Varietà di basilico da coltivare in giardino

Il basilico è una pianta che viene impiegata a scopi gastronomici e medicinali. Ciò che molti non sanno è che esistono diverse varietà. Quali sono le più note? Ne parliamo in questo articolo.

Varietà di basilico.

Tutte le varietà di basilico appartengono al genere botanico Ocimum. Ciononostante, il più noto è il basilico comune (Ocumu basilicum), impiegato a scopi culinari e medicinali. Oltre a questa, però, esistono altre varietà interessanti da coltivare. Le conoscete?

Prima di tutto, va considerato che questa pianta preferisce le calde temperature estive. Tende ad appassire, di fatto, appena si abbassano le temperature.

È facile da coltivare e adatta per giardini di qualunque grandezza. Ne parliamo più in dettaglio nelle righe che seguono.

Principali varietà di basilico

Le specie di piante che appartengono alla famiglia Lamiaceae si distinguono per la loro lunga storia di erbe aromatiche e medicinali. Tra queste, le più diffuse sono quelle del genere Ocimum, che tutti noi conosciamo come “basilico”.

In particolare, si stima che esistano oltre 30 varietà di basilico. Ogni varietà differisce in quanto a sapore, colore e forma. Quali sono le più coltivate nei giardini?

Basilico comune

Il suo nome scientifico è Ocimum basilicum ed è noto anche come basilico dolce. È originario del sud dell’Asia, ma viene coltivato in tutto il mondo.

Secondo una revisione sistematica di Expert Opin Drug Metab Toxicol, questa pianta e i suoi oli essenziali possiedono composti bioattivi che promuovono la salute.

Questi composti comprendono polifenoli e flavonoidi, la cui azione antiossidante è associata alla prevenzione di alcune malattie croniche. In cucina viene impiegato spesso nella preparazione di pesti, insalate e marinature.

Pesto alla genovese e varietà di basilico.
Nelle gastronomie di tutto il mondo, il pesto viene comunemente preparato con il basilico.

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Basilico porpora messicano

Si tratta di una varietà derivata dal basilico comune. Il suo nome scientifico è Ocimum basilicum var. purpurascens ed è caratterizzata da particolari foglie colore porpora. La pianta non presenta una crescita notevole: non supera il mezzo metro di altezza.

In un articolo pubblicato su Food & Function si legge che questa varietà contiene abbondanti quantità di antocianine. Inoltre, si segnalano le sue proprietà antimicrobiche. I suoi impieghi in ambito gastronomico sono simili a quelli del basilico comune.

Basilico sacro

I nome scientifico è Ocimum tenuiflorum. È conosciuto anche come “basilico indiano” o “tulsi” e può raggiungere il metro di altezza. Le foglie sono di colore viola quando la pianta si sviluppa in pieno sole; in caso contrario, sono verdi. Presenta, di fatto, foglie di entrambi i colori.

Secondo una revisione pubblicata su Pharmacognosy Reviews, questa varietà di basilico contiene composti dal potenziale antinfiammatorio, antiossidante, antidiabetico, antimicrobico, cardioprotettore e analgesico.

Pur essendo impiegata soprattutto nella preparazione di infusi, è possibile aggiungerla ad altre bevande, come le limonate.

Basilico greco

È una varietà di basilico impiegata a scopo decorativo. Il suo nome scientifico è Ocimum minimum e si caratterizza per le piccole dimensioni. In Asia possiede una lunga storia di erba aromatica e medicinale, impieghi che si sono estesi anche in altre parti del mondo.

Dalla pianta si ottengono oli essenziali ricchi di eugenolo e linalolo, due sostanze dal potenziale antimicrobico, secondo quanto spiega un articolo pubblicato sulla rivista Molecules.

Varietà di basilico: classico o genovese

Il basilico genovese (Ocimum basilicum ‘Genovese’) è molto diffuso nella cucina italiana, dove viene spesso impiegato per la preparazione di pasta e pizza. Presenta foglie grandi e convesse, spesso utilizzate nella preparazione del pesto alla genovese.

Il Journal of Agricultural and Food Chemistry ci informa che questa varietà di basilico contiene oli volatili dalle qualità farmacologiche, che devono però essere assunti con moderazione. Mancano ancora evidenze sulla sicurezza delle dosi e sulla sua efficacia.

Basilico messicano

Il nome scientifico di questo basilico è Ocimum basilicum ‘Cinnamon’. Questo nome si deve a una sostanza presente anche nella cannella, che gli conferisce il suo particolare aroma.

Le foglie sono verdi, ma alcune presentano tonalità sul rosso o viola. Anche se c’è chi lo usa a scopi culinari, in genere viene impiegato soprattutto a scopi decorativi.

Basilico limone

Alcune varietà di basilico presentano anche i propri ibridi. È il caso del basilico limone (Ocimum basilicum ‘Citriodorum‘), che è un ibrido tra il basilico dolce e la specie Ocimum americanum. Non raggiunge il mezzo metro di altezza e possiede fiori di colore bianco.

È impiegato nella cucina araba, persiana e thailandese per via del suo particolare odore di limone. Viene spesso aggiunto a insalate, minestre, stufati o piatti alla griglia.

Vaso di basilico.
Il basilico viene utilizzato nella cucina di tutto il mondo, ma anche nella medicina alternativa.

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Varietà di basilico per il giardino

Esistono molte varietà di basilico, ma quasi tutte presentano usi medicinali e culinari. Ideali da coltivare in giardino, ma è bene ricordare che non tollerano le temperature troppo basse (al di sotto degli 0°C).

Richiedono terreni sciolti e ventilati che non trattengano troppa umidità. Ciononostante, sono adatte per qualunque orto, perché non richiedono molte cure, occupano pochissimo spazio e si mantengono fresche per diversi mesi.

Bibliografia

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