L’asbestosi è una malattia polmonare dovuta all’esposizione all’asbesto. Questo materiale è stato a lungo utilizzato per l’assemblaggio di diversi elementi di costruzione, come il cemento, le tegole e le piastrelle.
L’esposizione all’asbesto può causare diversi problemi di salute, tra cui il cancro in diversi organi. L’asbestosi è la conseguenza più comune di questa esposizione e chi ne soffre corre un rischio maggiore di sviluppare tumore del polmone.
L’uso dell’asbesto è vietato sin dal 1970, ma ad oggi ciò non vale per molti Paesi, mentre in alcuni è stato vietato solo dopo. Per le sue caratteristiche, l’asbestosi viene considerata una malattia da lavoro, poiché l’asbesto veniva tradizionalmente usato nelle fabbriche e nelle attività industriali.
I rischi dell’asbesto
Asbesto o amianto è il nome con cui si indica un gruppo di sei minerali naturali, con proprietà che li rendono adatti a essere usati come materiali di costruzione. Per esempio, vengono anche impiegati per i freni dell’automobile, per l’assemblaggio delle imbarcazioni e per alcuni tessuti.
L’asbesto è resistente al fuoco, al calore e a diverse sostanze chimiche, oltre al fatto che non è conduttore di elettricità. Per queste sue proprietà è stato largamente utilizzato a livello industriale. Sono tre i tipi di asbesto che causano malattia:
- Crisotilo
- Crocidolita
- Amosita
Quando un prodotto fatto di asbesto si logora, alcune piccole fibre di questo prodotto si liberano nell’aria. Se qualcuno le inala, queste fibre finiscono per depositarsi nei polmoni e vi rimangono per molto tempo. Una volta accumulatesi causano infiammazione e provocano cicatrici che possono gravemente colpire le funzioni respiratorie. L’asbesto è catalogato come cancerogeno.
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L’asbestosi
L’asbestosi è una malattia cronica del polmone, dovuta a inalazione delle fibre di asbesto. Viene considerata una forma di fibrosi polmonare, causa infiammazione e ciò porta progressivamente a un danno permanente.
L’asbesto si trova naturalmente nell’ambiente e almeno una volta nella vita tutti noi siamo stati esposti a questo elemento. Le persone più a rischio sono coloro che si espongono regolarmente a esso per lassi di tempo prolungati.
Tuttavia, i ricercatori hanno riscontrato che anche l’esposizione a breve termine a un importante volume di asbesto può causare diverse malattie. In entrambi i casi, i sintomi possono manifestarsi tra i 10 e i 40 anni dopo la suddetta esposizione.
Campanelli d’allarme e sintomi
Il principale sintomo di asbestosi è la difficoltà respiratoria, che in genere è accompagnata da una tosse secca persistente. Questi sintomi si fanno più evidenti quando si fa sport o attività fisica intensa e peggiorano nel tempo.
Molto spesso compaiono dolore o senso di oppressione al petto, così come una progressiva perdita di appetito e il dimagrimento. Oltre a quanto precedentemente detto, uno dei segnali più caratteristici di questa malattia è la presenza di un’anomalia conosciuta come acropachia.
L’acropachia è anche conosciuta come ippocratismo digitale, dita ippocratiche o dita a bacchette di tamburo. La caratteristica principale è che le dita della mano e dei piedi diventano più grandi e che le unghie si curvano all’ingiù, adottando la forma di un cucchiaio al contrario.
Questa condizione è presente in tutti i casi di asbestosi, ma è anche tipica di altre malattie polmonari. La diagnosi può essere confermata da appositi esami clinici.
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Dati da tenere in considerazione sulla asbestosi
Le manifestazioni e gli effetti dell’asbestosi possono variare notevolmente a seconda del soggetto. In alcuni casi si manifestano solo segnali e sintomi lievi, mentre in altri si va incontro a seri problemi, come insufficienza respiratoria e cancro. In linea di massima, i fumatori tendono a presentare sintomi e decorso della malattia più gravi.
È importante, inoltre, che chiunque sia stato esposto all’asbesto, o sospetti di esserlo stato, informi il proprio medico curante sui fatti. Questi prescriverà una radiografia al torace, preferibilmente una TAC del torace ad alta risoluzione, per determinare gli effetti della suddetta esposizione. Ricordiamo che i primi sintomi insorgono a medio termine.
Al momento non esiste alcun trattamento specifico per l’asbestosi. La prognosi di ogni caso dipende da molti fattori, come dallo stato di salute generale, dal tempo di esposizione e dal tipo di asbesto a cui il paziente è stato esposto. Il principale rischio è quello di sviluppare il mesotelioma, una forma tumorale.
Bibliografia
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- Marín Martínez, B., & Clavera, I. (2005). Asbestosis. In Anales del sistema sanitario de Navarra (Vol. 28, pp. 37-44). Gobierno de Navarra. Departamento de Salud.