In questo articolo vogliamo approfondire le tematiche relazionate al manifestarsi del cancro al colon nelle donne.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il cancro al colon o del colon-retto colpisce tra il 10 ed il 15% del totale della popolazione mondiale, situandosi così, in quanto a incidenza, proprio dopo il cancro ai polmoni.
Un dato che dobbiamo tenere in conto è che le cifre del cancro ai polmoni e al colon sono in aumento tra le donne. Tuttavia, dobbiamo essere coscienti del fatto che certe malattie non rispondono solo al genere.
Oggi nel nostro spazio vogliamo spiegarvi alcune informazioni che, senza dubbio, vi saranno di grande utilità.
Cancro al colon nella donna
Il cancro al colon o del colon-retto colpisce soprattutto persone al di sopra dei 50 anni. Tuttavia, il 10% dei casi interessano anche soggetti molto più giovani.
Di fatto, esistono casi di giovani poco più che ventenni affetti dal cancro al colon.
Fino a non molto tempo fa, l’incidenza era maggiore tra il genere maschile, ma già da qualche anno i medici avvisano di un aumento nel tasso di donne affette da cancro al colon.
Nonostante si ignorino le cause precise, fattori come il tabacco o determinati stili di vita possono far aumentare l’incidenza.
Tuttavia, bisogna sottolineare che, al giorno d’oggi, non si conosce ancora con esattezza l’origine di questa malattia, dato che, come detto, può colpire anche persone molto giovani con uno stile di vita sano.
A seguire illustriamo una serie di dati che conviene conoscere e tenere a mente.
Cos’è il cancro al colon o del colon-retto?
Il cancro al colon ha origine nel colon o nel retto. La sua comparsa avviene sempre allo stesso modo: una crescita anormale del rivestimento del colon sotto forma di piccoli polipi.
I pazienti possono vivere con questi piccoli polipi durante diversi anni senza avvertire particolari sintomi, ma alla fine si corre il rischio che si trasformino in cellule cancerogene il cui sintomo principale è il sangue nelle feci.
Di solito si formano due tipi di polipi:
- Polipi adenomatosi (si trasformano in cancro).
- Polipi infiammatori e polipi iperplastici: sono i più comuni e di solito non si trasformano in cellule cancerogene.
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Sintomi del cancro al colon nelle donne
I sintomi del cancro al colon negli uomini e nelle donne sono gli stessi. L’unica differenza è che nelle donne a volte non vi si dà la giusta importanza o si confondono con altre cause per i seguenti motivi:
- Episodi di stitichezza e diarrea: bisogna considerare che, in generale, questo problema è più comune nelle donne, dunque si temporeggia prima di andare dal medico.
- Stanchezza, poca energia: un sintomo altrettanto caratteristico delle donne.
- Gonfiore addominale, sensazione di pesantezza, digestione lenta.
- Il cancro al colon è solito presentarsi con un’improvvisa presenza di sangue nelle feci. Se queste, inoltre, sono molto sottili, è un ulteriore indizio che dovrebbe convincerci ad andare dal medico.
- Dobbiamo tenere conto che, a volte, il sangue nelle feci non si nota a semplice vista. Tuttavia, possiamo soffrire di anemia. Quello che in un primo momento può essere associato ad altre cause, potrebbe indicare una malattia più grave, ma non evidente.
Bisogna segnalare anche che molti di questi sintomi possono dipendere da altri disturbi, come la colite, un’allergia alimentare, ulcere, problemi alla cistifellea. Basta andare dal medico e togliersi ogni dubbio.
Il segreto è una diagnosi precoce
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Il cancro al colon interessa in ugual misura uomini e donne. Per questo motivo, è necessario che le istituzioni mediche stabiliscano protocolli di diagnosi precoce.
In questo modo, così come si realizzano i controlli ginecologici, sarebbe conveniente chiedere un semplice screening per il tumore del colon-retto nei seguenti casi:
- Se superiamo i 50 anni.
- Nel momento in cui notiamo sangue nelle feci e un dolore addominale persistente.
- Se abbiamo antecedenti familiari di cancro al colon.
Le prove da realizzare consistono in una semplice esplorazione di rilevazione di sangue nelle feci e una colonscopia. Quest’ultima è un po’ fastidiosa, ma è fondamentale realizzarla.
Molti specialisti affermano che con una diagnosi precoce il 90% dei pazienti potrebbe guarire. Il motivo di ciò è molto semplice:
Prima che faccia la sua comparsa il tumore maligno, vi è un polipo. Questa lesione nelle sue prime fasi è sempre benigna e, se non si rimuove, diverrà maligna.
In questo modo, dunque, con adeguati controlli preventivi, con le tecnica e i monitoraggi, potremmo ridurre drasticamente i casi di cancro al colon.
È molto importante tenerlo a mente.
Bibliografia
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