Regolare la digestione con 10 alimenti sani

È molto importante curare la fase iniziale della digestione. Masticare lentamente e inumidire il cibo con la saliva facilita una corretta deglutizione. È altrettanto utile includere nella dieta alcuni alimenti sani.
Regolare la digestione con 10 alimenti sani
Eliana Delgado Villanueva

Scritto e verificato la nutrizionista Eliana Delgado Villanueva.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Il modo in cui ci alimentiamo condiziona la salute del nostro apparato digerente. Una dieta troppo ricca di zuccheri, grassi di cattiva qualità e farine raffinate aumenta il rischio di sviluppare disturbi intestinali. Per evitarlo, dobbiamo provare a regolare la digestione con alcuni alimenti sani.

Fare indigestione per un eccesso di cibo o di bevande è un problema molto comune, oltre che di antica data. Secondo le statistiche, più di 3,3 milioni di ricoveri ospedalieri negli Stati Uniti sono legati a malattie dell’apparato digerente. 

Quali sono le conseguenze di una cattiva digestione?

L’indigestione può essere una conseguenza di pasti troppo abbondanti o troppo grassi, del mangiare velocemente o solo per placare l’ansia. Anche il fumo, gli alcolici, l’abuso di farmaci, la stanchezza eccessiva e lo stress continuo fanno la loro parte.

Come evitare di affaticare lo stomaco e regolare la digestione

  • È importante curare il momento della masticazione; masticare lentamente e inumidire bene il cibo con la saliva favorisce una corretta deglutizione.
  • Allo stesso tempo, occorre essere “presenti” e prendere coscienza dell’atto del mangiare. Farlo in modo disordinato, sotto stress, mentre si realizzano altre attività o si è molto stanchi, influisce negativamente sull’apparato digerente e causa disturbi digestivi.
  • Lo stato d’animo influenza in modo diretto l’assimilazione delle sostanze nutritive. La tristezza o l’ansia rallentano l’attività degli enzimi digestivi.
  • Anche l’orario è importante. Pranzare o cenare molto tardi induce pesantezza, gonfiore addominale, bruciore o reflusso. Bisognerebbe lasciar passare quattro ore tra un pasto principale e l’altro e cenare almeno due ore prima di mettersi a letto.
  • Un attacco di fame prima di andare a dormire? Optate per le proteine leggere: un bicchiere di latte o di yogurt scremato o un pezzetto di formaggio.

Gli alimenti che aiutano a regolare la digestione

1. Cavolo fermentato o crauti

Crauti in barattolo
Alimenti probiotici come i crauti aiutano a ripopolare la flora batterica dell’intestino, migliorando la digestione.

Un paio di cucchiai di crauti prima dei pasti stimolano la produzione degli acidi gastrici. Contengono batteri amici dell’intestino che aiutano a riequilibrare la flora locale e agevolano il transito delle feci.

2. Aceto di mele

C’è più di un buon motivo per cui l’aceto di mele offre benessere. Aiuta il nostro organismo a produrre acido cloridrico, positivo per lo stomaco perché contribuisce alla digestione dei grassi, dei carboidrati e delle proteine.

Facilita, inoltre, la perdita di peso; allevia il reflusso e la sindrome dell’intestino irritabile grazie ai suoi probiotici e aminoacidi salutari.

3. Mango

È stato dimostrato che il mango aiuta a mantenere vivi i batteri buoni dell’intestino. Secondo un recente studio dell’Università Statale dell’Oklahoma, includere questo frutto nella dieta migliora la salute intestinale, aiuta a ridurre il grasso corporeo e a controllare gli zuccheri nel sangue.

Sono diverse le ricerche che confermano l’eccezionale profilo nutrizionale del mango. È ricco, infatti, di nutrienti e composti bioattivi che agiscono in modo positivo sulla nostra salute a più livelli.

4. Kefir

Kefir per regolare la digestione
Anche il kefir è in grado di migliorare la salute digestiva. Rafforza, inoltre, il sistema immunitario.

È simile allo yogurt acido, ma molto più liquido. Quello che rende il kefir un alimento meraviglioso per l’intestino è la presenza di almeno dieci ceppi diversi di batteri vivi. La maggior parte degli yogurt in commercio ne contiene tre.

5. Olio di oliva per regolare la digestione

È noto sin dall’antichità che fa bene all’apparato digerente. Protegge dal reflusso gastrico e favorisce un passaggio lento e graduale del chimo dallo stomaco verso il  duodeno, aumentando la sensazione di sazietà.

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6. Carciofo

Contiene cinarina, una sostanza acida che stimola la produzione della bile. Alleggerisce il lavoro del fegato e aiuta a prevenire la formazione di pietre e calcoli biliari. Agisce come diuretico naturale, riduce i postumi dell’alcol ed è ricco di fibre.

7. Mela

Cestino con mele rosse
Le mele sono ricche di fibre, dunque ideali contro la stitichezza e il colesterolo alto.

La pectina (fibra solubile) contenuta nelle mele favorisce la digestione e previene la fermentazione all’interno dell’intestino. Può anche aiutare a combattere la stitichezza e a tenere sotto controllo i livelli di LDL, o colesterolo cattivo. Mangiate con la buccia, le mele sono un toccasana per l’apparato digerente.

8. Yogurt

Il suo contenuto di probiotici lo rende uno degli alimenti che favoriscono maggiormente la digestione. I probiotici sono microrganismi vivi (come i batteri e i lieviti) presenti negli alimenti. Rafforzano il sistema immunitario e aiutano a preservare la salute della flora intestinale. Sono utili per mantenere un buon transito intestinale.

9. Ananas

L’ananas contiene bromelina, un enzima che aiuta a spezzare le catene proteiche più difficili da digerire. È utile anche per combattere le malattie intestinali, il gonfiore e l’ulcera.

10. Zenzero per regolare la digestione

Questa radice aromatica è un ottimo stimolante della digestione. Induce il pancreas a rilasciare enzimi, contribuendo a rendere la deglutizione più leggera e meno acida. Si tratta, inoltre, di un potente antibatterico.

Previene le alterazioni della flora intestinale, calma la diarrea e migliora l’evacuazione. Assunto come infuso, previene la dispepsia (digestione lenta e difficile).

Ricordate infine: ogni persona ha una tolleranza diversa verso gli alimenti. È quindi meglio provare in modo graduale i cibi citati e valutare con attenzione quale agisce meglio sul nostro corpo e quale non funziona.


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