplicemente per una delle molte possibilità di contagio. Ha fatto l’esempio dell’HIV, che a molti anni di distanza dalla comparsa viene trattata con farmaci, pur non avendo ancora un vaccino.

Deszak ha indicato che prima di tutto bisogna cambiare l’atteggiamento dell’essere umano verso il mondo. In particolare, bisogna regolare il contatto con la natura, in quanto la maggior parte di questi virus provengono da animali con cui l’uomo entra a contatto durante il disboscamento, la costruzione di strade e il traffico illegale di diverse specie.

Da tenere a mente

Il trattamento specifico per il COVID-19 è in fase di sviluppo. Sebbene siano molti gli sforzi messi in campo dal settore farmaceutico per sviluppare un farmaco antivirale o un vaccino, sappiamo per certo che ci troviamo ancora in fase sperimentale.


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  • Lissardy, G., & BBC. (2020, 9 marzo). “Estamos encarando epidemias como el covid-19 de forma equivocada”: entrevista con el ecólogo de enfermedades Peter Daszak. Recuperado 10 marzo, 2020, de https://www.bbc.com/mundo/noticias-internacional-51796442
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