
Dermatite e corticosteroidi vanno a braccetto, visto che i secondi di solito vengono prescritti in presenza della prima. Se usati…
Le pillole anticoncezionali rappresentano un metodo efficace per prevenire una gravidanza. Può accadere, però, che si verifichino degli imprevisti, come episodi di vomito. Quali misure bisogna adottare in questi casi?
La pillola anticoncezionale rappresenta un efficace metodo contraccettivo. Si stima, di fatto, che un’assunzione adeguata della stessa garantisca il 98-99% di successo. Ma cosa fare in caso di vomito dopo aver preso la pillola anticoncezionale?
Bisogna tenere conto delle misure da adottare in caso imprevisti. Uno di questi potrebbe essere proprio un episodio di vomito subito dopo aver preso la pillola anticoncezionale. Perché può accadere? Che cosa possiamo fare? Nelle righe che seguono risponderemo a questi interrogativi.
Come è ben spiegato nelle faq riguardanti la contraccezione ormonale presenti sul sito del Ministero della Salute, le pillole anticoncezionali, o contraccettivi orali, sono farmaci che contengono ormoni in grado di modificare e regolare il ciclo mestruale della donna. Possono contenere un unico ormone oppure due ormoni combinati.
Dalla loro comparsa nell’industria farmaceutica a oggi, la loro concentrazione ormonale è stata ridotta, mantenendo tuttavia il loro effetto contraccettivo e migliorando, anzi, la propria efficacia.
Dal momento che il ciclo mestruale femminile si ripete mediamente ogni 28 giorni, la maggior parte delle pillole anticoncezionali cercano di imitare questo ciclo presentando formati di 21 o 28 compresse.
In entrambi i casi, negli ultimi 7 giorni devono presentarsi le perdite mestruali. In altre parole, se si assumono formati da 21 compresse, le mestruazioni coincideranno con la settimana di riposo; se si scelgono formati da 28 pillole, il ciclo si presenterà durante l’assunzione delle ultime 7 pillole.
È importante che l’assunzione venga ogni giorno e nello stesso orario: in questo modo le pillole anticoncezionali regolano il ciclo evitando l’ovulazione, in altre parole evitando che un ovulo sia disponibile ogni mese per la fecondazione.
In assenza dell’ovulo, è impossibile che il concepimento a seguito di rapporti sessuali. A tale scopo, tuttavia, l’assunzione regolare è fondamentale.
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Al di là della loro sicurezza ed efficacia, i contraccettivi orali possono causare alcuni effetti indesiderati che, seppur non gravi, è importante conoscere e in presenza dei quali è bene contattare un medico.
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Secondo l’Istituto cileno di medicina riproduttiva, gli episodi di vomito possono alterare l’effetto dei contraccettivi. È ben diverso, tuttavia, vomitare subito dopo l’assunzione della pillola o a distanza di diverse ore.
L’effetto della pillola viene meno se il vomito si verifica entro le 3-4 ore successive all’assunzione. Questo, infatti, è il lasso di tempo necessario per la digestione della compressa.
Se ciò accade, gli ormoni non vengono correttamente assimilati dall’organismo a causa dell’alterazione a carico del processo digestivo. La misura da applicare in questa circostanza consiste nell’ingerire una nuova pillola anticoncezionale e seguire, nei giorni successivi, lo stesso orario di assunzione.
Con un unico episodio di vomito e l’assunzione di una nuova pillola, l’effetto anticoncezionale non subisce alterazioni. A questo scopo, la donna deve poter disporre di un blister supplementare di contraccettivi. Il ciclo di 21-28 giorni deve essere rispettato.
Può accadere anche che l’episodio di vomito non sia isolato, per esempio a causa di un’intossicazione alimentare o di una gastroenterite.
In questi casi, oltre a doversi rivolgere al medico, la mancata digestione della pillola nell’orario e nella giornata corretti costringerà la donna a ricorrere a un altro metodo contraccettivo per evitare la gravidanza, per l’esattezza un metodo di barriera (preservativo).