Broncopneumopatia cronica ostruttiva e alcol: esiste una relazione?

Sebbene l'abitudine a consumare alcolici non sia una causa di BPCO, può portare a un'esacerbazione della malattia. Pertanto, i fumatori cronici, con fattori di rischio polmonare o che già soffrono della malattia, dovrebbero evitarne il consumo.

Broncopneumopatia cronica ostruttiva alcol e fumo

Nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), è presente un’ostruzione delle vie aeree scarsamente reversibile che ostacola il flusso d’aria dai polmoni. Sebbene sia stato dimostrato che il consumo cronico di alcol non è una causa diretta della broncopneumopatia cronica ostruttiva, può causare un peggioramento dei sintomi.

La BPCO provoca dispnea, sensazione di fiato corto  e affaticamento per il sovraccarico dei muscoli respiratori. Sono presenti anche tosse cronica e produzione abbondante di catarro.

La diagnosi di broncopneumopatia cronica ostruttiva inizia con il sospetto clinico ed è completata dalla spirometria. Questo test permette di valutare l’ostruzione non reversibile del deflusso d’aria dai polmoni.

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Cause e trattamento della BPCO

La BPCO è classificata in due varianti principali: bronchite cronica ed enfisema polmonare. La diagnosi della prima è clinica e si definisce con la presenza di tosse ed espettorazione quasi tutti i giorni, per più di 3 mesi all’anno, per più di 2 anni consecutivi.

L’enfisema polmonare, invece, richiede la dimostrazione dell’allargamento permanente delle pareti alveolari attraverso esami di imaging.

Spirometria per la diagnosi di BPCO.
La spirometria permette di diagnosticare la BPCO.

Cause

La causa tipica della BPCO è l’esposizione a lungo termine a sostanze irritanti per le vie respiratorie. Il principale irritante riconosciuto è il fumo, indipendentemente dalla forma di consumo (sigaretta, pipa, sigaro o narghilè).

L’esposizione al fumo di tabacco è la causa dell’85% dei casi di broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Anche l’esposizione ad altri tipi di fumo può essere considerata un’eziologia:

  • Inquinamento ambientale da combustibili derivati da biomassa.
  • Esposizione professionale a particelle di polvere, prodotti chimici, legno e benzina.

Alcune condizioni sono fattori di rischio per la bronchite cronica o l’enfisema. Tra questi:

  • Età: 65 anni o più.
  • Infezioni respiratorie ricorrenti.
  • Presenza di alcuni fattori genetici: deficit di alfa-1 antitripsina.
  • Essere fumatori, esserlo stati in passato o essere un fumatore passivo.
  • Avere l’asma.

Trattamento

Il trattamento della BPCO prevede l’uso di farmaci che dilatano le vie aeree (broncodilatatori). I farmaci che riducono l’infiammazione e gli antibiotici vengono prescritti anche in caso di infezione sottostante o concomitante.

Gli esercizi di riabilitazione polmonare sono di solito consigliati. Nei casi avanzati, potrebbe essere necessario dell’ossigeno supplementare.

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L’alcol non è la causa della broncopneumopatia cronica ostruttiva

Sebbene il consumo di alcol non sia causa diretta della malattia polmonare ostruttiva cronica, sono indirettamente correlati. Un consumo prolungato ed eccessivo tende a colpire il sistema immunitario e i polmoni, aumentando il rischio di contrarre la malattia.

Inoltre, è frequente l’associazione tra  abuso di alcol e consumo cronico di tabacco. Molte persone che fumano bevono anche alcolici.

Allo stesso modo, l’alcol può interferire con l’efficacia dei farmaci utilizzati. Soprattutto con antibiotici e steroidi.

In che modo il consumo cronico di alcol agisce sui polmoni e sul sistema immunitario?

L’alcol colpisce il meccanismo di difesa delle vie aeree superiori, modifica la parete degli alveoli e provoca disfunzioni dei macrofagi alveolari. Questi ultimi sono le cellule principali del sistema immunitario nei polmoni.

Il sistema di trasporto mucociliare partecipa alla difesa delle vie aeree superiori. È responsabile della pulizia del muco e delle particelle inquinanti che entrano nel tratto respiratorio, rimuovendole e provocando la tosse per l’espulsione.

L’alcol paralizza le ciglia, impedendo alle vie aeree superiori di liberarsi da agenti patogeni e irritanti. In questo modo, le particelle entrano nello spazio alveolare.

Negli alveoli, irritanti o patogeni dovrebbero essere eliminati dai macrofagi. Tuttavia, nei casi di consumo cronico di alcol e malattia polmonare ostruttiva cronica, l’attività dei macrofagi è ridotta con minore reattività e funzioni di pulizia. Si è maggiormente esposti alla polmonite.

L’alcol, inoltre, diminuisce la produzione di sostanze tensioattive e modifica la permeabilità delle pareti alveolari. Ciò ha un impatto sulla barriera di protezione e crea ancora più suscettibilità alle infezioni.

Infezione nei polmoni con BPCO.
I pazienti con BPCO che consumano alcol sono più esposti alle infezioni perché il sistema immunitario non risponde adeguatamente.

Macrofagi e sistema immunitario

La presenza di agenti patogeni nello spazio alveolare attiva le vie ossidative che i macrofagi utilizzano per eliminare gli agenti patogeni. Questo genera il rilascio di fattori infiammatori sistemici che aumentano lo stress ossidativo e il rilascio di radicali liberi.

Inoltre, lo stato proinfiammatorio colpisce le barriere cellulari e abbassa i livelli dell’antiossidante glutatione. Nei pazienti che abusano di alcol, tutti questi fattori si combinano per aggravare i sintomi della BPCO e favorire lesioni polmonari.

Zero alcol nella broncopneumopatia cronica ostruttiva

Il consiglio principale per i pazienti con BPCO è di smettere di fumare e ridurre l’esposizione al fumo passivo. Ma non si può ignorare l’effetto dell’alcol.

Sebbene il consumo cronico di alcol non sia una causa di BPCO, può causare un’esacerbazione della malattia. Pertanto, i fumatori cronici, con fattori di rischio polmonare o che già soffrono della malattia, dovrebbero evitare il consumo di alcol.

Bibliografia

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