Liberarsi del fegato grasso è possibile? La sindrome del fegato grasso si verifica quando tale organo inizia ad avere difficoltà nel realizzare le sue funzioni abituali per colpa dell’accumulo di acidi grassi. È più frequente nei pazienti che soffrono di obesità, alcolismo o diabete di tipo 2.
All’inizio è asintomatico, ma nel tempo scatena una serie di sintomi come: dolore addominale, sensazione di fatica e gonfiore, tra gli altri. Fortunatamente, gli effetti sono reversibili, soprattutto quanto diagnosticato tempestivamente e migliorando il proprio stile di vita.
Si può tenere sotto controllo con dei rimedi naturali? No. È necessario seguire un trattamento prescritto dal medico, e parallelamente, mantenere delle sane abitudini. Soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione.
Sebbene il medico possa prescrivervi dei farmaci, l’adeguamento delle abitudini alimentari è imprescindibile. A tal proposito, ecco gli alimenti per liberarsi del fegato grasso.
Liberarsi del fegato grasso con 6 alimenti
Questi sono alcuni degli alimenti che potete includere nella vostra alimentazione (previo consigli medico), nel caso soffriate di fegato grasso.
1. Tamarindo
Secondo le evidenze riportate in questo studio, il tamarindo potrebbe rappresentare uno dei migliori frutti per combattere il fegato grasso. Essendo ricco di fibre, aiuta a migliorare la digestione mentre elimina gli eccessi di grasso.
Ingredienti
- 20 foglie di tamarindo
- 1 litro d’acqua
Preparazione
- Mettete a bollire l’acqua e aggiungete le foglie di tamarindo.
- Lasciate riposare per 30 minuti.
- Potete assumere l’infuso sia freddo che caldo.
Un’altra alternativa consiste nell’assumere acqua di tamarindo, che si prepara nel seguente modo:
Ingredienti
- 100 gr di tamarindo pelato e senza buccia
- 1 litro d’acqua
Preparazione
- Frullate il tamarindo con un bicchiere d’acqua.
- Mischiate il liquido ottenuto con l’acqua rimanente e bevete.
Potete aggiungere un po’ di miele o zucchero di canna, per conferire un’aroma più piacevole. Dovete evitare l’uso di edulcoranti artificiali, perché questi peggiorano solo il problema del fegato grasso.
Nota: Tanto la tisana quanto l’acqua possono essere assunte in qualsiasi momento del giorno, sempre senza eccedere. Un’assunzione esagerata di tamarindo può provocare dolori allo stomaco.
Leggete anche: Perché coltivare aloe vera in casa?
2. Legumi
Il consumo di legumi è un rimedio efficace per liberarsi del fegato grasso, grazie alle proteine da questi contenute. Essendo poveri di calorie, aiutano anche a regolare il peso. Il loro contenuto di fibre riduce i livelli di colesterolo, un altro fattore di rischio per chi soffre di fegato grasso.
Cucinandoli, evitate l’uso di sale fino. Potete utilizzare il sale grosso, sempre senza esagerare. Potete inoltre aggiungere delle spezie, che ne miglioreranno il sapore. L’unica cosa di cui dovete tener conto quando mangiate i legumi è l’importanza di evitare gli eccessi.
3. Liberarsi del fegato grasso con le fragole
Essendo ricche di vitamina C, sono un alimento altamente consigliabile a complemento dell’alimentazione.
Grazie al loro delizioso sapore, non farete fatica ad assumerle. Potete includerle nelle vostre diete crude, da sole o nello yogurt. Potete inoltre utilizzarle per preparare frullati, insalate o cereali. Di seguito vi proponiamo la ricetta di un delizioso frullato, molto salutare, a base di fragole.
Ingredienti
- 1 bicchiere di fragole (166 gr)
- Un bicchiere di yogurt naturale magro (250 gr)
- Un cucchiaio di semi di lino (5 gr)
Preparazione
- Frullate tutti gli ingredienti e bevetelo appena pronto.
4. Limone
Il limone è un alimento ricco di vitamina C e antiossidanti. In ambito popolare viene consigliato in forma di bevanda per migliorare la salute del fegato, tuttavia, i medici avvertono che tale bevanda non è in nessun caso una cura o un trattamento efficace.
Come utilizzarlo?
- Per questo rimedio avrete solo bisogno di un bicchiere di acqua tiepida e del succo di un limone.
Scoprite: I numerosi benefici di un bicchiere d’acqua e limone
5. Farine integrali
Gli alimenti ricchi di carboidrati semplici sono proibiti se soffrite di fegato grasso.
Questo non significa che non potete assumere carboidrati, al contrario questi sono necessari per avere energia e realizzare le vostre attività.
Vi consigliamo di scegliere farine integrali, che sono ricche di fibre e facilitano la riduzione del grasso.
Integrando la vostra dieta con questi prodotti, eviterete i picchi di zucchero e l’aumento dell’LDL, o colesterolo cattivo indispensabili per liberarsi del fegato grasso.
6. Gli spinaci aiutano a liberarsi del fegato grasso
Le verdure a foglia verde devono essere sempre presenti nelle vostre diete, specialmente gli spinaci. Grazie al loro alto contenuto di fibre, sono l’ideale per migliorare il transito intestinale. L’acido folico regola le funzioni del fegato e dei reni.
Se non siete grandi amanti degli spinaci, considerate l’opzione di aggiungerli ai vostri frullati, e godetevi tutti i loro benefici.
Nota importante
Se vi è stato diagnosticato il fegato grasso, dovrete seguire le istruzioni del medico e, allo stesso tempo, mantenere delle buone abitudini di vita, soprattutto per quanto riguarda l’idratazione e l’alimentazione.
Il consumo dei suddetti alimenti, di per sé, non aiuta a prevenire o a curare il fegato grasso, tuttavia può contribuire a una salute migliore.
In caso di dubbi su come seguire una dieta equilibrata e sana, consultate il medico o un nutrizionista.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Fatty liver disease (nonalcoholic steatohepatitis). (2018).
transplant.surgery.ucsf.edu/conditions–procedures/fatty-liver-disease-(nonalcoholic-steatohepatitis).aspx - Liver disease. (n.d.).
my.clevelandclinic.org/health/articles/liver-disease - Liver disorders. (n.d.).
marchofdimes.org/complications/liver-disorders.aspx - Lonardo A, et al. (2017). Nonalcoholic fatty liver disease: Evolving paradigms.
ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5643282/