Malattie autoimmuni: 5 segni da non trascurare

Anche se le malattie autoimmuni di solito sono croniche, non c'è ragione di disperarsi. Ci sono numerosi modi per imparare a conoscerle e migliorare la nostra qualità di vita.
Malattie autoimmuni: 5 segni da non trascurare

Ultimo aggiornamento: 05 marzo, 2019

La maggior parte delle malattie autoimmuni continua a essere un mistero per la scienza. Ancora oggi non abbiamo ben chiaro perché il sistema immunitario attacchi le cellule dell’organismo fino a distruggerle.

Patologie come la sclerosi multipla, il morbo di Crohn o l’artrite reumatoide sono chiari esempi di malattie autoimmuni.

In molti casi, la predisposizione genetica è determinante, anche se bisogna considerare altri fattori ambientali.

Le persone che vivono queste realtà giorno dopo giorno fanno fatica ad avere una buona qualità di vita.

Di solito si tratta di malattie  croniche che colpiscono diverse parti del corpo, come ad esempio il lupus eritematoso sistemico (LES).

A seguire vi parleremo di 5 aspetti delle malattie autoimmuni che vale la pena tenere in considerazione.

Se anche voi ne soffrite o conoscete una persona affetta da una di queste malattie, allora informatevi sui progressi della medicina per raggiungere il miglior grado possibile di benessere.

1. Quali sono le cause delle malattie autoimmuni?

Vi abbiamo già anticipato che la genetica ha un ruolo notevole in questi casi.

Di fatto, si sa che l’interazione tra alcuni fattori ambientali e determinati geni determina la comparsa di queste malattie autoimmuni. Tuttavia, non c’è una correlazione certa al 100%.

La teoria oggi più accettata, inoltre, è che esistano certi antigeni che, una volta assorbiti dall’intestino, possono scatenare le malattie.

Questa teoria si basa sul concetto di permeabilità intestinale. Un’anomalia in quest’organo può favorire il passaggio di questi antigeni dall’intestino al sangue. In questo modo, la risposta immunitaria si altera al punto da percepire come “nemici” alcuni organi e, quindi, attaccarli e distruggerli poco a poco.

malattie autoimmuni

2. Le diagnosi di malattie autoimmuni aumentano sempre di più

Il fatto che il numero delle diagnosi aumenti non significa che aumentino anche i casi di malattie autoimmuni.

Oggi ci sono meccanismi migliori per identificare queste patologie che prima si associavano a semplici allergie o altri disturbi comuni.

  • Attualmente, le malattie autoimmuni sono considerate un problema di salute molto serio. È necessario dar voce ai pazienti che ne soffrono e aiutarli in modo che abbiano più sostegno sociale.
  • La scienza dispone di migliori strumenti per comprendere il processo autoimmune, le sue carenze e i sintomi associati ai diversi tipi di malattie croniche.
  • Oggi sono tanti i bambini a cui è già stata fatta una diagnosi corretta in modo che la malattia si possa trattare il prima possibile.

3. Quali tipi di malattie autoimmuni esistono?

Possiamo dividere le malattie autoimmuni in:

  • Malattie sistemiche: non colpiscono un organo in particolare, ma possono attaccarne vari. È il caso della celiachia o della sclerosi laterale amiotrofica (SLA).
  • Sindromi localizzate: coinvolgono un organo in particolare. Possono essere di natura dermatologica, ematologica o endocrina. Tra queste, ricordiamo la tiroidite di Hashimoto o la colite ulcerosa.
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4. Come vanno trattate le malattie autoimmuni?

Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, la maggior parte delle malattie autoimmuni non ha cura. Si tratta di disturbi cronici che bisogna imparare ad accettare e ad affrontare con l’aiuto dei professionisti.

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Di conseguenza, è necessario capire e seguire questi suggerimenti:

  • Alleviare i sintomi attraverso un trattamento adeguato.
  • Preservare gli organi e la loro attività. Che si tratti dell’intestino, il fegato o anche la pelle, dobbiamo lottare per mantenere la nostra integrità e qualità di vita nel miglior modo possibile.
  • Provare nuovi trattamenti e stare al passo con i progressi, le scoperte e le strategie della scienza.

5. Ricordate che non siete soli

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Dover convivere con il lupus o la sclerosi multipla non è facile. Non lo è per il paziente e nemmeno per la sua famiglia.

  • Per permetterci di “sopravvivere” in queste dure circostanze personali, è necessario affrontare la malattia da diversi punti di vista.
  • Al trattamento medico va aggiungo quello assistenziale ovviamente quello psicosociale. Dobbiamo sapere che non siamo soli. Nella nostra comunità esistono diverse associazioni in cui trovare un sostegno e, soprattutto, comprensione.
  • I gruppi di sostegno e le associazioni sono indispensabili in questi casi. Ci aiuteranno a capire meglio la malattia.
  • Conosceremo nuove prospettive, altri casi come il nostro e saremo sempre aggiornati e supportati.

In conclusione, nonostante le malattie autoimmuni ci obblighino a condurre uno stile di vita diverso e più incentrato sulle cure, sull’attenzione e sulla lotta per una buona qualità di vita, bisogna ricordare che non siamo soli.

La scienza continua a lottare tutti i giorni per curarci e offrirci sempre il meglio.


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