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Acidosi metabolica: cause e trattamento

3 minuti
Il trattamento dell'acidosi metabolica ha lo scopo di intervenire sulla causa scatenante. I pazienti con insufficienza renale richiedono emodialisi, che a volte viene applicata su soggetti con intossicazione da etilenglicole, metanolo e salicilato.
Acidosi metabolica: cause e trattamento
Pubblicato: 10 agosto, 2019 06:00

Nell’acidosi metabolica si verifica una riduzione della concentrazione del bicarbonato e, quindi, un’acidificazione del pH del sangue. Tale riduzione si associa a un calo compensatore della pressione parziale del diossido di carbonio.

Si tratta di un disturbo dell’equilibrio acido-base dell’organismo. Coinvolge il suddetto equilibrio e provoca, di conseguenza, un’anomalia nel pH del sangue. Esistono diversi livelli di gravità, alcuni dei quali possono sfociare nella morte del paziente.

In sostanza, l’acidosi metabolica è un disturbo dell’equilibrio acido-base, caratterizzato dall’abbassamento del pH del sangue, una riduzione dei livelli di diossido di carbonio e un quadro di iperventilazione come meccanismo di compensazione.

Cause

Acidosi metabolica e flusso sanguigno

Di solito la comparsa di acidosi metabolica è dovuta a diversi meccanismi che si attivano contemporaneamente. Tra questi, possiamo elencare i seguenti:

  • Eccessivo apporto o eccessiva produzione endogena di acidi non volatili. Ad esempio, quando c’è cetoacidosi diabetica, acidosi lattica o acidosi prodotta dall’apporto di precursori di acidi.
  • Alterazione della rigenerazione del bicarbonato attraverso i reni (acidosi in insufficienza renale acuta o cronica) o alterazione dell’escrezione di protoni nei tuboli distali (acidosi tubulari distali).
  • Perdita delle sostanze di base: tale perdita può manifestarsi sia a livello renale che all’altezza dell’apparato digerente.

L’acidosi metabolica può essere compensata attraverso le vie respiratorie, ovvero per mezzo dell’iperventilazione. Grazie a essa, la pressione parziale del diossido di carbonio si riduce e il pH del sangue si normalizza, in parte o del tutto.

Quali sono i sintomi dell’acidosi metabolica?

I sintomi di un’acidosi metabolica non sono specifici. Questo è il motivo per cui la diagnosi può essere complicata, a meno che il paziente non esponga chiare indicazioni per la campionatura dei gas nel sangue arterioso.

Tra i sintomi che avvertono i pazienti ricordiamo:

  • Dolori al petto.
  • Palpitazioni.
  • Mal di testa.
  • Alterazione dello stato mentale: tra cui ansia grave causata da ipossia, riduzione dell’acutezza visiva, nausea, vomito, dolore addominale, alterazione dell’appetito e perdita di peso.

Chi soffre di acidosi metabolica tende a manifestare i sintomi attraverso un tipo di respirazione conosciuta come respiro di Kussmaul. Possiamo definirla come profonda, veloce e associata alla chetoacidosi diabetica classica.

D’altra parte, l’acidemia estrema comporta complicazioni di tipo neurologico e cardiaco:

  • Neurologiche: letargo, stordimento, coma e convulsioni.
  • Cardiache: si possono produrre aritmie e rallentamenti nella risposta all’epinefrina. Entrambe le situazioni portano a una ipotensione arteriosa.
  • L’acidosi metabolica grave può indurre shock o morte.

Leggete anche: Rafforzare i polmoni e respirare meglio: 4 rimedi

Diagnosi

Donatrice di sangue

Questi esami possono aiutare a diagnosticare l’acidosi e determinare se la causa è di natura respiratoria o metabolica. Gli esami diagnostici possono includere:

  • Emogasanalisi arteriosa.
  • Pannello metabolico di base: si tratta di un insieme di analisi del sangue che misurano i livelli di sodio e potassio, la funzione renale e altri agenti chimici e funzionalità.
  • pH dell’orina.
  • Corpi chetonici nell’urina e nel sangue.
  • Analisi dell’acido lattico.
  • Altro.

Quale trattamento viene applicato in caso di acidosi metabolica?

Il trattamento è destinato all’intervento sulla causa scatenante del disturbo. I pazienti con insufficienza renale necessitano di emodialisi, che a volte viene scelta anche per i soggetti con intossicazione da glicole etilenico, metanolo e salicilato.

Nei casi di acidosi grave, in genere viene somministrato del bicarbonato di sodio. Tuttavia, va fatto con cautela, perché in alcuni casi può risultare nocivo.

Quando l’acidosi metabolica è conseguenza della perdita di ioni di bicarbonato o dell’accumulo di acidi inorganici, il trattamento con bicarbonato è di solito sicuro e adatto al caso.

Potrebbe interessarti anche leggere: Il bicarbonato di sodio e i suoi 7 benefici

Tuttavia, quando la malattia è dovuta all’accumulo di acidi organici, questo tipo di terapia risulta controversa, visto che non abbassa sensibilmente il tasso di mortalità e può essere associata ad alcuni rischi.

Nonostante queste e altre controversie, la maggior parte degli esperti consiglia comunque la somministrazione endovena di bicarbonato nei casi di acidosi metabolica grave (che è quella che presenta dei valori di pH al di sotto del 7,1).

Nell’acidosi metabolica si verifica una riduzione della concentrazione del bicarbonato e, quindi, un’acidificazione del pH del sangue. Tale riduzione si associa a un calo compensatore della pressione parziale del diossido di carbonio.

Si tratta di un disturbo dell’equilibrio acido-base dell’organismo. Coinvolge il suddetto equilibrio e provoca, di conseguenza, un’anomalia nel pH del sangue. Esistono diversi livelli di gravità, alcuni dei quali possono sfociare nella morte del paziente.

In sostanza, l’acidosi metabolica è un disturbo dell’equilibrio acido-base, caratterizzato dall’abbassamento del pH del sangue, una riduzione dei livelli di diossido di carbonio e un quadro di iperventilazione come meccanismo di compensazione.

Cause

Acidosi metabolica e flusso sanguigno

Di solito la comparsa di acidosi metabolica è dovuta a diversi meccanismi che si attivano contemporaneamente. Tra questi, possiamo elencare i seguenti:

  • Eccessivo apporto o eccessiva produzione endogena di acidi non volatili. Ad esempio, quando c’è cetoacidosi diabetica, acidosi lattica o acidosi prodotta dall’apporto di precursori di acidi.
  • Alterazione della rigenerazione del bicarbonato attraverso i reni (acidosi in insufficienza renale acuta o cronica) o alterazione dell’escrezione di protoni nei tuboli distali (acidosi tubulari distali).
  • Perdita delle sostanze di base: tale perdita può manifestarsi sia a livello renale che all’altezza dell’apparato digerente.

L’acidosi metabolica può essere compensata attraverso le vie respiratorie, ovvero per mezzo dell’iperventilazione. Grazie a essa, la pressione parziale del diossido di carbonio si riduce e il pH del sangue si normalizza, in parte o del tutto.

Quali sono i sintomi dell’acidosi metabolica?

I sintomi di un’acidosi metabolica non sono specifici. Questo è il motivo per cui la diagnosi può essere complicata, a meno che il paziente non esponga chiare indicazioni per la campionatura dei gas nel sangue arterioso.

Tra i sintomi che avvertono i pazienti ricordiamo:

  • Dolori al petto.
  • Palpitazioni.
  • Mal di testa.
  • Alterazione dello stato mentale: tra cui ansia grave causata da ipossia, riduzione dell’acutezza visiva, nausea, vomito, dolore addominale, alterazione dell’appetito e perdita di peso.

Chi soffre di acidosi metabolica tende a manifestare i sintomi attraverso un tipo di respirazione conosciuta come respiro di Kussmaul. Possiamo definirla come profonda, veloce e associata alla chetoacidosi diabetica classica.

D’altra parte, l’acidemia estrema comporta complicazioni di tipo neurologico e cardiaco:

  • Neurologiche: letargo, stordimento, coma e convulsioni.
  • Cardiache: si possono produrre aritmie e rallentamenti nella risposta all’epinefrina. Entrambe le situazioni portano a una ipotensione arteriosa.
  • L’acidosi metabolica grave può indurre shock o morte.

Leggete anche: Rafforzare i polmoni e respirare meglio: 4 rimedi

Diagnosi

Donatrice di sangue

Questi esami possono aiutare a diagnosticare l’acidosi e determinare se la causa è di natura respiratoria o metabolica. Gli esami diagnostici possono includere:

  • Emogasanalisi arteriosa.
  • Pannello metabolico di base: si tratta di un insieme di analisi del sangue che misurano i livelli di sodio e potassio, la funzione renale e altri agenti chimici e funzionalità.
  • pH dell’orina.
  • Corpi chetonici nell’urina e nel sangue.
  • Analisi dell’acido lattico.
  • Altro.

Quale trattamento viene applicato in caso di acidosi metabolica?

Il trattamento è destinato all’intervento sulla causa scatenante del disturbo. I pazienti con insufficienza renale necessitano di emodialisi, che a volte viene scelta anche per i soggetti con intossicazione da glicole etilenico, metanolo e salicilato.

Nei casi di acidosi grave, in genere viene somministrato del bicarbonato di sodio. Tuttavia, va fatto con cautela, perché in alcuni casi può risultare nocivo.

Quando l’acidosi metabolica è conseguenza della perdita di ioni di bicarbonato o dell’accumulo di acidi inorganici, il trattamento con bicarbonato è di solito sicuro e adatto al caso.

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Tuttavia, quando la malattia è dovuta all’accumulo di acidi organici, questo tipo di terapia risulta controversa, visto che non abbassa sensibilmente il tasso di mortalità e può essere associata ad alcuni rischi.

Nonostante queste e altre controversie, la maggior parte degli esperti consiglia comunque la somministrazione endovena di bicarbonato nei casi di acidosi metabolica grave (che è quella che presenta dei valori di pH al di sotto del 7,1).


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  • Vargas Flores, T. (2014). Acidosis metabólica. Revista de Actualización Clínica Investiga.
  • Scharnagl, H., März, W., Böhm, M., Luger, T. A., Fracassi, F., Diana, A., … Goffin, E. (2010). Acidosis, Metabolic. In Encyclopedia of Molecular Mechanisms of Disease. https://doi.org/10.1007/978-3-540-29676-8_16
  • Márquez-gonzález, C. H. (2012). gasometría durante la guardia. Rev Med Inst Mex Seguro Soc.

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