Candidosi

La candidosi è un'infezione opportunistica, ovvero si sviluppa quando si alterano le difese immunitarie dell'organismo
Candidosi
Maricela Jiménez López

Revisionato e approvato da la dottoressa Maricela Jiménez López.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Sono molte le donne che, in un qualche momento della propria vita, possono soffrire di candidosi vaginale. Candida albicans è un tipo comune di fungo di cui, spesso, è possibile rilevare la presenza in piccole quantità nella vagina, nella bocca, nel tubo digerente e nella pelle. Nella maggior parte dei casi non provoca nessuna infezione né alcun sintomo.

La candida e molti altri microrganismi che normalmente vivono nella vagina si mantengono reciprocamente in vita. Tuttavia, a volte la quantità di candida aumenta, portando alla formazione di una candidosi.

Che cos’è la candidosi?

Le candidosi sono micosi o, in altre parole, infezioni provocate da funghi appartenenti al genere Candida. Generalmente presentano le seguenti caratteristiche:

  • Possono essere infezioni acute, subacute o croniche.
  • Colpiscono la pelle, le mucose e i tessuti profondi.
  • La loro sintomatologia è molto variabile.
  • Anche la prognosi è molto variabile. Spazia da lievi infezioni mucocutanee a compromissioni della vita del paziente, nei casi di immunosoppressione grave.
  • Sono micosi opportuniste.

Candida spp*

Si tratta di un genere formato da funghi sotto forma di lievito, per la maggioranza unicellulari. All’interno di questo genere, le specie di interesse clinico sono le seguenti:

  • Candida albicans: è la specie più virulenta e la responsabile di oltre la metà delle infezioni.
  • Candida glabrata.
  • C. parapsilosis: associata all’uso di cateteri, sonde e aghi.
  • C. krusei: associata all’assunzione di fluconazolo, un farmaco antimicotico.

  * La sigla spp si utilizza per indicare che ci si riferisce a tutte le specie che appartengono al genere in questione.

Fungo candida

Che cosa sono gli agenti patogeni opportunisti?

I microrganismi patogeni opportunisti sono quelli che in condizioni normali non infettano una persona sana. È solo in seguito a un’alterazione nelle barriere biologiche del sistema immunitario che si sviluppa l’infezione.

Il genere Candida, come la maggior parte dei funghi e alcuni batteri, appartiene a questo gruppo di agenti patogeni. Questo fungo, infatti, fa parte della normale flora cutanea e delle mucose in un’alta percentuale di popolazione.

Come si sviluppa la candidosi?

La candidosi si sviluppa in seguito a un’alterazione delle barriere meccaniche: danno alla pelle e alle mucose (barriere primarie). Tale alterazione riguarda pazienti con cateteri, sonde, protesi o sottoposti a dialisi, ma anche soggetti che fanno uso di droghe per via parenterale (iniezioni).

Se il fungo entra nel flusso sanguigno, può intaccare quasi qualsiasi organo. È il caso di pazienti con immunodepressione grave (HIV trattato in maniera inadeguata e fase terminale della leucemia).

La lesione alla pelle o alle mucose impedisce loro di svolgere la propria funzione protettiva, favorendo la colonizzazione da parte del fungo. La puntura di una siringa o l’erosione della mucosa causata dal catetere predispongono il paziente allo sviluppo dell’infezione.

Alterazioni della flora batterica

L’alterazione della flora batterica dipende spesso dall’assunzione di antibiotici ad ampio spettro. Il motivo risiede nella vastità del loro campo di azione.

Gli antibiotici “attaccano” sia i batteri responsabili dell’infezione sia quelli della flora. Se la barriera intestinale viene meno, è possibile che si sviluppi una micosi. Per esempio, è relativamente frequente riscontrare casi di candidosi vaginale in donne giovani, in seguito all’assunzione di antibiotici.

Stati di immunosoppressione

Questa condizione può essere causata da una malattia, come nel caso dei pazienti affetti da HIV, oppure essere di origine farmacologica, come accade ai pazienti che hanno subito un trapianto e vengono trattati con farmaci antirigetto.

Come si contrae la candidosi

Candidosi superficiale

Mughetto (candidosi orofaringea)

È caratterizzata dalla comparsa di pseudomembrane bianche che ricoprono la lingua, il palato molle e la mucosa orale. Se si staccano, lasciano scoperta una superficie arrossata e irritata. Queste lesioni possono essere molto dolorose e compromettere la deglutizione e la respirazione.

Questa condizione interessa quasi esclusivamente i pazienti con HIV (fino al 90%), in quanto è una delle prime manifestazioni della malattia. Anche se il mughetto è una delle infezioni opportunistiche più frequenti che colpiscono questi pazienti, in tempi recenti la sua incidenza è diminuita.

Il mughetto colpisce anche i pazienti affetti da tumore, a causa dell’indebolimento del loro sistema immunitario, e i neonati, non ancora maturi dal punto di vista immunitario.

Vaginite e vulvovaginite da Candida

Quest’infezione è piuttosto frequente. Da un punto di vista clinico è caratterizzata da:

  • Bruciore vulvare e vaginale molto intenso, soprattutto durante la minzione.
  • Mucosa genitale congestionata e molto arrossata.
  • Comparsa di placche biancastre sulla mucosa arrossata.
  • Secrezioni vaginali biancastre e dense, con grumi, di solito descritte come “simili alla ricotta”.
Candida vaginale.

Balanite da Candida

La balanite è meno frequente rispetto alla vaginite. In genere compare in concomitanza con il diabete, negli individui non circoncisi o se la partner ha sofferto di candidosi.

Sul glande e sul prepuzio compaiono lesioni arrossate e pustole superficiali in genere dolorose. Queste manifestazioni sono accompagnate da bruciore e fastidio che aumentano durante la minzione.

Candidosi cutanea

In genere interessa le pieghe cutanee e le aree coperte da vestiti troppo attillati. In entrambi i casi, si creano condizioni di calore e umidità favorevoli per lo sviluppo dell’infezione.

Questa micosi si manifesta con eruzioni cutanee arrossate che causano intenso bruciore e malessere. Le zone più colpite sono le natiche, il seno, i genitali e altre zone della pelle. In alcuni casi i follicoli piliferi possono infettarsi, provocando la comparsa di una sorta di brufoli.

Nei neonati la dermatite da pannolino è relativamente frequente e può sovrainfettarsi a causa della Candida, che ne intensifica i sintomi.

APECED: poliendocrinopatia autoimmune di tipo 1

Si tratta di una malattia molto rara di origine genetica, dovuta alla mutazione del gene AIRE. La malattia insorge durante l’infanzia con ripetute infezioni da candida, orali e ungueali, senza motivo apparente.

Con il tempo, si verifica una disfunzione di origine autoimmune in diverse ghiandole. Si aggiungono l’ipoparatiroidismo, l’insufficienza surrenalica e la malattia di Addison.

Infezione da Candida profonda

Esofagite da Candida

È tipica dei pazienti immunodepressi. Compare molto spesso in pazienti affetti da HIV o da linfomi e, con frequenza minore, in chi è sottoposto a un trattamento a base di corticosteroidi. La sintomatologia è la seguente:

  • Sensazione di bruciore retrosternale.
  • Difficoltà di deglutizione (disfagia).
  • Pirosi.

Inoltre, compaiono pseudomembrane biancastre lungo la mucosa esofagea.

Infezione da Candida invasiva

In questo caso, il fungo raggiunge il flusso sanguigno e può infettare quasi qualsiasi organo. Questa condizione interessa i pazienti con immunodepressione molto grave (HIV non tenuto sotto controllo e fase terminale della leucemia).

È un quadro clinico molto grave, per la maggior parte delle volte caratterizzato da prognosi negativa.

Diagnosi della candidosi

La diagnosi viene formulata in seguito alla raccolta e all’analisi di colture. I campioni vengono raccolti grazie all’uso di un tampone nella zona interessata e vengono coltivati in un ambiente adeguato. Successivamente, le colture vengono analizzate al microscopio.

È possibile prevenire la candidosi?

Prevenire la candidosi: assorbenti e igiene intima.

È importante mantenere una corretta igiene personale. Dopo la doccia, bisogna asciugare bene le pieghe cutanee e la zona dei genitali. In caso di gravidanza, conviene includere nella dieta yogurt arricchito con componenti bioattivi che regolano il corretto pH vaginale.

Il trattamento dell’infezione da candida va programmato a seconda del tipo di micosi. Di conseguenza, spetterà al medico prescrivere quello più adeguato in base alla diagnosi.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • McCarty, T. P., & Pappas, P. G. (2016). Invasive Candidiasis. Infectious Disease Clinics of North America. https://doi.org/10.1016/j.idc.2015.10.013
  • Millsop, J. W., & Fazel, N. (2016). Oral candidiasis. Clinics in Dermatology. https://doi.org/10.1016/j.clindermatol.2016.02.022
  • Maurissen, W., Van Meensel, B., Verguts, J., Donders, G., & Lagrou, K. (2009). Vulvovaginal candidiasis. Tijdschrift Voor Geneeskunde. https://doi.org/10.2143/TVG.65.23.2000660
  • Arendrup, M. C. (2010). Epidemiology of invasive candidiasis. Current Opinion in Critical Care. https://doi.org/10.1097/MCC.0b013e32833e84d2
  • Arroyo-Fajardo, A., San Juan-Delgado, M. F., & García-Rodríguez, J. (2017). Vaginitis por candida glabrata: ¿la gran olvidada? Revista Iberoamericana De Micología, 34(4), 246. doi:10.1016/j.riam.2017.01.001
  • Prieto Santa Anna, Luz Marina, Illnait Zaragozí, María Teresa, Ramos Rodallegas, Edna G., Lazcano Herrero, Bonfilio, Márquez Sánchez, Norma, Cantelar de Francisco, Nereyda, Manzur Katriba, Julián, & Martínez Machín, Gerardo. (2006). Candidiasis oral en pacientes seropositivos al VIH y casos SIDA: Aspectos clínicos, micológicos y terapéuticos. Revista Cubana de Medicina Tropical, 58(3) Recuperado en 11 de junio de 2020, de http://scielo.sld.cu/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0375-07602006000300001&lng=es&tlng=es.
  • Estrada Pereira, Gladys Aída, Márquez Filiu, Maricel, Díaz Fernández, José Manuel, & Sánchez Cuza, Odalis. (2015). Candidiasis bucal en pacientes con tratamiento antineoplásico. MEDISAN, 19(9), 1080-1087. Recuperado en 11 de junio de 2020, de http://scielo.sld.cu/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1029-30192015000900002&lng=es&tlng=es.
  • Palacios Martínez D, Díaz Alonso RA, Gutiérrez López M, Gordillo López FJ, Arranz Martínez E, Ruiz García A. Esofagitis candidiásica en una paciente inmunocompetente: a propósito de un caso. An Sist Sanit Navar. 2013;

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.