Acrocianosi: sintomi e trattamento

Non esiste un trattamento specifico ed efficace per questa malattia. Si consiglia, tuttavia, di evitare l'esposizione alle basse temperature e di ridurre quanto possibile le situazioni stressanti.
Acrocianosi: sintomi e trattamento

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

L’acrocianosi è un quadro clinico caratterizzato da una colorazione bluastra delle estremità, soprattutto le mani. Non a caso, il termine deriva dal greco akro che significa “estremità” e kyan, “blu scuro o cianotico”. La colorazione è persistente e non accompagnata da dolore.

Colpisce principalmente le donne e di solito interessa le dita delle mani. L’acrocianosi, inoltre, può essere provocata dall’esposizione al freddo o da situazioni di forte stress. Vediamo in che cosa consiste e come si può trattare.

Perché si sviluppa l’acrocianosi?

Come anticipato, l’acrocianosi è caratterizzata da colorazione bluastra e freddezza delle parti distali di braccia e gambe. Spesso è accompagnata da sudorazione. È dovuta a uno spasmo arterioso che, in genere, si produce per il freddo o lo stress emotivo. 

Sangue venoso nel corpo.

Non si conoscono i fattori eziologici. Di solito, però, nei pazienti si riscontrano alterazioni del sistema immunitario. In primo luogo, vi è un aumento degli anticorpi antinucleo (ANA), alti nelle malattie autoimmuni. Oltre a ciò, sono presenti anche immunocomplessi circolanti.

L’acrocianosi è più frequente nelle donne, di solito intorno ai 20 ann i , sebbene possa presentarsi anche durante l’infanzia. È stata inoltre osservata spesso nei pazienti con schizofrenia. Allo stesso modo, l’acrocianosi viene collegata ad alcuni farmaci, come i beta-bloccanti e i farmaci chemioterapici.

Quali sono i sintomi?

Si tratta di una sindrome vascolare permanente e il coinvolgimento è in genere simmetrico. Predilige le dita e le mani, in misura minore i piedi. È importante sottolineare che il freddo non è un fattore scatenante, ma un semplice aggravante dei sintomi (che sono quindi più lievi nelle stagioni calde).

Sebbene sia una condizione non dolorosa, a volte la persona può accusare maggiore sensibilità quando le temperature esterne sono rigide. Allo stesso tempo, è spesso presente anche l’iperidrosi ovvero un’abbondante produzione di sudore, in genere del palmo delle mani e che aumenta con il calore e lo stress emotivo.

L’acrocianosi può causare problemi di autostima nel soggetto, in quanto piuttosto vistosa e a causa dell’abbondante la sudorazione che la accompagna.

A differenza di quanto accade nella sindrome di Raynaud, nell’acrocianosi la colorazione blu è persistente. In effetti non è facilmente reversibile. Non sono invece presenti cambiamenti trofici o ulcere. Infine, al contrario della sindrome di Raynaud, l’acrocianosi non è dolorosa.

Tipi di acrocianosi

Ne esistono due tipi.

  • Primaria: più comune tra i 20 e i 30 anni, più rara dopo la menopausa. Questo fatto suggerisce un’influenza ormonale sulla patologia.
  • Secondaria: è una forma associata al digiuno e all’anoressia nervosa. È stata inoltre osservata nelle neoplasie, malattie come la sifilide, ecc. È legata anche all’assunzione di alcuni farmaci come gli antidepressivi.

Trattamento

Globuli rossi.

Non esiste un trattamento specifico ed efficace per questa malattia. Si consiglia, tuttavia, di evitare l’esposizione alle basse temperature e di ridurre quanto possibile le situazioni stressanti.

A volte si possono assumere farmaci che aiutano a dilatare le arterie, come i calcio-antagonisti, ma la loro efficacia non è stata ancora dimostrata.

In conclusione

È importante sapere che non si tratta di una patologia grave, ma comunque permanente e che alcune situazioni possono peggiorarla. Comprendendo bene il meccanismo per cui si produce, sarà possibile gestire meglio la situazione.


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