Autosessualità: che cosa vuol dire?

Vi siete mai chiesti cosa significa essere autosessuali? Pensate di poter essere una persona autosessuale? Spieghiamo in dettaglio in cosa consiste questo orientamento sessuale.

Autosessualità e amore per se stessi.

Non si parla spesso di autosessualità, seppur presente nella società, motivo per cui a molti lettori questo termine risulterà nuovo e sconosciuto.

La persona autosessuale spesso cela il suo orientamento sessuale per paura del giudizio altrui. Cosa può portare al pregiudizio? Ne parliamo in dettaglio nelle righe che seguono.

Cos’è l’autosessualità?

Avete mai visto una persona guardarsi allo specchio e amarsi più di chiunque altro? Avete mai conosciuto una persona che ha bisogno di pensare a se stessa per avere un orgasmo? Se la risposta è sì, conoscete persone autosessuali.

La maggior parte delle definizioni di “autosessualità” si riferisce a tutte quelle persone che sono sessualmente attratte da se stesse. Sì, proprio come un eterosessuale è attratto da persone dell’altro sesso e un omosessuale è attratto da persone dello stesso sesso, gli autosessuali sono attratti da se stessi.

Questa espressione della sessualità viene oggi considerata un orientamento in più e già molte persone hanno raccontato la loro esperienza per smettere di essere invisibili.

Donna nel bosco.

Autosessualità non è sinonimo di narcisismo isti

In un primo momento il concetto di autosessualità potrebbe far pensare al narcisismo. Tuttavia, non sono sinonimi. La persona narcisista ha bisogno di avere altre persone che la lodino di continuo e, così, soddisfare il suo ego.

L’autosessuale ha solo bisogno di se stesso, dunque non sente la necessità di una relazione stabile, perché può averla con sé, in modo autosufficiente e senza terzi.

Essere autosessuali non è una novità

Sebbene possa sembrare nuovo, il termine risale al 1962 quando il terapeuta Bernard Apfelbaum, specialista in analisi dell’Io nel campo della sessualità, affermò che: “autosessualità non significa che alla persona non piaccia avere rapporti con gli altri, ma che nessun compagno a letto è in grado di superare il piacere che prova con se stesso”.

Le testimonianze sulla condizione di autosessualità supportano quanto affermato dal terapeuta. Così, una ragazza, che ha preferito non rivelare il suo nome, ha detto:

“Quando mi masturbo, lo faccio pensando a me stessa, sono immagini nella mia mente. Nelle mie fantasie sono io la protagonista, spesso mi immagino nuda.

Se è qualcun altro che mi accarezza, non provo lo stesso, non godo mai. Mi sento attratta da me stessa, in modo profondo.”

Potreste essere interessati a: Orientamento sessuale: 5 tipi

L’autosessualità e il sogno di avere una famiglia

Naturalmente, le persone autosessuali possono aspirare ad avere relazioni, e alcuni addirittura sognano una famiglia. Tuttavia, proveranno saranno sempre innamorate di se stesse e proveranno più piacere fantasticando su se stesse.

Tuttavia, l’autosessualità è molto più dell’atto della masturbazione. L’individuo autosessuale riempie la vasca da bagno, accende candele profumate, ascolta musica soft e balla o cena in un incontro romantico con se stesso.

L’autosessualità richiede ulteriori studi per essere definita in modo più preciso, oltre a dover guadagnare notorietà nella vita di tutti i giorni.

Donna che pensa.
Le persone autosessuali possono desiderare appuntamenti, famiglia o qualsiasi altra forma di relazione. Tuttavia, è un dato di fatto che apprezzeranno sempre le immagini di se stessi.

Orientamento o disturbo?

Si tratta di un orientamento o di un disturbo della personalità? La Dottoressa Jennifer McGowan, esperta in questo campo, ha chiarito che il disturbo narcisistico di personalità presenta precisi sintomi che consentono di formulare una diagnosi.

Nel caso dell’autosessualità, la persona si sente più a suo agio godendo della propria compagnia, in netta contrapposizione con le eccessive attenzioni di cui hanno bisogno i narcisisti.

Potrebbe interessarvi: Come affrontare l’omosessualità nei propri figli?

La McGowan ha anche chiarito che l’autosessualità non è associata a mancanza di empatia, tipica del narcisismo, ma che l’autosessuale sente semplicemente una preferenza per esperienze sessuali personali e private.

Queste parole sono rafforzate dalla testimonianza della ragazza autosessuale rimasta anonima, dal momento che sostiene: “Se ho una relazione, o se sono single, posso sempre contare su di me”. A questo aggiunge che ha i migliori orgasmi con se stessa.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • Bernard Apfelbaum. (1962). Some Problems in Contemporary Ego Psychology
  • Slimp, J. C., Hart, B. L., & Goy, R. W. (1978). Heterosexual, autosexual and social behavior of adult male rhesus monkeys with medial preoptic-anterior hypothalamic lesions. Brain Research. https://doi.org/10.1016/0006-8993(78)90180-4
  • Rendall, D., & Taylor, L. L. (1991). Female sexual behavior in the absence of male‐male competition in captive Japanese macaques (Macaca fuscata). Zoo Biology. https://doi.org/10.1002/zoo.1430100406
  • Gold, A. R., & Adams, D. B. (1981). Motivational Factors Affecting Fluctuations of Female Sexual Activity at Menstruation. Psychology of Women Quarterly. https://doi.org/10.1111/j.1471-6402.1981.tb01091.x
Torna in alto