A livello mondiale il tumore al seno è uno dei più frequenti tra le donne, nonché uno dei più studiati. I trattamenti per combatterlo migliorano di continuo e il tasso di guarigione si aggira al 90% quando la malattia viene diagnosticata nelle sue fasi iniziali. Come si può affrontare il tumore al seno e le sue conseguenze?
In realtà, nessuna persona è pronta per ricevere una simile diagnosi. Questo è vero soprattutto se consideriamo che meno di un quarto delle donne alle quali viene diagnosticato presenta un fattore di rischio, genetico o di altra natura.
Consigli per affrontare il tumore al seno
La notizia viene ricevuta come una sorpresa desolante e sconcertante che può avere ripercussioni negative sulla salute fisica e psicologica della donna. In un primo momento bisogna mantenere la calma.
Per quanto possa essere duro ricevere una diagnosi di tumore al seno, sottoporsi al trattamento e fare i conti con le conseguenze del caso, alcuni consigli possono aiutare le donne che si trovano in questa situazione.
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Ottenere la maggior quantità possibile di informazioni
Uno degli aspetti che destabilizzano maggiormente in questi casi è l’incertezza. È per questo motivo che ottenere la maggior quantità possibile di informazioni sulla malattia, il trattamento e le possibili conseguenze può essere molto utile. La persona potrà sentirsi più tranquilla nei confronti delle decisioni che dovrà prendere.
La paziente deve poter contare su uno specialista che la ascolti e si prenda cura di tutte le sue inquietudini, dedicandole il suo tempo e pazienza. Prima dell’appuntamento. è possibile stilare una serie di domande sul tumore, il suo stadio, i possibili trattamenti, le probabilità di guarigione, ecc.
Si consiglia di recarsi ai primi appuntamenti accompagnate da un familiare o un amico così da capire e ricordare meglio le parole del medico. Una volta superata questa prima tappa, avere piena fiducia nell’équipe medica e affidarsi agli specialisti è il modo migliore per affrontare il tumore al seno.
Cercare sostegno psicologico e affettivo per affrontare il tumore al seno
Oltre a sottoporsi alla terapia farmacologica, altri aspetti importanti possono aiutare le donne affette da tumore al seno ad affrontare la propria malattia. Uno di questi è l’aiuto psicologico.
Anche se in molti casi la paziente crede di stare bene e di poter affrontare da sola quello che le sta accadendo, prima o poi crollerà. L’aiuto di uno specialista è fondamentale in questo momento e durante tutta la durata del trattamento (e perfino dopo).
Il sostegno da parte dei propri cari, e in generale di tutto il contesto familiare, sociale e lavorativo, è indispensabile per poter affrontare il tumore al seno nel miglior modo possibile. Queste persone offriranno alla paziente una sorta di scudo protettivo che le sarà di grande aiuto. È importante che la donna consenta loro di manifestarle il proprio affetto e prendersi cura di lei.
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Mantenersi occupate e positive
Il percorso di guarigione dal tumore al seno è di solito lungo e tortuoso. Un atteggiamento positivo risulta particolarmente utile per superare questo periodo nel migliore dei modi.
In questo campo la medicina ha compiuto notevoli progressi e oggi le probabilità di guarigione sono molte. È importante ricordare che questo momento difficile rappresenta il cammino verso la guarigione e che, dopo la sua conclusione, sarete sane come prima.
Anche mantenere la mente occupata risulta utile. La donna che si trova a dover affrontare un tumore al seno deve essere consapevole che la sua vita non si esaurisce con la malattia. Il tumore non può occupare tutti i suoi pensieri: per evitare questo meccanismo, è necessario aiutare la mente.
Il lavoro rappresenta senza alcun dubbio un notevole stimolo e, nella misura del possibile, è bene proseguire la propria routine quotidiana e mantenerla il più possibile intatta. Altrettanto utile è cercare passioni e attività che rendano felice la donna.
Indubbiamente, durante il trattamento ci saranno giorni in cui si sentirà esausta, priva di forze e svogliata. È fondamentale, però, fare uno sforzo nel tentativo di dedicarsi ad attività che le diano piacere e le facciano sentire che la malattia non riuscirà ad avere la meglio.
Bibliografia
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