Abacavir: usi ed effetti collaterali

Come tutti i medicinali, anche l'abacavir ha degli effetti collaterali di cui bisogna tenere conto durante la somministrazione. In caso di  reazione allergica, si dovrà consultare tempestivamente il medico.
Abacavir: usi ed effetti collaterali

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

L’Abacavir è un farmaco erogato dietro prescrizione medica per il trattamento dell’AIDS negli adulti e nei bambini di età superiore ai 3 mesi. Viene somministrato congiuntamente ad altri farmaci specifici per l’infezione da HIV.

Questo farmaco contro l’HIV appartiene al gruppo degli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa. L’Abacavir è in grado di bloccare l’attività dell’enzima necessario alla replicazione del virus dell’AIDS, riducendone la concentrazione nell’organismo.

È importante sottolineare che i farmaci per l’HIV non curano tale patologia. L’assunzione giornaliera di una combinazione di farmaci specifica per ciascun paziente si traduce in un’aspettativa di vita più lunga. Il trattamento per l’HIV, dunque, cronicizza la malattia, ma non la debella. Allo stesso tempo, riduce il rischio di trasmissione.

Abacavir: usi ed effetti collaterali

Vaccino HIV

Cosa sono l’HIV e l’AIDS

Per capire come funziona l’abacavir, è importante conoscere alcuni aspetti della patologia per la quale si utilizza, ovvero l’infezione da HIV e l’AIDS.

Molti confondono i termini HIV e AIDS; pertanto è fondamentale distinguerli:

  • L’HIV, o virus dell’immunodeficienza umana, è un microrganismo che una volta penetrato nell’organismo può scatenare o meno una condizione patologica. Attacca il sistema immunitario, indebolendolo. Di conseguenza, l’organismo perde gradualmente la capacità di difendersi dalle infezioni o da altre malattie.

Al giorno d’oggi, la gran parte dei pazienti a cui viene tempestivamente diagnosticata tale infezione e che seguono una terapia farmacologica per l’HIV, come l’Abacavir, hanno un’aspettativa di vita più lunga e soddisfacente.

Come si trasmette l’HIV?

L’HIV si diffonde attraverso il contatto con il sangue o i fluidi corporei di un soggetto infetto. Ciò può avvenire nelle seguenti condizioni:

  • Attraverso i rapporti sessuali.
  • Scambio di siringhe o l’uso di aghi per tatuaggi, entrambi entrati a contatto con il sangue di un soggetto infetto.
  • Trasmissione da madre a figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento.

Effetti collaterali dell’Abacavir

Abacavir: dosaggio

Come tutti i medicinali, anche l’abacavir può causare una serie di effetti collaterali di cui tenere conto durante la somministrazione.

Qualora si riscontrino i seguenti sintomi associati alla reazione allergica al farmaco, sarà necessario consultare subito il medico e interrompere l’assunzione di abacavir:

  • Febbre.
  • Eruzioni cutanee.
  • Nausea e vomito.
  • Diarrea e mal di stomaco.
  • Sensazione di malessere generale.
  • Mancanza di respiro
  • Tosse e mal di gola.

Acidosi lattica

Oltre ai sintomi citati, l’abacavir produce una condizione clinica avversa caratteristica, chiamata acidosi lattica o accumulo di acido lattico nel sangue. I sintomi che accompagnano questa patologia sono:

  • Dolore e debolezza muscolare.
  • Intorpidimento o sensazione di freddo alle braccia e alle gambe.
  • Fiato corto.
  • Mal di stomaco, nausea e vomito.
  • Tachicardia.
  • Vertigini.
  • Debolezza e stanchezza.

Disturbi del fegato

Atresia biliare del fegato

Questo farmaco antivirale può provocare anche gravi effetti a carico del fegato. È dunque fondamentale consultare il medico se si soffre di uno dei seguenti sintomi durante la terapia con abacavir:

  • Dolore nella parte superiore dello stomaco.
  • Prurito.
  • Inappetenza.
  • Urina scura.
  • Feci del colore dell’argilla.
  • Ittero: pigmentazione giallastra della pelle e delle mucose.

Altri effetti collaterali dell’abacavir

Oltre a quelli appena indicati, l’abacavir può provocare altri effetti avversi come alterazioni del sistema immunitario o un maggiore rischio di attacco cardiaco o infarto del miocardio.

Per quanto riguarda le alterazioni del sistema immunitario, esse sono riconducibili alla sindrome infiammatoria da ricostituzione immunitaria, o IRIS. Si tratta di una condizione che può verificarsi quando il sistema immunitario inizia a recuperare la propria funzionalità dopo il trattamento con un farmaco per l’HIV, come l’abacavir.

Man mano che il sistema immunitario si rafforza, può produrre una reazione più intensa a un’infezione, innescando una serie di sintomi indesiderati.

Conclusioni

L’abacavir è un farmaco indicato per il trattamento dell’infezione da HIV. Tuttavia, né questo né altri farmaci antivirali sono in grado, attualmente, di curare definitivamente tale patologia. Cronicizzano la malattia, consentendo al paziente di prolungare le aspettative di vita, oltre a migliorarne la qualità.


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