Brutti ricordi: è possibile cancellarli dalla memoria?
14 Novembre 2018
Per superare un episodio doloroso, è importante perdonare e perdonarsi. Anzi, dobbiamo approfittare delle esperienze per imparare qualcosa di nuovo e andare avanti.
I ricordi servono a organizzare le esperienze vissute dagli esseri umani. Senza ricordi, né memoria, sarebbe impossibile vivere.
Significherebbe imparare tutto da capo in ogni momento, rendendo impossibile l’assimilazione e la trasferenza dell’esperienza e della conoscenza.
Come vengono immagazzinati i ricordi?
La memoria immagazzina i ricordi in molti modi, stabilendo un insieme separato per ogni tipo.
La lista è lunga, tuttavia, si può dire che la memoria si divide in tre sezioni principali:
Sensoriale
A breve termine
A lungo termine
1. Memoria sensoriale
È la memoria che si manifesta attraverso i cinque sensi.
Questa parte della memoria immagazzina i ricordi per un periodo molto breve, mai superiore ai 300 millisecondi.
Trascorso questo tempo, scompaiono a meno che non passino a far parte della memoria a breve termine.
2. Memoria a breve termine
Una volta selezionata, l’esperienza proveniente dalla memoria sensoriale viene immagazzinata nella memoria a breve termine.
Questa sezione viene chiamata anche memoria operativa, e può trattenere contemporaneamente da 5 a 9 elementi.
3. Memoria a lungo termine
È quella che immagazzina i ricordi in modo duraturo. È qui che troviamo anche i brutti ricordi. Si divide in memoria implicita ed esplicita.
La memoria implicita conserva le esperienze in modo incosciente ed è correlata all’apprendimento delle diverse abilità.
È grazie a questa memoria che possiamo realizzare attività come andare in bicicletta o guidare la macchina.
La memoria esplicita, invece, è in relazione all’attività cosciente.
Si possono distinguere due tipi di memoria esplicita: semantica ed episodica.
La semantica immagazzina ricordi o conoscenze storiche, scientifiche e di carattere geografico. Ad esempio, in questo campo sono immagazzinati anche i nomi delle persone.
Nella memoria episodica, invece, è dove immagazziniamo in modo più specifico i brutti ricordi.
È in essa che vengono conservati i ricordi autobiografici; in altre parole, permette di riconoscere alcuni episodi o esperienze particolari.
Ecco alcuni esempi: il giorno del proprio matrimonio o della laurea, una discussione o un’offesa subita. Queste esperienze vengono conservate in questa memoria, siano ricordi felici o brutti.
Tutti gli esseri umani passano attraverso momenti dolorosi nella propria vita. La maggior parte delle volte è possibile relazionarsi con questi ricordi e andare avanti.
Tuttavia, talvolta può risultarci complicato voltare pagina. La depressione o lo stress post-traumatico sono il prodotto di eventi che segnano il passato.
Il peso di questi brutti ricordi può essere insostenibile e difficile da sopportare.
Il modo in cui si immagazzinano i ricordi dipende dalla forma in cui si forma la memoria. Quest’area di studio appartiene alla branca della neuroscienza.
Studi svolti in questo campo indicano che ogni volta che si recupera (ricorda) un determinato episodio, questo diventa malleabile o instabile.
In questo modo, è possibile che la persona aggiunga nuove informazioni allo stesso ricordo. Quando viene immagazzinato di nuovo, sarà alterato rispetto a quello iniziale o originale.
Questo meccanismo lascia intravedere uno spazio per modificare il modo in cui un evento traumatico viene memorizzato come un brutto ricordo.
Di conseguenza, si potranno modificare le reazioni emotive legate a quel ricordo.
Le emozioni negative
Anche la psicoterapia può aiutare a trasformare le emozioni negative, reinterpretando i fatti all’origine del dolore.
Quando si cambia il significato degli eventi, si altera l’esperienza dolorosa. Si può aggiungere o sostituire un’informazione diversa rispetto a quella che ci ha causato sofferenza.
Al giorno d’oggi, è possibile sviluppare droghe che evitino la fissazione dei brutti ricordi. Si tratta di sostanze capaci di inibire la produzione di cortisolo, l’ormone che contribuisce a immagazzinare i ricordi dolorosi.
Tuttavia, la maggior parte delle teorie riguardanti lo studio dei brutti ricordi coincidono nel bisognodi accettare i fatti, anche quelli dolorosi, partendo dalla premessa che il passato non può essere cambiato.
È necessario trovare il modo per imparare dalle esperienze dolorose. Per quanto forte o traumatica, ogni esperienza porta con sé una lezione. E, alla fine, l’importante è saper perdonare.
Perdonare e perdonarsi rende possibile superare qualsiasi esperienza e relegarla al passato.
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