L’acalasia è una malattia rara che può verificarsi a qualsiasi età ed è caratterizzata dall’incapacità dell’esofago di contrarsi e spingere il cibo nello stomaco. Vediamo insieme diagnosi e trattamento dell’acalasia.
Nonostante le ricerche condotte su questa malattia, le cause specifiche per cui appare non sono state ancora individuate. È stato scoperto, tuttavia, che si manifesta ugualmente negli uomini e nelle donne e non sembra essere relazionata a fattori genetici.
Sintomatologia dell’acalasia
Affinché il medico possa formulare una diagnosi corretta, è importante prestare attenzione alla sintomatologia.
- Disfagia: difficoltà a deglutire cibi solidi e molli, nonché incapacità di bere liquidi. Ciò è dovuto alla contrazione che si verifica nella parte superiore dell’esofago.
- Dolore toracico: non è molto frequente, ma può verificarsi a causa delle contrazioni che si verificano nello sfintere esofageo inferiore.
- Rigurgito di cibo: quando si soffre di acalasia è comune rigurgitare il cibo poiché non riescono a passare attraverso l’esofago.
- Dimagrimento: la difficoltà di digerire il cibo produce una progressiva perdita di peso che può causare anemia.
È importante tenere presente che i cibi e i liquidi che non passano attraverso l’esofago e non sono rigurgitati possono essere aspirati dai polmoni. Questo può accadere soprattutto se la persona sta dormendo.
Le conseguenze di ciò possono variare da un’infezione respiratoria a una polmonite da aspirazione. Per questo motivo, in presenza di disfagia, bisogna consultare un medico il prima possibile.
Come viene formulata la diagnosi?
Quando il paziente presenta i suddetti sintomi, per stabilire una diagnosi corretta è necessario eseguire alcuni test specifici. Tra questi la manometria e l’esofagogramma.
Manometria
La manometria viene eseguita utilizzando un tubo sottile che viene inserito attraverso il naso fino a raggiungere l’esofago e lo stomaco. Per questo, viene eseguita l’anestesia locale al paziente.
Quando il tubo è nello stomaco, sale leggermente verso l’esofago e al paziente viene chiesto di ingoiare, per misurare la pressione delle contrazioni dell’esofago.
Esofagogramma
L’esofagogramma è un altro esame per diagnosticare l’acalasia. Il paziente deve bere un liquido prima di entrare nella sala medica.
Una volta dentro, deve appoggiare la schiena contro il tavolo dei raggi x. Il medico chiederà di bere ancora e, a volte, dirà di trattenere brevemente il fiato.
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Trattamento per l’acalasia
Il trattamento per l’acalasia dipenderà dalla sua gravità e dalle caratteristiche del paziente (età avanzata, infezioni nel tratto respiratorio, ecc.). Tra le opzioni di trattamento troviamo:
- Dilatazione con palloncino: viene inserito un palloncino nello sfintere esofageo e gonfiato per mantenere l’esofago aperto e ingrandito. Di solito questo trattamento richiede vari tentativi, ripetuti di volta in volta.
- Botox: è un rilassante muscolare che viene iniettato attraverso un endoscopio nello sfintere esofageo. Di solito si ricorre a esso per gli anziani che non possono essere sottoposti a intervento chirurgico.
- Rilassanti muscolari: c’è la possibilità di prescrivere farmaci che agiscono come rilassanti muscolari prima di mangiare. Tuttavia, gli effetti collaterali possono essere considerevoli.
- Chirurgia: è l’opzione migliore, soprattutto per i pazienti giovani, per offrire una soluzione efficace a questo problema ancora poco conosciuto.
Se notate una certa difficoltà a ingoiare il cibo o perfino l’acqua, dovete assolutamente andare dal dottore. Anche se in molte occasioni l’acalasia può essere confusa con i sintomi dell’ansia, ad esempio con il bolo isterico, è sempre meglio non lasciare al caso e ricevere una diagnosi adeguata.
Questo vi permetterà di iniziare un trattamento efficace per il vostro caso ed evitare problemi maggiori dovuti all’aspirazione di cibo o liquidi come quelli che abbiamo già visto.
Al momento, sono ancora in corso degli studi per determinare quali potrebbero essere le cause che provocano l’acalasia. Speriamo che in pochi anni, non troppi, si trovi una soluzione per prevenire questo disturbo.
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