Uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition ha confermato quello che già sospettavamo: in generale, seguiamo diete poco sane. Apportando qualche piccolo cambiamento nell’alimentazione, possiamo ridurre il rischio di infarto o di ictus di un terzo.
Facendo attenzione alla nostra dieta e migliorando le nostre abitudini di vita, potremmo evitare in una percentuale significativa il rischio di soffrire di queste malattie che causano ogni anno la morte di migliaia di persone. Pronti a mettere in pratica questi cambiamenti per ridurre il rischio di infarto e ictus?
Consigli alimentari per ridurre il rischio di infarto e ictus
Anche se queste due malattie hanno una componente genetica, bisogna tenere presente che in nostro potere la possibilità di prevenirle. Infarto e ictus sono tra le principali cause di morte di uomini e donne. A titolo informativo, vi segnaliamo che il rischio sta aumentando soprattutto tra la popolazione femminile.
I casi di ictus aumentano e non solo perché la popolazione ha un’aspettativa di vita sempre maggiore, ma anche a causa di un’alimentazione carente, dello stress e di uno stile di vita sedentario. Lo studio pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition mette in evidenza il fatto che di solito aspettiamo di raggiungere i 50 anni di età prima di iniziare a migliorare le nostre abitudini di vita.
Leggete anche: Colesterolo alto: 5 errori comuni nella dieta
Si tratta, infatti, di quella fascia d’età in cui insorgono i primi problemi cardiaci, colesterolo alto o ipertensione. Tuttavia, non è forse il caso di prendersi più cura di se stessi fin da subito? Non è più salutare prevenire ed evitare questi problemi in futuro?
Infarto e ictus possono colpire chiunque, ma apportare qualche piccola modifica all’alimentazione e allo stile di vita è il modo migliore per prevenire queste malattie a prescindere dall’età.
Prendete nota di questi consigli per migliorare la vostra dieta e ridurre il rischio di infarto e ictus.
1. No a sale e grassi
Al giorno d’oggi si consumano sale e grassi in abbondanza. Non ha importanza se proveniamo dall’Europa o dall’America, negli ultimi anni stiamo tutti perdendo le abitudini più sane del passato. A volte il problema risiede nello stile di vita, il lavoro e la fretta.
Finiamo per comprare al supermercato cibi pronti che ci saziano in fretta oppure la nostra cucina si basa principalmente su carni rosse, fritture o piatti ad alto indice calorico. Queste abitudini causano più problemi che benefici.
Cambiate la vostra alimentazione, eliminate fin da subito il sale e i grassi.
2. Sì alle verdure di colore rosso
Le verdure che fanno bene alla salute e aiutano a ridurre il rischio di infarto e ictus. Volete un esempio che non dovrebbe mai mancare nella vostra dieta? Il pomodoro.
Grazie al licopene in esso presente, potrete prevenire molte malattie, poiché riduce la comparsa di emboli. Una curiosità: la salsa di pomodoro è ancora più ricca di licopene rispetto al pomodoro fresco perché questo pigmento viene rilasciato in grande quantità durante la cottura.
3. Sostituire le farine bianche con quelle integrali
Si tratta di un aspetto fondamentale per ridurre il rischio di infarto o ictus. Cercate di sostituire il pane bianco con quello di segale o di avena, a base di farine integrali e non raffinate.
Aumentate anche il consumo di riso e di pasta integrale che vi permetteranno di abbassare il colesterolo, evitando i picchi glicemici, e di frenare l’appetito.
Può interessarvi anche: I benefici dei cereali integrali rispetto a quelli raffinati
4. Sì alle fragole e alle mele
Che ne dite di cominciare la giornata con una mela verde a colazione? E se a pranzo preparaste un’insalata di spinaci, mele e noci? Deliziosa! Le mele sono ricche di fitonutrienti, ideali per prevenire le malattie cardiovascolari, oltre ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo o LDL.
E cosa dire delle fragole? Sapevate che sono ricche di potassio, composti fitochimici e vitamina C? Una combinazione perfetta per prevenire l’ictus. Non esitate, allora, a consumare ogni giorno 6 fragole fresche e ben lavate. Attenzione, però, a non aggiungere zucchero.
5. Mezzo cucchiaio di cannella al giorno
Solo 15 grammi di cannella proteggono la nostra salute prevenendo il rischio di infarto e di ictus. Vi spieghiamo perché la cannella è un alimento così salutare:
- Abbassa i livelli di zucchero nel sangue.
- Abbassa i livelli di colesterolo LDL e dei trigliceridi.
- Previene la formazione di emboli.
- Riduce la pressione alta.
- Aiuta a perdere peso.
6. Pesce azzurro due volte alla settimana
Secondo i risultati dello studio pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition, consumare pesce azzurro due volte alla settimana è un ottimo modo per ridurre il rischio di infarto e ictus in una percentuale molto elevata.
Il pesce azzurro è ricco di proteine e soprattutto di grassi sani Omega 3, che prevengono la comparsa di emboli. Ricordate di aggiungerlo alla vostra dieta per una salute di ferro.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Ministerio de Ciencia, Innovación y Universidades. (2014). El CIBEROBN descubre una nueva vía de prevención del ictus combinando genética, epigenética y dieta mediterránea. http://www.isciii.es/ISCIII/es/contenidos/fd-el-instituto/fd-comunicacion/fd-noticias/CIBERobn-NP-nueva-via-prevencion-ICTUS.shtml
- Harvard Health Publishing. 7 things you can do to prevent a stroke. https://www.health.harvard.edu/womens-health/8-things-you-can-do-to-prevent-a-stroke
- Harvard Health Publishing. Potassium-rich foods linked to lower stroke risk. https://www.health.harvard.edu/heart-health/potassium-rich-foods-linked-to-lower-stroke-risk-
- NCBI. (2012). How Can Diet Influence the Risk of Stroke? https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3369476/
- Helsing, E. (1995). Traditional diets and disease patterns of the Mediterranean, circa 1960. The American journal of clinical nutrition, 61(6), 1329S-1337S. https://academic.oup.com/ajcn/article-abstract/61/6/1329S/4651213
- Hooper, L., Martin, N., Abdelhamid, A., & Smith, G. D. (2015). Reduction in saturated fat intake for cardiovascular disease. Cochrane database of systematic reviews, (6). https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26068959
- Martínez-Vila, E., & Irimia, P. (2000). Factores de riesgo del ictus. In Anales del sistema sanitario de Navarra (Vol. 23, pp. 25-31).
- Cruz Bojórquez, R. M., González Gallego, J., & Sánchez Collado, P. (2013). Propiedades funcionales y beneficios para la salud del licopeno. Nutrición Hospitalaria, 28(1), 6-15. http://scielo.isciii.es/scielo.php?pid=S0212-16112013000100002&script=sci_arttext&tlng=pt
- mayoclic.org. (n.d.). Descubre por qué los cereales integrales son mejores que los cereales refinados y cómo añadir más a tu alimentación. https://www.mayoclinic.org/es-es/healthy-lifestyle/nutrition-and-healthy-eating/in-depth/whole-grains/art-20047826?p=1
- Munro, P. H. O. E. B. E. (1985). Fitonutriente: una nueva fuente de alimento. CIID informa, v. 13, no. 4. https://idl-bnc-idrc.dspacedirect.org/bitstream/handle/10625/24050/110918.pdf?sequence=1
- Gruenwald, J., Freder, J., & Armbruester, N. (2010). Cinnamon and health. Critical reviews in food science and nutrition, 50(9), 822-834. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20924865
- de Berrazueta, J. M. G., & De Berrazueta, J. R. (2007). Consumo de pescado, omega-3 y factores de riesgo cardiovascular. Revista Med, 15(2), 218-224. https://www.redalyc.org/pdf/910/91015209.pdf