Verapamil: usi ed effetti collaterali

Anche se il verapamil è un farmaco indicato per il trattamento dell'ipertensione di grado lieve e di alcune forme di aritmia, si usa anche per trattare alcuni casi di manie e come profilassi per l'emicrania.
Verapamil: usi ed effetti collaterali

Ultimo aggiornamento: 17 ottobre, 2019

Il verapamil è un farmaco che può essere somministrato per via orale o endovenosa, a seconda delle necessità del paziente, per trattare principalmente l’angina, l’ipertensione e le aritmie.

Questo principio attivo appartiene alla famiglia degli antiaritmici di classe IV, ed è considerato più efficace della digossina nel controllo della fibrillazione auricolare. La digossina è considerato il cardiotonico per eccellenza.

Anche se il verapamil è un farmaco indicato per le patologie cardiovascolari, viene usato anche come cura per alcune manie e per la profilassi dell’emicrania.

Le varie formulazioni presenti sul mercato si adattano alle diverse indicazioni terapeutiche, dalle compresse a rilascio lento per il trattamento dell’angina alle gocce oftalmiche per il trattamento dell’ipertensione oculare e/o del glaucoma.

Patologie che prevedono un trattamento con verapamil

1. Aritmia

Dottoressa che ausculta il cuore

Un’aritmia è un’anomalia nel ritmo del battito cardiaco. Questo ritmo può essere più veloce o più lento del normale, nel primo caso si parla di tachicardia, nel secondo di bradicardia.

Quando si verifica, la formazione dell’impulso cardiaco può essere disturbata. Di conseguenza, si possono generare alterazioni della conduzione, conosciute come aritmie da rientro, che sono le più frequenti nella popolazione.

Bisogna comunque sottolineare che le aritmie sono inoffensive. Tuttavia, alcuni casi possono mettere il pericolo la vita del paziente, motivo per cui è molto importante tenerle sotto controllo. Esistono 4 tipi principali di aritmie:

  • Extrasistole
  • Aritmie sopraventricolari
  • Aritmie ventricolari
  • Bradiaritmie

2. Angina pectoris

Questa patologia è, insieme all’infarto del miocardio, un tipo di cardiopatia ischemica, ovvero una malattia provocata dal deterioramento e l’ostruzione delle arterie coronarie.

Questa condizione, conosciuta come arteriosclerosi, si verifica quando placche di colesterolo, lipidi e cellule infiammatorie si accumulano sulle pareti di queste arterie. Di conseguenza, il cuore non riceve il sangue sufficiente per il buon funzionamento dell’organismo.

L’angina pectoris compare in modo progressivo, a causa del lento deterioramento delle arterie coronarie. Si può classificare in:

  • Angina stabile: il dolore compare sotto sforzo e può estendersi ad altre parti del corpo.
  • Angina instabile: il dolore compare a riposo e dura più a lungo del primo caso.

Come agisce il verapamil sull’organismo?

Azione del verapamil e paziente ricoverato

Questo farmaco deve la sua efficacia alla sua capacità di bloccare i canali dicalcio dipendenti dal voltaggio (calcio-antagonista). Agisce sull’ingresso del calcio extracellulare attraverso le membrane cellulari del muscolo cardiaco. Mentre i livelli di calcio nel plasma non vengono alterati.

La molecola del verapamil si fissa ai canali lenti del calcio, modificandone la struttura. In questo modo, non lasciano passare il calcio dal plasma all’interno delle cellule del miocardio.

Il verapamil interferisce anche con il rilascio del calcio intracellulare, che viene immagazzinato nel reticolo sarcoplasmatico, una delle strutture cellulari. Riducendo i livelli di calcio all’interno delle stesse, si produce una dilatazione del cuore, che influenza il meccanismo di contrazione. Lo stesso effetto si ottiene sui muscoli lisci dei vasi sanguigni.

In questo modo, si riducono le resistenze periferiche e, pertanto, il postcarico. Questi meccanismi spiegano gli effetti benefici del verapamil sull’angina e l’ipertensione.

Effetti indesiderati del verapamil

Effetti indesiderati del verapamil

Gli effetti indesiderati più gravi causati da questo farmaco includono:

  • Bradicardia sinusale.
  • Tachicardia sinusale riflessa.
  • Blocco atrio-ventricolare di diversa intensità; può essere necessaria la prescrizione di un altro farmaco.
  • Ipotensione.

È importante tenere in considerazione che questi effetti avversi sono più frequenti quando il verapamil viene somministrato per via endovenosa.

A causa dell’azione vasodilatatrice, il paziente può mostrare altri effetti collaterali come:

  • Giramenti di testa.
  • Caldane.
  • Fatica.
  • Mal di testa.
  • Vomito.
  • Dolore addominale

Infine, anche se meno frequente, alcuni pazienti possono sviluppare alcune reazioni di ipersensibilità.

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Conclusione

Il verapamil è un farmaco somministrato soprattutto per il trattamento dell’angina, dell’ipertensione e delle diverse aritmie. Presenta effetti indesiderati molto gravi, pertanto bisogna seguire attentamente le indicazioni del medico per la sua somministrazione.

Se siete sotto trattamento con verapamil e notate qualche disturbo anomalo o avete qualche dubbio, non esitate a rivolgervi al medico.


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