Acitretina: indicazioni e usi

L'acitretina agisce inibendo l'eccessiva crescita delle cellule e la cheratinizzazione della pelle. Scoprite meglio questo retinoide, le sue indicazioni e controindicazioni.

Acitretina: indicazioni e usi

L’acitretina è un farmaco appartenente al gruppo dei retinoidi o derivati ​​della vitamina A. Viene usato per trattare problemi cutanei nei quali la pelle risulta ispessita e squamosa.

Questo farmaco agisce inibendo l’eccessiva crescita delle cellule e la cheratinizzazione della pelle. Quest’ultimo è un meccanismo attraverso il quale le cellule della pelle si ispessiscono a causa del deposito di proteine ​​su di esse.

A cosa serve l’acitretina

L’acitretina viene usata per trattare le forme più gravi e diffuse di disturbi della pelle. Una di queste condizioni generalizzate è la psoriasi. Viene anche usata nel trattamento dell’ittiosi, che è una malattia della pelle in cui la cheratina si deposita nelle cellule cheratinizzandole, come le unghie e i capelli.

Questo farmaco deve sempre essere prescritto da un medico, preferibilmente un dermatologo, in quanto si tratta del professionista con più esperienza nel trattamento con i retinoidi sistemici.

Come si assume?

Per una corretta somministrazione dell’acitretina, si consiglia di assumerla insieme al cibo o al latte. Per quanto riguarda la dose, questa sarà diversa per ciascun paziente. Andranno pertanto seguite le indicazioni terapeutiche stabilite dal medico.

La dose iniziale abituale per i pazienti adulti e anziani è di 25 mg o 30 mg una volta al giorno. Tuttavia, è anche possibile che dopo 2-4 settimane il medico vari la dose in base all’efficacia e all’effetto sul paziente. Tuttavia, la dose massima è di 75 mg al giorno e la durata del trattamento è al massimo di tre mesi. Ma può essere prolungato per più tempo se lo specialista lo ritiene necessario.

Se si dimentica di assumere la dose giornaliera, non è necessario compensare. Tuttavia, è meglio assumerla il prima possibile, a meno che non manchi poco tempo alla dose successiva; in tal caso, non assumetela. Per interrompere il trattamento, è necessario consultare il medico e non prendere iniziative personali.

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Effetti collaterali

Effetti collaterali di acitretina

Come tutti i medicinali, l’acitretina può causare effetti avversi. In genere, questi sono legati alla dose. Maggiore è la dose giornaliera, maggiore è il rischio di manifestare effetti avversi. La maggior parte degli effetti collaterali compaiono all’inizio del trattamento e sono reversibili una volta che l’assunzione viene modificata o interrotta.

Tra gli effetti collaterali più comuni si riscontrano secchezza della pelle, delle mucose e delle labbra. Possono comparire altri effetti indesiderati, quali:

  • Cambiamenti nel tasso di crescita e nella consistenza dei capelli.
  • Infiammazione della mucosa orale e delle gengive.
  • Vesciche e screpolature della pelle.
  • Cambiamenti nel colore della pelle e dei capelli.
  • Disturbi agli occhi, come secchezza oculare, visione offuscata, scarsa visione notturna. Difficoltà a tollerare le lenti a contatto.

In altri casi, oltre alla secchezza delle mucose della pelle e del naso, si verifica la desquamazione della pelle. La desquamazione può comparire in particolare sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi.

Una percentuale minore di pazienti ha riscontato effetti avversi quali epistassi o la comparsa di squame e un assottigliamento della pelle sana, con aumento di sensibilità.

Al termine di un trattamento a lungo termine con acitretina, potrebbero verificarsi cambiamenti alle ossa come assottigliamento o la riduzione della densità ossea (osteoporosi).

Acitretina: quando non assumerla

L’acitretina non deve essere assunta nei seguenti casi:

  • Donne in gravidanza o che possono rimanere incinte durante il trattamento o nei successivi 3 anni.
  • Pazienti con insufficienza epatica, renale o coronarica.
  • Soggetti allergici all’acitretina o ai derivati ​​del retinolo.
  • Pazienti che seguono un trattamento con tetraciclina.

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È importante sapere e tenere presente che l’acitretina è altamente teratogena; ovvero se una donna incinta assume questo medicinale possono verificarsi malformazioni del feto. Le malformazioni tipiche legate al consumo di acitretina includono:

  • Danni al sistema nervoso centrale.
  • Problemi al cuore e ai grandi vasi sanguigni.
  • Deformazioni del cranio, del viso e dello scheletro.
  • Problemi alla ghiandola del timo.

La percentuale di malformazioni è piuttosto alta, anche nei casi in cui venga assunta solo per un breve periodo di tempo durante la gravidanza. Possono verificarsi anche nei casi di gravidanze entro 3 anni dalla fine del trattamento.

Conclusioni

L’acitretina deve essere sempre assunta sotto stretto controllo medico e con particolare attenzione da parte delle donne. Non si deve assumere tale farmaco se si è incinta o se si sta pianificando una gravidanza entro i prossimi 3 anni. Come già specificato, è un farmaco che causa gravi malformazioni del feto.

Bibliografia

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