Alfalfa: 6 motivi per includerla nella nostra dieta

L'alfalfa può aiutarci a migliorare il nostro benessere generale. È ricca di ferro, quindi è ideale in caso di anemia e di carenza di questo elemento
Alfalfa: 6 motivi per includerla nella nostra dieta
Eliana Delgado Villanueva

Scritto e verificato la nutrizionista Eliana Delgado Villanueva.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

L’alfalfa o erba medica è una pianta che appartiene alla stessa famiglia dei piselli ed è tradizionalmente utilizzata come foraggio per gli animali.

Può essere anche impiegata a uso medicinale e ultimamente è sempre più comune nelle nostre tavole, in virtù delle sue proprietà nutritive.

Tutte le parti di questa pianta sono sfruttabili e adatte al consumo umano:

  • Con i fiori si può preparare una tisana.
  • Le foglie sono commestibili e possono essere, tra le altre cose, usate per preparare l’acqua di alfalfa.
  • I germogli sono ottimi in insalata.
  • Nella medicina tradizionale cinese, le radici vengono impiegate per abbassare la febbre.
  • I semi, macinati in poca acqua, aiutano a mitigare le punture di insetto.

Quali sono le proprietà dell’alfalfa?

Si può dire che l’alfalfa sia un alimento completo:

  • Contiene vitamina A, che favorisce il corretto funzionamento dei polmoni e del cuore.
  • Vitamina C, che ha un effetto antiossidante ed è necessaria per la produzione di collagene.
  • Vitamina K, indispensabile per la coagulazione del sangue.
  • Proteine che, secondo alcuni studi, potrebbero essere utili per combattere determinati tipi di cancro.
  • Sali minerali (magnesio, calcio, ferro e selenio) essenziali per le funzioni vitali dell’organismo.

Quali benefici possiamo ottenere dal consumo regolare di alfalfa?

Arricchendo la nostra dieta con l’alfalfa, oltre ad assicurarci l’apporto di una gran quantità di nutrienti, otteniamo sette benefici per la nostra salute. 

1. Rafforza il sistema immunitario

Sistema immunitario rappresentato con corpo che scaccia batteri

L’erba medica stimola il sistema immunitario, ottimizzandone la reazione difensiva contro virus e batteri. 

Il modo migliore per sfruttare questa proprietà è consumare i germogli; in questo modo introduciamo anche i glucosinolati, composti dotati di proprietà antitumorali.

2. Disintossica

Grazie alle sue proprietà regolatrici del sistema urinario e digestivo, l’alfalfa è l’ideale per ripulire il corpo dalle tossine. Aiuta anche nel trattamento dell’insufficienza renale e delle ulcere gastriche.

3. Previene l’anemia

Ragazza stanca

Con il suo alto contenuto di ferro e le sue proprietà nutrizionali, l’erba medica aiuta non solo a prevenire, ma anche a combattere l’anemia sideropenica.

4. Allevia i sintomi della menopausa

Questa azione è legata ai fitoestrogeni dell’alfalfa che aiutano a innalzare il livello degli estrogeni del nostro corpo.

Il suo consumo, inoltre, è consigliato per prevenire i crampi mestruali.

5. Riduce il rischio di patologie cardiovascolari

due mani con un cuore finto

Secondo una ricerca del 2008, una dieta che includa regolarmente il consumo di alfalfa può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nelle arterie.

6. Migliora la salute della pelle

Questo alimento, grazie al suo alto contenuto di antiossidanti e cumarine, aiuta a ottenere una pelle più bella e luminosa.

Inoltre, combatte la cellulite.

Come aggiungere l’alfalfa alla nostra dieta?

Insalata con alfalfa

Le foglie dell’erba medica possono essere consumate insieme alle verdure a foglia verde, come gli spinaci e le bietole, cucinandole nello stesso modo.

Potete anche preparare una deliziosa acqua rinfrescante. Ecco come:

Ingredienti

  • ½ tazza di foglie di alfalfa (75 g)
  • Il succo di ½ limone
  • 4 tazze di acqua (1 litro)
  • Miele (a piacere)

Utensili

  • Frullatore.

Preparazione

  • Sistemate nel frullatore le foglie di alfalfa, il succo di limone e l’acqua.
  • Frullate per tre minuti, infine aggiungete il miele e mescolate nuovamente.
  • Servite.

I germogli di alfalfa sono, inoltre, un modo gustoso per arricchire le insalate o i tramezzini. Fare germogliare i semi è semplice:

Procuratevi:

  • Un contenitore di almeno 9 cm di diametro e 15 cm di altezza.
  • Una tela sottile per coprire il contenitore.
  • Un elastico.
  • 1 tazza di acqua (250 ml).
  • 1 cucchiaio di semi di alfalfa (10 g).

Fate così:

  • Sistemate i semi e la tazza d’acqua nel contenitore.
  • Coprite con il tessuto e chiudete con l’elastico.
  • Lasciate i semi in ammollo per tre ore.
  • Al termine, scolate l’acqua e sistemate il contenitore al sole.
  • Ripetete questi passaggi per una settimana. Di tanto in tanto ricordate di muovere un po’ il contenitore per districare i germogli.
  • Una volta che i semi siano germogliati, basta sciacquarli e sono pronti per essere consumati.

Quando non dovete consumare alfalfa?

Nonostante tutti i suoi benefici, ci sono situazioni in cui è meglio evitare di mangiare l’erba medica:

  • Durante la gravidanza e l’allattamento, perché interagisce sulla produzione degli estrogeni.
  • Se si è in cura con farmaci ad azione anticoagulante.
  • In caso di disturbi autoimmuni.
  • Quando si soffre di gotta o eccesso di acido urico, a causa del suo alto contenuto in purine.

In caso di malattia o altre condizioni di salute che vi lasciano nel dubbio, ricordate sempre di consultare il medico prima di consumare o utilizzare qualunque tipo di rimedio naturale.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Al-Dosari, Mohammed. (2012). In Vitro and in Vivo Antioxidant Activity of Alfalfa (Medicago sativa L.) on Carbon Tetrachloride Intoxicated Rats. The American journal of Chinese medicine. 40. 779-93. 10.1142/S0192415X12500589.
  • Amaro, Jony & Iparraguirre, María. (2018). Efecto del consumo de extracto de alfalfa (Medicago sativa L.) sobre el recuento de leucocitos, en ratones (Mus musculus). Revista Medica Herediana. 29. 97. 10.20453/rmh.v29i2.3349.
  • Seida, A., El-Hefnawy, H., Abou-Hussein, D., Mokhtar, F. A., & Abdel-Naim, A. (2015). Evaluation of Medicago sativa L. sprouts as antihyperlipidemic and antihyperglycemic agent. Pakistan Journal of Pharmaceutical Sciences28(6), 2061–2074.
  • DeLoughery, T. G. (2017, March 1). Iron Deficiency Anemia. Medical Clinics of North America. W.B. Saunders. https://doi.org/10.1016/j.mcna.2016.09.004
  • Seida, A., El-Hefnawy, H., Abou-Hussein, D., Mokhtar, F. A., & Abdel-Naim, A. (2015). Evaluation of Medicago sativa L. sprouts as antihyperlipidemic and antihyperglycemic agent. Pakistan Journal of Pharmaceutical Sciences28(6), 2061–2074.
  • De Leo, V., Lanzetta, D., Cazzavacca, R., & Morgante, G. (1998). [Treatment of neurovegetative menopausal symptoms with a phytotherapeutic agent]. Minerva Ginecologica50(5), 207–11. Retrieved from http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9677811
  • Asgary, S., Moshtaghian, J., Hosseini, M., & Siadat, H. (2008). Effects of alfalfa on lipoproteins and fatty streak formation in hypercholesterolemic rabbits. Pakistan Journal of Pharmaceutical Sciences21(4), 460–464.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.