Se vi state chiedendo come aiutare una donna vittima di abusi, forse è una situazione che state vivendo da vicino. La realtà è che le forme di abuso nei confronti delle donne, soprattutto da parte del partner, sono piuttosto frequenti.
L’abuso può aggravarsi molto se l’aiuto non viene richiesto in tempo, i maltrattamenti possono essere ripetuti e ne esistono molti tipi. La questione non è da sottovalutare, perché potrebbe anche mettere a rischio la vita.
Il fenomeno del maltrattamento delle donne non esclude nessuna realtà sociale, culturale o economica. Al contrario, sta diventando un problema di salute pubblica, perché gli abusi non hanno solo gravi conseguenze psicologiche, ma diventano anche un fattore di rischio per la salute.
Come si verifica l’abuso?
Molte volte, l’abuso nei confronti di una donna inizia gradualmente. Per esempio, potrebbe iniziare con insulti, poi con il divieto di avvicinarsi ad alcuni amici e persino membri della famiglia, fino all’insorgere di controversie che portano a spintoni, umiliazioni e percosse.
L’abuso può essere reiterato, fatto che lo rende una “normale forma di comunicazione”. A seguito di questi episodi, l’uomo può manifestare un apparente pentimento, accompagnato da vari “scusa” e momenti di tenerezza per rimediare alla terribile situazione che si è verificata.
La cosa peggiore è che è comune per la donna, ovvero la vittima, giustificare i comportamenti del suo aggressore, sviluppando la ben nota sindrome di Stoccolma domestica o sindrome da adattamento paradossale alla violenza domestica.
Cosa succede quando una donna subisce abusi?
La donna vittima di abuso manifesta diversi sintomi, secondo autori come Matud, Gutiérrez e Padilla. Tra questi:
- Stress.
- Depressione e disturbo da stress post-traumatico.
- Calo dell’autostima.
- Ridotta sensazione di autosufficienza.
- Pensa di meritare di essere punita.
- Sensazione di incapacità di prendersi cura di sé stessa o dei suoi figli.
- Senso di inferiorità.
- Isolamento sociale.
- Senso di colpa.
- Dipendenza emotiva dall’aggressore.
- Ansia, tra gli altri.
Leggete anche: Sindrome della donna maltrattata: come aiutare?
Quali tipi di abuso possono verificarsi?
Come affermato nel testo degli autori citati, l’abuso da parte del partner può includere:
- Aggressioni fisiche, come colpi, percosse, calci.
- Abuso psicologico, come disprezzo, intimidazione o umiliazione.
- Rapporti sessuali forzati.
- Comportamenti controllanti.
- Isolamento.
- Controllo delle attività.
- Restrizioni, soprattutto quando la vittima prova a cercare aiuto.
Leggete ancora: Relazione emotivamente abusiva: campanelli d’allarme
Aiutare una donna vittima di abusi
La buona notizia per le donne che hanno subito abusi fisici o psicologici in un momento della loro vita è che la psicologia, così come molte altre discipline, offrono tecniche efficaci per superare l’accaduto.
Uno degli approcci più consigliati è quello cognitivo-comportamentale. Quando una persona maltrattata richiede un consulto, il professionista sanitario le insegnerà diverse strategie in modo che possa imparare a controllare gli attacchi d’ansia.
Quindi, potrà lavorare sul rilassamento muscolare progressivo o sulla respirazione profonda. Allo stesso modo, sarà in grado di imparare le tecniche cognitive in modo da poter identificare alcuni pensieri inappropriati o non conformi alla realtà dei fatti.
Si tratta di una tecnica molto efficace nella ristrutturazione cognitiva, arresto del pensiero, formazione delle abilità sociali, tra gli altri. I piani possono essere individuali o di gruppo, come ritenuto più opportuno dal professionista.
Si fa riferimento anche all’intervento che include sfogo terapeutico, ascolto attivo, empatia, capacità dello psicologo nel trasmettere speranza, oltre a promuovere il processo decisionale e, soprattutto, valutare i rischi presenti.
Un’analisi delle relazioni sentimentali per aiutare una donna vittima di abusi.
Anche le misure di sicurezza per la vittima sono fondamentali, soprattutto se convive con l’aggressore. Il professionista che accompagna la vittima potrà indicarle i luoghi in cui rivolgersi per chiedere aiuto, o le azioni che può intraprendere per salvaguardarsi in caso di maltrattamento.
Come sottolineato da Fina Sanz, docente di psicologia e autrice del libro, gli ideali di amore romantico ruotano attorno a fattori psicologici e sociali. Il problema si presenta quando associamo lo stato di innamoramento a elementi come l’amore a prima vista, il sacrificio e la fusione con l’altro, la fusione con l’altro, le prove d’amore, aspettative magiche, l’idea dell’anima gemella o, peggio ancora, dell’unica persona da amare.
Si richiede un’analisi più esaustiva del modello d’amore, con approcci più realistici e considerando che gli affetti sono diversi.
L’amore non può basarsi su sacrifici o rinunce che implichino l’abbandono dei progetti personali, poiché tutti abbiamo bisogno di uno spazio che deve essere indissolubile: lo spazio dell’amor proprio.
Bibliografia
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