Cetrioli nella dieta del neonato: quando e come introdurli?

Per introdurre i cetrioli nella dieta del neonato bisogna prima seguire alcune raccomandazioni. Le esponiamo in questo articolo.

Cetrioli nella dieta del neonato.

A mano a mano che il neonato cresce, aumenta anche il suo fabbisogno di nutrienti e di energie. Ecco perché è importante introdurre gradualmente cibi nuovi e sani nella sua alimentazione. In tal senso, introdurre i cetrioli nella dieta del neonato non è affatto una follia.

Il cetriolo, di fatto, è un ortaggio ricco di nutrienti estremamente benefici per la sua crescita. Ha un effetto rinfrescante sulle gengive del piccolo e se tagliato a strisce risulta anche facile da tenere in mano.

Tuttavia, bisogna fare attenzione, in quanto può causare soffocamento. Motivo per cui, va sempre preparato in maniera sicura in funzione dell’età del bambino.

Nelle prossime righe spieghiamo come e quando introdurre i cetrioli nella dieta del neonato in modo sicuro e nutriente affinché possa godere appieno dei benefici di questo ortaggio.

Quando introdurre i cetrioli nella dieta del neonato?

Il momento migliore per introdurre il cetriolo nella dieta del neonato è intorno ai 6 mesi, ovvero quando inizia a mangiare cibi solidi. Tuttavia, è anche possibile attendere fino ai 9 mesi.

In entrambi i casi, si raccomanda di introdurlo in forma di purea, così da inattivare la cucurbitacina. Secondo alcuni ricercatori, questa sostanza, pur avendo proprietà medicinali, risulta difficile da digerire per il neonato, provocando rutti e problemi di stomaco.

Per mangiare i cetrioli crudi, invece, bisogna aspettare i 12 mesi. In questa fase, infatti, il bambino ha più denti e un apparato digerente più sviluppato.

Cesta con cetrioli.
I cetrioli contengono una sostanza che può provocare fastidi allo stomaco e che pertanto dev’essere inattivata.

Cetrioli nella dieta del neonato: quali benefici?

Tra i benefici più noti del cetriolo troviamo il suo elevato potere idratante. Il 95% di questo ortaggio è costituito da acqua, il che lo rende dissetante e utile per reintegrare i sali minerali.

Ad esempio, questa pubblicazione di Nutrients, evidenzia l’importanza dell’acqua contenuta negli alimenti come fonte addizionale di idratazione. Se il bambino ha problemi di stitichezza, una corretta quantità d’acqua migliora la situazione.

Di fatto, il cetriolo contiene vitamina C, acido folico, vitamina K, magnesio, potassio e manganese. Pertanto, integrare questo ortaggio nell’alimentazione del bambino, abbinandola a frutti quali mele o pere, consente di bilanciare la dieta e di garantire un apporto nutrizionale adeguato.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la frutta cruda e con la buccia offre più benefici di quella bollita e in forma di purea.

Naturalmente, il bambino potrà consumarne piccole porzioni crude, una volta che sarà in grado di masticare e stando attenti al rischio di soffocamento.

I cetrioli, inoltre, possono anche essere d’aiuto nell’evitare i fastidi legati alla fase della dentizione. L’uso di fette di questo ortaggio, refrigerate o congelate, allevia il prurito alle gengive.

Per farlo, tagliate a fette un cetriolo fresco, immergete le fette in una purea naturale e mettetele in congelatore.

Prima di darle al bambino, lasciatele scongelare a temperatura ambiente affinché non si attacchino alla lingua o alla bocca. Tenete d’occhio il bambino per prevenire il soffocamento.

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Come includere i cetrioli nella dieta del neonato?

Al fine di prevenire possibili trasmissioni di malattie attraverso il cibo, è fondamentale lavare sempre per bene i cetrioli e le verdure in genere.

Il modo più pratico per igienizzarli consiste nell’immergerli in acqua con qualche goccia di cloro e lasciarli riposare per 10 minuti.

Bisognerà comunque usare una quantità corretta di disinfettante per evitare cambiamenti nel gusto e nella consistenza del cetriolo.

Prima di immergerlo in acqua, va lavato sotto l’acqua corrente per eliminare i potenziali contaminati dalla buccia. Ciò impedirà ai germi di passare dall’esterno all’interno dell’ortaggio.

Inoltre, consigliamo di assaggiare il cetriolo prima di offrirlo al bambino, in quanto alcune varietà più amare potrebbero risultargli sgradevoli.

Il pediatra dovrà avere l’ultima parola sull’integrazione dei nuovi alimenti. Tuttavia, vi proponiamo alcuni consigli su come includere i cetrioli, in modo sicuro, nella dieta del vostro bambino.

Dai 6 ai 9 mesi d’età

Una volta che il bambino inizia a mangiare cibi solidi, si può introdurre il cetriolo spellato, senza i semi e ridotto in purea.

Il cetriolo crudo non è mai raccomandato per questa fascia di età. La cottura ideale è al vapore o bollito per 10-15 minuti.

Di fatto, è meglio cuocerlo con la pelle, per evitare la perdita di nutrienti. Una volta pronto e raffreddato, sbucciatelo, tagliatelo in pezzi e frullatelo.

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, l’introduzione dei cibi solidi in questa fase, andrebbe fatta singolarmente. Ovvero, non abbinando il cetriolo ad altri alimenti. Ciò si rivela utile anche per escludere eventuali allergie o intolleranze.

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Dai 9 ai 12 mesi

A partire dai 9 mesi, potete introdurre il cetriolo schiacciato con una consistenza leggermente più grossolana. Aiutatevi con una forchetta e un po’ di acqua bollente.

A 12 mesi circa, invece, potete offrirgli i cetrioli crudi tagliati a fette lunghe, larghe e sottili, senza buccia. Quando il bambino perfezionerà la presa a tenaglia, potrete offrirgli il cetriolo anche in piccoli pezzi.

Neonato felice.
Una volta che il bambino perfezionerà la presa a tenaglia, potrete offrirgli il cetriolo in piccoli pezzi.

Dopo i 12 mesi

Dopo i 12 mesi, potrete mantenere la buccia del cetriolo per sfruttare al massimo le sostanze nutritive contenute.

Proprio nella buccia si concentra la maggior parte delle fibre, delle vitamine e dei minerali. I pezzi potranno essere piccoli, ma non dovranno rappresentare un pericolo per il soffocamento.

A questa età, i bambini possono maneggiare i cetrioli, purché tagliati in modo semplice, per consumarli in piccoli morsi.

I cetrioli si possono tagliare a forma di stella, orso o cuore per renderli più accattivanti. Per fare ciò, potete usare delle formine tagliaverdure.

Il cetriolo nella dieta del bambino e di tutta la famiglia

Il cetriolo non è certo l’ortaggio più ricco di nutrienti da introdurre nell’alimentazione solida del bambino. Se preparato nel giusto modo, tuttavia, aiuta a variare la dieta e contribuisce all’idratazione.

Ma non solo per il bambino, anche la famiglia può godere dei benefici di questo delizioso ortaggio. Sfruttate la sua versatilità in cucina per preparare nuove e gustose ricette.

Bibliografia

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