Affrontare la morte del partner con 5 consigli

La morte è inevitabile, perché siamo esseri viventi. Per questo motivo, il primo passo è accettare la morte della persona amata, e concedersi del tempo per superare il lutto.

Accettare la morte del partner, uomo solo sull'altalena

Affrontare la morte del partner non significa solo salutare per sempre una persona speciale. Vuol dire anche lasciar andare il passato, il presente e un futuro da vivere insieme. È un addio a un piano di vita, a progetti in comune, a esperienze indelebili, a momenti a due, a ricordi che vivono ancora tra gli oggetti.

Superare tutto questo non è facile nell’immediato e non lo sarà mai. Ci vuole il tempo necessario per elaborare il lutto, che sarà accompagnato da intenso dolore. Bisogna, tuttavia, accettarla, perché la vita va avanti.

Affrontare la morte del partner

Come superare la morte di una persona cara? Di più, come superare la morte di un partner, amico, amante, complice, compagno? Sembra impossibile, eppure è necessario.

Ogni persona è un mondo a sé e affronta la perdita e il lutto in modo diverso. Esistono però linee guida, strategie che possono aiutare ad affrontare la morte del partner nel modo migliore.

Questo perché, è inevitabile, bisogna capire che occorre sanare la ferita nel modo corretto. In caso contrario, il lutto non seguirà il proprio corso e potrà perfino trascinare con sé problemi, fobie, paure, insicurezze.

Il lutto (tempo, pazienza, condiscendenza)

Uomo anziano triste con la mano sugli occhi
Le fasi del lutto sono diverse per ognuno di noi, più o meno intense, più o meno lunghe.

Il lutto è una reazione fisica, emotiva e sociale alla morte di una persona che abbiamo amato. A seconda delle condizioni, la reazione è più o meno intensa, ha caratteristiche diverse e richiede più o meno tempo per essere superato.

Il tempo è, però, sempre necessario. In altre parole, dobbiamo concederci tempo, capire che quanto è successo non è facile da affrontare, essere condiscendenti con noi stessi.

Non dimentichiamo che il lutto è un’esperienza necessaria, per quanto traumatica. Per questo motivo occorre accettare il fatto che ci sarà dolore e una ferita da cicatrizzare. Dobbiamo quindi essere tolleranti verso di noi, darci il tempo che occorre. Dobbiamo concederci il dolore e la tristezza.

Cicatrizzare una ferita significa affrontare delle fasi: 

  • Accettare la perdita.
  • Soffrire per essa.
  • Adattarsi alla nuova vita senza la persona che è venuta a mancare.
  • Allontanarsi, staccarsi “dall’energia” del defunto: arrivare a parlare di questa persona con normalità, essere in grado di amare di nuovo, di entrare in relazione con gli altri, etc.).

Gli psicologi sostengono che il lutto duri circa 18 mesi. Se la tristezza e il dolore, superato questo tempo, continuano a essere insopportabili, forse è il caso di lasciarsi aiutare da un professionista. Sebbene, come abbiamo detto, ognuno abbia i propri tempi.

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Parlate di lui o di lei

Dovete riprendervi la vostra vita. Lasciare alle spalle quello che è successo, concentrarvi sul fatto che, d’ora in poi, il vostro destino è cambiato. La persona che vi ha lasciati ha comunque riempito il vostro cuore e sarà sempre parte di voi.

Per questo motivo, per quanto nei primi mesi sia doloroso, a poco a poco il ricordo del partner scomparso deve essere elaborato come parte della vostra storia personale. Sarà sempre un pezzetto della vostra vita, di chi siete e di come siete. 

Quindi è bene parlare delle vostre emozioni, di questa persona tanto speciale che ora non c’è più. Parlate di come era, di quello che faceva, delle esperienze vissute insieme.. tutto questo aiuta a guarire.

Immaginare un nuovo futuro dopo la morte del partner

Mani di persona giovane toccano mani di donna anziana
Affrontate questa nuova fase immaginando il futuro e gli obiettivi, ricordando che lo fate anche per la persona scomparsa.

La morte è inevitabile. È irrimediabile e una volta che arriva, niente può cambiare il dato di fatto. L’unica opzione è accettarla, prima o poi.

Il problema nell’affrontare la morte del partner è, come abbiamo detto, che insieme alla persona amata muore anche un futuro fatto di sogni, aspettative, piani, vecchiaia. Questo ci obbliga a riprogrammare tutto quello che immaginavamo dei nostri giorni a venire, a visualizzarli in modo del tutto diverso.

Ecco perché, per superare la morte di una persona cara, dobbiamo essere capaci di immaginare questo nuovo futuro. Non c’è bisogno di immaginare il resto della nostra vita. Si può cominciare con obiettivi a breve termine e, gradualmente, proiettarsi verso il futuro.

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Riprendere le attività che si condividevano con il partner

Nei primi mesi di lutto, l’idea di realizzare le stesse attività che condividevate con la persona cara può risultare molto dolorosa. In effetti, il dolore e la tristezza renderanno quelle stesse attività, che erano prima gratificanti, amare, piene di ricordi e di perché.

È importante, però, riprendere in modo graduale possesso di tutto quello che vi fa sentire vivi. Dovete riuscire nuovamente a provare soddisfazione e gratificazione nel fare le cose che vi piacciono e che vi fanno stare bene.

Capirete con il tempo che, naturalmente, non sarà la stessa cosa senza il vostro partner, sarà qualcosa di diverso. Ricordate, tuttavia, che può essere comunque piacevole. A poco a poco, in queste attività includerete il ricordo della persona che avete perso e sarà un modo per arricchirle. Avete il diritto e il dovere di tornare ad apprezzare la vita.

Affidatevi a un professionista, se necessario

Donna dallo psicologo per accettare la morte del partner
La psicoterapia aiuta a gestire le emozioni nel processo di elaborazione del lutto, è una guida che aiuta a ritrovare la strada più facilmente.

A volte, nonostante ce la si metta tutta, è veramente arduo accettare o superare il lutto per una persona cara. In questo caso è meglio farsi aiutare da un professionista. Esistono specifiche terapie per il lutto che, con il sostegno di uno psicologo, aiutano a superarlo, a riprendere possesso della propria vita, del futuro.

Il lutto è un processo normale, necessario e doloroso: non è mai facile da superare. Tenete conto di questo e datevi tempo, pazienza per accettarlo, soffrire e, gradualmente, integrarlo nella vostra storia personale per, infine, superarlo.

Bibliografia

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